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Borsa 19 giugno in tono positivo e a Wall Street Nvidia conquista il primato scavalcando Apple e Microsoft

Ieri è toccato a Nvidia il record: con una capitalizzazione di Borsa arrivata nel pomeriggio a 3.326 miliardi di dollari, ha superato per la prima volta Microsoft (3.321 miliardi) e Apple (3.277 miliardi).

Borsa 19 giugno in tono positivo e a Wall Street Nvidia conquista il primato scavalcando Apple e Microsoft

Le borse europee sono intonate positivamente anche stamane dopo il buon recupero di ieri. A brillare sulla vetta della capitalizzazione mondiale è stata Nvidia ieri che ha superato gli altri colossi Apple e Microsoft. Positiva anche Hong Kong. Oggi sono da seguire Saras, Unicredit ed Enel. Parte oggi la procedura di infrazione Ue.

A Wall Street Nvidia raggiunge il primato mondiale della capitalizzazione

Wall Street ha chiuso ancora in rialzo e in prima fila ancora il comparto dei tecnologici che continuano a macinare progressi, con gli analisti che escludono che si tratti di una bolla. Apple, Nvidia e Microsoft si contendono a rotazione il primato della maggior capitalizzazione del mondo. Giusto ieri è toccato a Nvidia che, con una capitalizzazione arrivata nel pomeriggio a 3.326 miliardi di dollari, ha superato per la prima volta Microsoft (3.321 miliardi) e Apple (3.277 miliardi). E l’analista Hans Mosesmann di Rosenblatt Securities prevede, come riporta Bloomberg, addirittura che il gigante dei semiconduttori possa raggiungere la vetta dei 5mila miliardi di capitalizzazione l’anno prossimo. L’Indice S&P500 ha chiuso in rialzo dello 0,3%, il trentunesimo record del 2024, con Nvidia in rialzo del 3,5% a 135 dollari. Variazione pari a +0,15% sul Dow Jones, sulla parità il Nasdaq 100 (+0,03%) e sulla stessa tendenza, senza direzione l’S&P 100 (+0,17%). Al top tra i giganti di Wall Street, Goldman Sachs (+1,61%), Verizon Communication (+1,57%), Home Depot (+1,25%) e JP Morgan (+1,04%).Il Treasury Note a dieci anni ha un rendimento del 4,22%. Il differenziale con il biennale è -48 punti base, minimo da un anno.

Oggi i mercati finanziari degli Stati Uniti sono chiusi per la festività del 19 giugno (la giornata dell’Indipendenza e dell’Emancipazione e che ricorda la liberazione degli schiavi) . L’attenzione resta focalizzata sui commenti di diversi funzionari della Federal Reserve previsti per la giornata.

Borse Asia riflettono l’entusiasmo Usa. Esportazioni giapponesi brillanti

Le borse dell’Asia Pacifico più sono sensibili ai temi dell’intelligenza artificiale e dei semiconduttori seguono stamane Wall Street. Per esempio l’indice Hang Seng di Hong Kong +2,32% con Bilibili sito di condivisione video cinese che guadagna ben il +12% dopo che JP Morgan l’ha promossa a Overweight. Samsung Electronics è salito dell’1,38% e SK Hynix del 2,13%. L’indice Kospi di Seul è in rialzo dell’1% a 2.790 punti, massimo da marzo 2022. L’indice Taiex di Taipei +1,8%. Meno brillante, ma positiva, la variazione del Nikkei di Tokyo, +0,3%. Le esportazioni del Giappone sono cresciute al ritmo più veloce dalla fine del 2022, grazie alla debolezza dello yen che ne ha aumentato il valore. A maggio l’incremento è stato del 13,5% rispetto a un anno fa, sesto mese di aumenti, ha riferito mercoledì il Ministero delle Finanze. Gli economisti prevedevano un aumento del 12,7%. In calo dello 0,4% l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen. Gli investitori monitorano quanto emerge dal Lujiazui Forum, dove tra i relatori ci sono il capo dell’autorità di regolamentazione dei mercati Wu Qing e il governatore della banca popolare cinese Pan Gongsheng.

La giapponese Norinchukin Bank ha detto di voler vendere circa 10.000 miliardi di yen (63,4 miliardi di dollari) di titoli di Stato statunitensi ed europei per arginare le perdite derivanti da scommesse andate male quando i tassi di interesse oltreoceano sono rimasti più alti del previsto. L’istituto per le cooperative agricole, forestali e della pesca ha stimato una perdita netta di circa 1.500 miliardi di yen per l’anno in corso, tre volte superiore alla stima precedente

Conti pubblici, oggi arriva la procedura di infrazione Ue

E’ una decisione largamente attesa. Si applicano è vero le nuove regole del Patto di stabilità ma le procedure restano sostanzialmente le stesse poiché sono pienamente in vigore i vecchi parametri che fissano al 60% del Pil il tetto massimo per il debito e al 3% per quel che riguarda il deficit. Quello che la Commissione europea si appresta a comunicare è l’avvio della procedura per disavanzo eccessivo per il quale all’Italia servirà una correzione da 10 miliardi all’anno. A novembre sarà la nuova Commissione a fissare attraverso le nuove “raccomandazioni” il percorso di rientro con l’eventuale correzione che sarà richiesta tenendo presente che quel che conta, alla luce delle nuove regole, è ora la “traiettoria tecnica” espressa in termini di spesa netta che riguarda tutti i paesi con debito superiore al 60% del prodotto lordo o con disavanzo superiore al 3% del Pil.

Rinviata di un anno Basilea 3

L’Ue rinvia di un anno, al 2026, la stretta regolamentare di Basilea 3 sui rischi di mercato delle banche. Lo ha reso noto ieri a Francoforte Mairead McGuinness, la commissaria Ue ai Servizi finanziari. L’Europa ha scelto di rispondere così alla frenata della normativa negli Usa.

