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Borsa 19 agosto: tutti i riflettori su Jackson Hole e sulle mosse delle banche centrali sui tassi

Il meeting dei banchieri centrali a Jackson Hole è l’avvenimento clou della settimana da cui i mercati sperano di trarre lumi sulla politica monetaria di Fed e Bce e sui suoi riflessi sulle Borse

Borsa 19 agosto: tutti i riflettori su Jackson Hole e sulle mosse delle banche centrali sui tassi

I mercati finanziari hanno vissuto una settimana di euforia, con Wall Street che ha segnato un balzo del 3,9%, interrompendo una serie negativa di quattro settimane e avvicinandosi ai massimi storici. Le azioni globali hanno registrato la miglior performance da novembre, alimentate dall’ottimismo su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed senza rischiare una violenta recessione negli Stati Uniti. I risultati brillanti di aziende come Walmart hanno ulteriormente alimentato questo ottimismo. Ora, l’attenzione è tutta rivolta all’evento clou di fine agosto: il simposio dei banchieri centrali a Jackson Hole, che si terrà dal 22 al 24 agosto nella suggestiva valle del Wyoming. Tutti aspettano l’intervento di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, che potrebbe dettare il ritmo dei mercati nelle prossime settimane.

Inflazione, occupazione e consumi: un tris vincente

Il processo di disinflazione sembra finalmente produrre i suoi frutti, con l’inflazione americana ai minimi degli ultimi tre anni e consumi che continuano a sorprendere. Anche Goldman Sachs ha rivisto al ribasso la probabilità di una recessione negli Stati Uniti nel 2025, dal 25% al 20%, grazie ai più recenti dati macroeconomici. Il Vix, l’indice della volatilità, è sceso sotto i 15 punti, ben lontano dai picchi di 64 registrati durante il sell-off di inizio mese. Ora, i mercati scommettono su un taglio ordinato dei tassi a partire da settembre, con tre riduzioni da un quarto di punto entro fine anno, e una possibile quarta. Le ipotesi di un taglio drastico di mezzo punto, molto diffuse durante la crisi di qualche settimana fa, sembrano ormai sfumate.

Il raduno di Jackson Hole: il vero market mover della settimana

Jackson Hole sarà il fulcro della settimana, ma non sarà l’unico evento rilevante. Martedì, i mercati seguiranno i verbali della Reserve Bank of Australia e i dati sull’inflazione europea e canadese. Mercoledì, sarà il turno dei verbali dell’ultima riunione del Fomc della Fed, che potrebbero svelare nuovi dettagli sull’orientamento della banca centrale americana. Giovedì, le minute della Bce e i dati Pmi flash di Ue, Regno Unito e Stati Uniti completeranno un’agenda densa di appuntamenti cruciali, con Jackson Hole pronto a scrivere il prossimo capitolo della saga economica globale.

Borse asiatiche miste dopo una settimana da record

Le borse asiatiche mostrano andamenti contrastanti all’inizio della nuova settimana, dopo aver chiuso quella di Ferragosto con il miglior risultato degli ultimi nove mesi. L’indice Msci Asia-Pacific (escluso il Giappone) è salito dell’1%, seguendo il +2,8% della settimana precedente. Al contrario, il Nikkei giapponese ha chiuso in calo dell’1,98% a causa del rimbalzo dello yen, che aveva guadagnato il 9% la settimana scorsa. Seven & i Holdings vede il suo titolo volare del 22,7% dopo che il quotidiano Nikkei ha svelato che la canadese Alimentation Couche-Tard ha presentato un’offerta di acquisto. Il rivenditore giapponese, noto per la catena 7-Eleven, ha istituito un comitato indipendente per valutare l’offerta, che potrebbe superare i 5.000 miliardi di yen (34,2 miliardi di dollari). Se confermato, l’accordo sarebbe il più grande acquisto di un’azienda giapponese da parte di un acquirente estero.

In Cina, l’Hang Seng di Hong Kong ha registrato un aumento dello 0,85% e il CSI 300, che rappresenta le principali aziende di Shanghai e Shenzhen, è cresciuto dello 0,4%. I titoli tecnologici a Hong Kong hanno guidato il rialzo, con JD.com che ha riportato risultati sorprendentemente forti. Tuttavia, il Kospi di Seul è sceso dell’1,13%, mentre il Taiex di Taiwan ha guadagnato lo 0,27%. In India, il Sensex di Mumbai è rimasto incolore.

Si prevede che le autorità cinesi manterranno stabili i tassi di interesse sui prestiti a 1 e 5 anni, dopo le recenti promesse della Banca Popolare Cinese di ulteriori misure di supporto economico. I mercati monitorano anche le case automobilistiche cinesi come Xpeng, Geely e Xiaomi, che dovrebbero vedere un aumento delle vendite di veicoli nonostante le sfide della crescente concorrenza e delle nuove tariffe dell’Unione Europea.

Europa e Wall Street attese in rialzo

Le borse europee sono attese in rialzo, con i future sull’indice EuroStoxx50 in crescita dello 0,68%. A Milano, il Ftse Mib ha chiuso la settimana con un +2,2%, riconquistando nuovamente i 33mila punti. Lo spread tra Btp e Bund è salito a 142 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,63% e quello tedesco al 2,21%.

Anche Wall Street sembra pronta a continuare il suo percorso di crescita, con i future sull’S&P500 e sul Nasdaq in aumento dello 0,3%.

Sul fronte obbligazionario, i rendimenti sono variati: il Treasury Note a dieci anni è al 3,87% (-0,01%).

Gli altri mercati: nuovo record storico per l’oro

Il cambio euro-dollaro si attesta a 1,104 (+0,64%), con il biglietto verde sotto pressione mentre si avvicina il primo allentamento della Fed dalla pandemia.

Nel mercato delle materie prime, l’oro ha raggiunto un nuovo record, superando i 2.500 dollari l’oncia per la prima volta nella storia (+0,07%, a 2.542 dollari), sostenuto da un dollaro più debole e da rendimenti obbligazionari in calo. Il petrolio scende leggermente, con il Brent sotto i 80 dollari al barile e il WTI a 76,27 dollari al barile, influenzato dagli sviluppi geopolitici e dalle tensioni tra Russia e Ucraina. Il gas sulla piazza Ttf di Amsterdam apre in calo a 39,51 euro al megawattora (-0,23%). Il Bitcoin si posiziona a 58.463 dollari, con una flessione dell’1,81%.

Focus su Piazza Affari

A Piazza Affari, Enel affronta una situazione delicata: il governo cileno ha annunciato l’intenzione di revocare la concessione per la fornitura di energia elettrica alla sua divisione locale, a seguito di un blackout che ha colpito migliaia di utenti a Santiago dopo un violento temporale. Generali vede un aggiustamento del target price da parte di HSBC, sceso a 27 euro, sebbene il giudizio rimanga Buy. Leonardo riceve un upgrade significativo da S&P Global, che migliora l’outlook a “Positivo” e conferma il rating a “BBB-/A-3”.

Infine, al di fuori del listino principale, Saras comunica che Varas, al termine dell’Opa obbligatoria conclusasi il 16 agosto, detiene ora l’87,689% della società

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