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Borsa 19 febbraio: sale la febbre per il Btp Valore, Wall Street chiusa per il Washington Birthday

FIRSTonline

“La sensazione è che la Cina avrebbe bisogno di un’altra vacanza”. Reuter commenta con ironia la ripresa degli scambi a Shangai dopo la lunga paura per le feste del Capodanno lunare. L’indice delle blue chip ha messo a segno un rialzo di mezzo punto in un mercato povero di spunti, privo di segnali forti in arrivo dalle autorità. La banca centrale ha immesso sul mercato 500 miliardi di yuan (circa 70, miliardi di dollari) attraverso operazioni di prestito a un anno con un tasso di interesse confermato al 2,5 %; un taglio avrebbe ulteriormente indebolito lo yuan, ai minimi sul dollaro da tre mesi. In compenso i dati ufficiali del fine settimana mostrano che i consumatori cinesi hanno speso di più in viaggi, acquisti e ristoranti durante la settimana di vacanza rispetto a un anno fa.

Corre Seul grazie a Samsung

Perde colpi la Borsa di Hong Kong in calo dello 0,9%, prima seduta di ribasso dopo tre consecutive di rialzo.

Si distingue Seul +1,3% grazie alla performance di Samsung e delle banche.

Goldman Sachs rivede al rialzo le previsioni

Goldman Sachs ha rivisto al rialzo le previsioni per l’indice S&P a 5.200 punti. l broker hanno alzato le stime prevedendo un aumento degli utili dell’8% grazie al miglioramento delle prospettive economiche statunitensi e al rafforzamento dei margini di profitto delle mega-capitali. “Prevediamo che una forte crescita del PIL mondiale e un dollaro leggermente più debole sosterranno gli EPS, mentre i tassi più bassi e i prezzi del petrolio più bassi saranno un leggero freno”, ha detto David Kostin, stratega principale di Goldman Sachs. Kostin prevede che la forza degli utili dei titoli a grande capitalizzazione, in particolare quelli dei Magnifici 7, farà crescere gli utili aggregati dell’S&P 500 nel 2024. Kostin ha aggiunto che la crescita dell’intelligenza artificiale e la forza dei consumatori dovrebbero favorire la crescita dei ricavi e l’espansione dei margini.

Borse europee ai massimi, sale la ricchezza delle famiglie

Le Borse europee, reduci dall’ennesima settimana positiva chiusa a ridosso dei massimi storici/pluriennali, aprono in negativo. FtseMib -0,33%.

EuroStoxx50 sui massimi dal 2000. Il FtseMib di Milano ha portato a termine la quarta settimana positiva di seguito con un bilancio intorno al +2% e i valori sui massimi da 15 anni.

Nel 2023 la ricchezza complessiva delle famiglie italiane è aumentata di 80 miliardi raggiungendo quota 5.216 miliardi a settembre (5.138 a fine 2022) con un incremento dell’1,51%. È quanto stima una analisi della Federazione autonoma bancari italiani (Fabi). Il contesto macroeconomico, caratterizzato da inflazione e tassi di interesse in deciso rialzo rispetto all’anno precedente, ha però modificato la mappa del risparmio degli italiani.

Cresce la quantità di debito pubblico del nostro Paese in mano ai privati, sia famiglie sia imprese. Negli ultimi due anni, infatti, la quota di BoT e BTp detenuta dai piccoli risparmiatori e dalle aziende è più che raddoppiata e nel corso del 2023 si è assistito a una vistosa accelerazione. A dicembre 2021, con il debito che aveva toccato i 2.572 miliardi, il mercato retail aveva il 6,4% delle obbligazioni emesse dal Tesoro in circolazione, vale a dire 142 miliardi su 2.234 miliardi complessivi di titoli e 2.678 miliardi di debito totale. A fine 2022, con il debito che aveva toccato i 2.757 miliardi, un primo scatto: la percentuale di titoli statali in mano alle famiglie era salita all’8,7% (199 miliardi su 2.280 miliardi di titoli).

Ma è nei primi 11 mesi dello scorso anno che, tra Btp Italia e Btp Valore, la corsa delle famiglie e delle imprese a comprare debito pubblico si è fatta più insistente: a novembre (ultimo dato disponibile, quando il debito era arrivato a 2.855 miliardi), i privati avevano il 13,5% di Bot e Btp, cioè 320 miliardi sui 2.378 miliardi totali di emissioni statali.

In questo quadro cresce il peso del Btp decennale, in controtendenza rispetto al bund. Il future è cresciuto dello 0,6% nell’arco della settimana. Lo spread BTP/Bund è sceso a 147 punti base, sui minimi da due anni.

