“Make America Strong Once Again” è il messaggio lanciato dal probabile prossimo vicepresidente Usa, quel J.D. Vance già indicato da Donald Trump, arricchito nella prima uscita ufficiale da citazioni di sant’Agostino, con particolari riferimenti alla politica estera. Intanto alla convention del partito repubblicano a Milwaukee, l’ex presidente Trump ha accettato ufficialmente la candidatura per le elezioni presidenziali Usa. Trump ha fatto un appello all’unità, ma poi ha aggiunto di voler contrastare l’immigrazione, chiudendo il confine con il Messico, e di voler ridurre il debito e le tasse.
Borsa 19 luglio, cosa accade in Europa: la politica
Nel mentre, il Parlamento europeo ha rieletto Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea. I voti a favore sono stati 401, i contrari 208, 15 le astensioni e 7 i voti nulli. Per l’elezione serviva la maggioranza assoluta dei componenti del Parlamento, cioè 360 membri su 707. Fratelli d’Italia ha votato contro dopo l’ufficializzazione del voto favorevole dei Verdi, che si è sommato a quello di popolari, socialisti e liberali e ha compensato il voto dei franchi tiratori.
La premier Giorgia Meloni ha motivato il voto del suo partito con la “non condivisione del metodo e del merito” e ha detto che ciò non comprometterà la collaborazione tra il governo italiano e la Commissione. Il Pd ha chiesto una informativa urgente della premier in Parlamento per spiegare come ha gestito il voto. Messaggi di congratulazioni, invece, sono arrivati dal presidente francese Emmanuel Macron e dal cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha parlato di un “chiaro segno della nostra capacità di agire”. Ora l’Italia vede sfumare la delega al Bilancio e una vicepresidenza esecutiva, ma secondo Carlo Fidanza, capodelegazione di FdI al Parlamento europeo, l’Italia non rimarrà isolata.
Borsa 19 luglio, malessere sui Big Tech
Lasciamo da parte la politica. A deprimere la fiducia degli investitori ha contribuito il Beige Book della Federal Reserve (Fed) relativo al periodo fino all’8 luglio, da cui è emerso un indebolimento dell’economia Usa. Ben 5 dei 12 distretti in cui viene diviso il Paese hanno infatti indicato un’attività economica piatta o in declino. In giugno intanto la produzione industriale è cresciuta in Usa dello 0,6% sequenziale, in rallentamento rispetto allo 0,9% di maggio.
Ma nel frattempo Wall Street ha già sposato senza riserve il credo di J.D. Vance, il probabile prossimo vice di Trump promosso a uomo forte della nuova destra, isolazionista, innamorato dell’economia basata sull’acciaio ma che diffida dei chips. Il risultato? Le Magnificent Seven (Alphabet, Amazon.com, Apple, Meta Platforms, Nvidia, Microsoft e Tesla) hanno bruciato 527 miliardi di dollari di capitalizzazione mercoledì a Wall Street e 1.113 miliardi nelle ultime cinque sessioni.
Al contrario, per le mid e small cap americane si apre uno scenario particolarmente favorevole. Da una parte, infatti, le condizioni macroeconomiche e le dinamiche dei prezzi stanno convincendo la Fed nel proseguire con il taglio dei tassi (come espresso anche da alcuni membri della Banca Centrale americana recentemente). Il mercato infatti ora torna a prezzare circa due tagli quest’anno. Dall’altra parte il Russell 2000 trarrebbe forza anche dallo scenario politico Usa, con Trump ormai dato in grande vantaggio sul presidente uscente Joe Biden. Secondo Goldman Sachs, i suoi slogan puntano al rilancio delle imprese americane e fanno prevedere che il suo ritorno alla Casa Bianca favorirà le quotazioni delle società a bassa capitalizzazione.
Se Nvidia è stata tra i titoli peggiori (6,64% la sua flessione), il crollo più deciso del Nasdaq è stato però di Asml Holding, che dopo avere perso il 7,65% ad Amsterdam è precipitata del 12,74% a New York. Per Bloomberg l’amministrazione di Joe Biden avrebbe comunicato ai Paesi alleati che sta valutando la possibilità di applicare restrizioni commerciali ancora più severe alle esportazioni in Cina di chip e macchinari per la loro manifattura.
