Che scossa. Sono bastate le previsioni di crescita per la domanda dei chips di Tsmc, iI colosso di Taiwan, per provocare un’onda lunga 160 miliardi di dollari. A tanto ammontano i guadagni messi a segno dal settore a fronte del previsto aumento della domanda globale di smartphone e di potenza di calcolo richiesta dall’Intelligenza artificiale: il 20% di fatturato in più per i prossimi dodici mesi.
Tsmc (+6%) prevede un aumento della domanda del 20%
Volano a +6% i titoli del colosso di Taiwan e i titoli del settore a +2,5% trascinando al rialzo Nvidia +2,5%. Una scossa che ha ridato sprint alla tecnologia rimuovendo i segnali di cautela dei giorni scorsi. Trova così conferma la diagnosi di Alessandro Fugnoli di Kairos: i mercati, scrive, hanno iniziato l’anno all’insegna di una cautela costruttiva fatta di pazienza sui tassi a fronte “di un’inflazione che non si dà vinta, un mercato del lavoro di difficile lettura e dati macro con una forte dispersione tra segni di forza e segni di debolezza”. Ma, al di là delle difficoltà il mercato è molto solido. Perciò “la ripresa del rialzo è solo rinviata e non di molto”.
Apertura in rialzo per l’Europa
In scia a questa previsione le Borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo. Future EuroStoxx50 +0,4%. Oggi a Davos parleranno Christine Lagarde e la segretaria del Fondo monetario Kristalina Georgieva.
Ftse Mib di Milano +0,8% nella seduta di ieri caratterizzata dalle voci, non smentite, sulla prossima offerta del 4,5% di Eni, pacchetto che vale almeno 2 miliardi. I tempi non sono brevi perché prima andrà completato il buy back ma le scelte del Tesoro sono chiare: il ministro Giorgetti al forum di Davos ha detto: “Le operazioni avviate, dal Mps ad altre anche molto complesse come la Netco Tim, hanno registrato ampia soddisfazione, e gli investitori sono molto interessati al piano di privatizzazioni». Che tra i suoi cardini ha pure la cessione di quote di Fs e delle Poste.
l FtseMib (30.350) ieri è rimbalzato dello 0,84% portandosi a circa un punto percentuale dal record degli ultimi 15 anni. La stella è Unicredit, salita ai massimi dal 2015 con un guadagno del +2,7%.
Tecnologia alle stelle al Nasdaq
Wall Street ha chiuso in rialzo grazie alla spinta delle società dei semiconduttori. S&P500 +0,9%. Nasdaq +1,3%. Dow Jones +0,5%.
Il rimbalzo di Wall Street di ieri è stato guidato dai soliti noti. Apple è cresciuta del 3,3% e Nvidia ha segnato il sesto record storico in otto sedute. L’indice Sox dei semiconduttori ha guadagnato il 3,3%. Su questi livelli il bilancio settimanale degli indici specializzati nella tecnologia, Nasdaq Composite, Nasdaq 100, Fang Plus, è tornato in positivo, Bilancio settimanale poco sotto la parità per S&P500 e Dow Jones.
Sale Tokyo, ancora debole la Cina
Tornando all’Asia, l’indice Nikkei di Tokyo è in rialzo dello 0,5% nel giorno della pubblicazione dei dati sull’inflazione di dicembre. I prezzi al consumo sono saliti del 2,6% anno su anno, leggermente più del previsto, dal +2,8% di novembre. In linea con le previsioni il dato core, +2,3%.
Sono in calo le borse della Cina. Hang Seng di Hong Kong -0,2%, -5,4% la settimana a questi prezzi. Csi 300 dei listini di Shanghai e Shenzen -0,3%, -0,6% la settimana. Una importante società di brokeraggio avrebbe chiuso le posizioni short di alcuni clienti, lo riporta Bloomberg.
Indice Kospi di Seul +0,7%, -2,7% il bilancio provvisorio della settimana. S&P ASX200 di Sidney +1%. Bse Sensex di Mumbai +1%.