Borsa oggi 19 giugno: che cosa seguire

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in leggero rialzo con il future sull’Eurostoxx50 che sale dello 0,12%. Ieri, nella seconda giornata di ricomposizione dell’azionario e dell’obbligazionario, l’indice FtseMib di Milano ha guadagnato l’1,2%. Il Bund decennale ha chiuso al 2,39%, poco sotto il livello del giorno prima, il BTP decennale a 3,88%, da 3,94%. Lo spread Italia-Germania è sceso ancora, a 149 punti base, da 156 del giorno prima, l’OAT decennale a 3,17% con il differenziale Bund/OAT francese che cede leggermente a 77 punti base.  Euro dollaro poco mosso a 1,073. Il petrolio è in rialzo, sui massimi delle ultime sette settimane. brent e WTI +0,1%, ieri +1,3%.

Saras. Varas, società interamente posseduta da Vitol ha lanciato un’offertta pubblica di acquisto obbligatoria sulla totalità delle azioni Saras quotate su Euronext Milan. L’operazione nasce in quanto Vitol detiene, direttamente e indirettamente tramite Varas, il 45,48% del capitale sociale della società. L’offerta avrà ad oggetto massime 518.486.282 azioni, rappresentative di circa il 54,52% del capitale sociale Saras. Il corrispettivo è fissato a 1,6 euro per ogni azione portata in adesione. Il periodo dell’offerta sarà concordato con Borsa Italiana nel rispetto dei termini previsti. L’offerta è finalizzata alla revoca di Saras dalle negoziazioni (delisting) su Euronext Milan. L’investimento in Saras rientra nella strategia di Vitol di investire in zone geografiche chiave nei settori del petrolio, del gas e delle soluzioni sostenibili. L’operazione rappresenta per Vitol l’opportunità di investire in un importante asset di raffinazione ed energia nel Mediterraneo e di crescere nelle regioni italiane e mediterranee, preservando e accrescendo l’eredità che la famiglia Moratti e il management team hanno costruito per Saras.

Golden Goose ha rinunciato alla quotazione, l’annuncio è stato dato a sorpresa al termine di un iter che aveva portato a fissare un esordio nella parte bassa della forchetta iniziale. Nella nota si parla di un “significativo deterioramento delle condizioni di mercato in seguito alle elezioni del Parlamento europeo di questo mese e alla convocazione delle elezioni politiche in Francia”. La società delle sneakers precisa che ”in questo contesto, le attività di Golden Goose continuano a registrare buone performance”. La quotazione di Golden Goose, conclude la nota, “verrà rivalutata a tempo debito”.

Enel Finance International, società finanziaria controllata da Enel, ha lanciato un Sustainability-Linked Bond multi-tranche rivolto agli investitori istituzionali nei mercati USA e internazionali per un importo complessivo di 2 miliardi di dollari USA, equivalenti a circa 1,9 miliardi di euro. L’emissione, garantita da Enel, ha ricevuto richieste in esubero per circa 3 volte, totalizzando ordini complessivi per un importo pari a circa 5,6 miliardi di dollari USA. Il ricavato dell’emissione sia utilizzato per finanziare l’ordinario fabbisogno del gruppo, incluso il rifinanziamento del debito in scadenza.

Unicredit vuole ridurre il rischio su una parte del proprio portafoglio crediti in Italia e in Germania ed è al lavoro su tre diverse operazioni che dovrebbero comportare il trasferimento del rischio per uno stock complessivo da 8,5 miliardi di euro. L’obiettivo è quello di ridurre l’assorbimento di capitale, liberando risorse che potrebbe rivelarsi utili per spingere gli impieghi e per sostenere eventuali operazioni straordinarie.

Campari ha collocato con successo una obbligazione senza rating di durata pari a 7 anni, rivolta a soli investitori istituzionali. L’offerta riguarda una obbligazione che ha un importo nominale complessivo pari a 220 milioni di euro e scadenza il 25 giugno 2031 e paga una cedola fissa annuale del 4,256%. Le obbligazioni verranno emesse a un prezzo di emissione pari al 100% del valore nominale.

Leonardo ha presentato al salone Eurosatory di Parigi l’elicottero da esplorazione e scorta di nuova generazione AW249, risultato di una stretta collaborazione tra il ministero della Difesa italiano e il gruppo aerospaziale, denominato AH-249A NEES.

Generali. Giovanni Liverani, storico responsabile per la Germania, starebbe valutando l’uscita dalla compagnia assicurativa, secondo MF

Rating. S&P Global ha alzato l’outlook di Iccrea Banca portandolo a positivo da stabile, confermando il rating BBB- e ha confermato lo stesso rating per Banco Bpm e Bper Banca con un outlook positivo e per la Popolare di Sondrio, la Banca Popolare dell’Alto Adige Volksbank, l’Istituto per il credito sportivo e Mediocredito Centrale, con outlook stabile.

I dati di oggi. Risulta pressochè in linea con le attese l’inflazione nel Regno Unito nel mese di maggio 2024. Secondo il report mensile dell’Office for National Statistics (ONS), i prezzi al consumo segnano un +0,3% su base mensile, dopo il +0,3% del mese precedente e rispetto al +0,4% atteso. Su base annua, la crescita dell’inflazione è stata del 2%, (+2% il consensus), dopo aver riportato una espansione del 2,3% a ad aprile. Sempre nel Regno Unito, i prezzi produzione in maggio su base mensile sono a -0,1%, in calo rispetto al precedente +0,3% (la previsione era +0,1%). Su base annuale +1,7%, in aumento rispetto al precedente +1,1%.

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