A mettere ulteriore pressione sul settore dei semiconduttori è stato Trump che ha rifiutato di fornire garanzie sul fatto che gli Usa continuino a proteggeranno Taiwan dalla minaccia della Cina se a novembre riconquisterà la Casa Bianca.
La rotazione riguarda titoli più ciclici e meno legati al boom dell’AI. Gli investitori potrebbero spostare i capitali dai titoli tecnologici ad alta crescita verso settori più tradizionali e ciclici. Indici come l’S&P 500 Equal Weighted o il Russell 2000 potrebbero vedere un miglioramento relativo rispetto all’S&P 500 tradizionale, dominato dai giganti tech. Nel mercato obbligazionario, ci si aspetta una discesa dei rendimenti e un rialzo dei prezzi.
A Wall Street, la rotazione settoriale lascia il segno, con un generale ribasso: Nasdaq -2,4%, peggior seduta da dicembre 2022, S&P500 -1,1%. Dow Jones in controtrendenza a +0,3%. L’Indice Russell 2000 delle mid/small caps ha perso un modesto -0,5%, dopo un prepotente +11% in cinque sedute. Come risulta evidente sono stati soprattutto i Big Tech ad essere messi nel mirino dei venditori: FANG Plus -3,3%, Bloomberg Magnificent Seven -3,5%. Nvidia -6,6%, sui minimi da un mese.
Nelle ultime cinque sedute il baricentro dell’azionario si è dunque spostato, dal grande al piccolo, dalla tecnologia più spinta alle attività a più basso contenuto tecnico scientifico, quelle rilevanti nel Dow Jones, che dovrebbero beneficiare di più della discesa dei tassi.
Borsa 19 luglio: Cina alle prese con il contenimento del debito
Si è chiusa ieri a Pechino la riunione plenaria del Comitato centrale del Partito comunista, che si tiene due volte ogni dieci anni (Scmp). I partecipanti hanno ribadito di voler puntare sulla modernizzazione dell’industria, sulla crescita della domanda interna e sul contenimento del debito, ma non sono stati forniti altri dettagli. Il plenum si è svolto mentre l’economia cinese si trova in seria difficoltà e deve affrontare il crollo del settore immobiliare, ma anche le barriere sulle importazioni poste da Usa ed Europa. Il governo non sembra però intenzionato ad avviare grandi riforme e non ha specificato le fasi di attuazione delle proposte (Reuters).
Borsa 19 luglio, piazze europee deboli
Deboli le piazze europee. Ieri Indice Stoxx Tech -4,5%, sui minimi da un mese. In guadagno utility, banche, energetici. Piatto il lusso, dopo due forti ribassi. Dal punto di vista grafico: le banche confermano la solida tendenza rialzista, mentre il lusso deve reagire rapidamente dalle soglie discriminanti appena raggiunte per evitare altri pericolosi scivoloni. Nessuna novità dalla riunione della Bce. Non sorprende che la Banca centrale europea abbia mantenuto invariati i tassi di interesse. Secondo la presidente della Bce, Christine Lagarde, i rischi per le prospettive di crescita sono ora inclinati verso il basso.
L’incontro di settembre sarà cruciale, con il rilascio di nuove proiezioni Bce. Come già avvenuto a giugno, se le previsioni Cpi 2026 saranno in linea con l’obiettivo del 2%, ci si aspetta un potenziale taglio dei tassi dello 0,25%, come suggerito dai prezzi di mercato.
Da segnalare ancora: debole il mercato dell’auto anche a giugno, con 1.310.989 autovetture immatricolate nell’area (Ue, Efta e Uk) e volumi ancora lontani da quelli registrati prima del Covid. Il recupero il mese scorso è stato del 3,6% sullo stesso mese del 2023, un risultato che contribuisce all’andamento del primo semestre, in crescita del 4,4% sullo stesso periodo del 2023, il 18,4% in meno rispetto al 2019.
ll numero degli abbonati di Netflix ha raggiunto quota 277 milioni nel secondo trimestre del 2024, in crescita del 16,5% rispetto al 2023. La cifra ha superato le aspettative del mercato.
Rispetto allo stesso periodo di un anno fa, i ricavi del secondo trimestre di Tsmc, il più grande produttore di semiconduttori al mondo, sono aumentati del 40,1%. L’utile netto è aumentato.