Petrolio piatto, consolida il +1,6% di ieri dovuto all’acuirsi delle tensioni geostrategiche. Iran e Pakistan (potenza atomica) si sono scambiati qualche lancio di missili. Parte del rialzo si spiega con la decisione dell’Agenzia internazionale per l’energia (Eia) di alzare la previsione di crescita della domanda globale di petrolio: +1,24 milioni di barili al giorno (bpd) ovvero 180.000 bpd in più rispetto alla precedente proiezione. Gli esperti prevedono inoltre che l’offerta mondiale di petrolio aumenterà di 1,5 milioni di barili al giorno fino a un nuovo massimo di 103,5 milioni di barili al giorno nel 2024, alimentata dalla produzione record di Stati Uniti, Brasile, Guyana e Canada.
Petrolio piatto, in arrivo il piano arabo per il Medio Oriente
Il Financial Times scrive che gli Stati arabi stanno lavorando a un ampio piano da presentare nelle prossime settimane per arrivare a un cessate il fuoco a Gaza e al rilascio di tutti gli ostaggi: a Israele verrebbe offerta una normalizzazione dei rapporti diplomatici in cambio di “passi irreversibili” verso la nascita di uno Stato palestinese. Parlando dal World economic forum di Davos il presidente israeliano Isaac Herzog ha però detto che il Paese in questo momento non può pensare a un processo di pace con i palestinesi.
Tornando all’Asia L’indice Nikkei di Tokyo è in rialzo dello 0,5% nel giorno della pubblicazione dei dati sull’inflazione di dicembre. I prezzi al consumo sono saliti del 2,6% anno su anno, leggermente più del previsto, dal +2,8% di novembre. In linea con le previsioni il dato core, +2,3%.
Sono in calo le borse della Cina. Hang Seng di Hong Kong -0,2%, -5,4% la settimana a questi prezzi. Csi 300 dei listini di Shanghai e Shenzen -0,3%, -0,6% la settimana. Una importante società di brokeraggio avrebbe chiuso le posizioni short di alcuni clienti, lo riporta Bloomberg.
Indice Kospi di Seul +0,7%, -2,7% il bilancio provvisorio della settimana. S&P ASX200 di Sidney +1%. Bse Sensex di Mumbai +1%.
Manovre su Tim, frena RaiWay
Tim: Fibercop avrebbe alzato i prezzi della fornitura ai suoi principali clienti, tra cui Iliad e Fastweb. Questa decisione sarebbe in contrasto con le prescrizioni dell’Antitrust europeo, il soggetto che sta valutando l’operazione Netco. Il presidente Salvatore Rossi è al lavoro sulla lista del cda, a guidare il board sarà ancora Pietro Labriola, il cui compito, riorganizzare il gruppo e tagliare il debito. Questi sono i contorni di un disegno che Tim comporrà nei prossimi mesi, arrivando al 23 aprile con una lista di nomi da proporre ai soci, in occasione dell’assemblea che dovrà anche approvare i conti 2023 e il nuovo piano. Il presidente Salvatore Rossi, considerato indipendente e super partes e che peraltro ha già comunicato di non volersi ricandidare, coordinerà i lavori preparatori per arrivare agli altri 8 nomi. Seguendo l’apposita procedura, approvata oggi dal cda, Rossi avvierà una consultazione con Vivendi, azionista di riferimento con il 23,75% e con Cdp che detiene il 9,81% del capitale e sonderà il mercato confrontandosi con investitori professionali, associazioni di rappresentanza e proxy advisors.
Safilo: Il gruppo dell’eyewear e Levi’s annunciano il rinnovo del loro contratto di licenza globale per l’eyewear a marchio Levi’s fino alla fine del 2029, dice una nota.
Maire Tecnimont ha siglato con il Fondo Sovrano kazako Samruk-Kazyna, Jsc, un protocollo d’intesa volto a rafforzare la cooperazione nella transizione energetica nel corso della tavola rotonda Italia-Kazakistan di giovedì a Roma.
RaiWay: la Rai prevede la cessione fino al 15% della controllata delle torri. Fonti del Tesoro hanno riferito a Reuters che la cessione della quota non impedirebbe all’emittente pubblica di esplorare, in una fase successiva, una possibile integrazione tra Rai Way ed EI Towers.
Webuild: secondo indiscrezioni di fonte spagnola, citate da Il Sole 24Ore, la società sarebbe sul punto di firmare un contratto da 1,3 miliardi di euro per costruire un primo tratto della Ontario Line, la nuova linea metropolitana veloce che attraverserà la città di Toronto, in Canada. Webuild, con una quota pari al 50%, sarebbe il leader della joint venture che progetterà e realizzerà le opere, aggiunge il quotidiano.