Scende lo spread, Btp in rally

Un’ottima notizia per il Tesoro che venerdì comunicherà i tassi minimi garantiti nei primi tre anni e nel successivo triennio del Btp Valore a 6 anni, in asta a partire dal 26 febbraio per Clientela Retail (avrà un premio fedeltà dello 0,7% al termine dei sei anni).

Bce: un assist alle “colombe” è arrivato da un pezzo da novanta. “Ci sono diverse ragioni convincenti per cui la Banca centrale europea non dovrebbe aspettare troppo a lungo per un primo taglio dei tassi di interesse quest’anno” ha detto il governatore della Banca di Francia e membro della Bce Francois Villeroy de Galhau.

Prime prese di profitto per l’intelligenza artificiale

Più contrastato il mercato Usa. L’andamento dei prezzi alla produzione di gennaio ha raffreddato gli entusiasmi, portando Wall Street alla prima settimana negativa dopo cinque consecutive al rialzo, Nasdaq 100 -1,5%, Nasdaq Composite -1,3%, S&P500 -0,5%, Dow Jones -0,2%. C’è stata qualche presa di profitto sui Tech, ma l’intelligenza artificiale ha continuato ad attirare l’attenzione: Nvidia ha terminato la settimana con un piccolo guadagno dello 0,7%, che ha portato a sei le settimane positive di seguito. Un altro protagonista, Super Micro Computer, venerdì ha chiuso in ribasso del -20%, ma la settimana è stata positiva del +9% e qui le settimane consecutive al rialzo sono già sei.

In arrivo le minute di Fed e Bce

Mercoledì verranno pubblicati i verbali del Fomc del 31 gennaio, con particolare attenzione a trovare dettagli sulla discussione del bilancio USA, che sarà sicuramente affrontata al meeting del 20 marzo. Il dollaro è in lieve ribasso, dopo aver portato a termine la quinta settimana positiva di seguito. Si sono ulteriormente raffreddate le aspettative di un taglio ravvicinato del costo del denaro. Nonostante i notevoli progressi sul fronte dell’inflazione Usa, secondo la presidente di Fed San Francisco, Mary Daly, “c’è ancora del lavoro da fare” per garantire la stabilità dei prezzi, una frase che indica che non è ancora giunto il momento di tagliare i tassi di interesse.

Brent in calo aspettando la Cina

Brent (82,80 usd) e Wti (78,70 usd). Avvio di seduta in calo dello 0,6%, dal +1,6% accumulato la scorsa settimana, seconda positiva di seguito. Gli investitori restano incerti sul da farsi perché da un lato temono che il prospettato rallentamento dell’economia globale incida sulla domanda, dall’altro temono le conseguenze delle tensioni geostrategiche. Intanto c’è curiosità di capire come si sta evolvendo la domanda proveniente dalla Cina, secondo consumatore del globo, al ritorno del paese da una settimana di vacanze per il Capodanno lunare.

Tim, Pirelli, Stellantis sotto la lente dei broker

Lunga la lista delle segnalazioni di inizio settimana.

Tim +3%. Bank of America alza il giudizio a Buy da Neutral, target price a 0,40 euro, da 0,33 euro.

Pirelli -1,5%. HSBC taglia il giudizio a Hold.

Stellantis: HSBC alza il target price a 23,5 euro.

Stm -1,5%.

Saipem: Barclays avvia la copertura con Overweight.

Leonardo: nell’intervista rilasciata al Financial Times, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, parla della necessità di adeguare la difesa comune europea all’esperienza dell’EU Ricovery Plan. In aggiunta, la commissaria dice di essere a favore del consolidamento.

Unicredit +1,7%. Il Cda della banca ha approvato la propria lista di candidati per il rinnovo del board proponendo la conferma di Andrea Orcel come amministratore delegato e di Pier Carlo Padon alla presidenza.

Eni: il gruppo energetico è “pronto ad accogliere a braccia aperte” nuovi investitori se il Tesoro deciderà di cedere una quota del 4% alla fine del processo di buyback. Lo ha detto l’ad Claudio Descalzi in un’intervista a La Stampa pubblicata sabato.

Banco BPM +0,4%. Il patto di consultazione tra Fondazioni e Casse di previdenza azioniste ha ridotto la propria quota al 6,50%, dopo l’uscita di Fondazione Crt che lo scorso 13 febbraio ha ceduto il proprio 1,8%.

Tod’s: il delisting attraverso L Catterton, il fondo partecipato da LVMH non porterà ad una vendita al gruppo del lusso francese, ha dichiarato il fondatore e ad di Tod’s Diego Della Valle, secondo quanto riportato dal Financial Times. L’azienda ha comunicato che a seguito degli acquisti effettuati il 16 febbraio L Catterton risulta complessivamente titolare di 1.576.930 azioni di Tod’s, rappresentative del 4,7651% del capitale sociale di Tod’s.

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