Condividi

Borsa 18 aprile: negli Usa pesa il Nasdaq con Nvidia che perde oltre il 3%. Listini europei in rialzo

A Wall Street pesano ancora le preoccupazioni per le prossime mosse della Fed sui tassi, al contrario dell’Europa dove i listini continuano a salire

Borsa 18 aprile: negli Usa pesa il Nasdaq con Nvidia che perde oltre il 3%. Listini europei in rialzo

Dopo una seduta Usa contraddistinta dalla pesantezza del Nasdaq e dei titoli dei chip, oggi le Borse europee aprono in rialzo: bene Milano – trainata da Prysmian, Enel e le banche – e Parigi, più debole Francoforte. I futures sul Nasdaq sono positivi per lo 0,4%.

Wall Street appesantita dal Nasdaq. Nvidia per oltre il 3%

I principali indici azionari statunitensi hanno terminato la seduta ieri in territorio negativo, trainati soprattutto dai titoli dei chip. A Wall Street permangono le incertezze sulle prossime mosse della Fed sui tassi, che potrebbero rimanere dove sono per più tempo. Proprio dagli Stati Uniti arriveranno importanti dati macro oggi. Alle 14:30 le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (precedente: -11.000 a 211.000 unità), l’indice Fed Filadelfia di aprile (precedente: 3,2 punti; consenso: 0 punti) e alle 16 il super indice a marzo (precedente: +0,1% mese su mese; consenso: +0,1% mese su mese) e le vendite di case esistenti sempre a marzo (precedente: 4,38 milioni di unità; consenso: 4,2 milioni di unità).

Il Dow Jones ieri ha perso lo 0,12% a 37.753 punti, mentre l’S&P500 ha registrato un calo dello 0,58% a 5.022 punti. Il calo maggiore si è visto al Nasdaq (-1,15% a 15.583 punti) messo sotto pressione dai titoli dei chip. Il Philadelphia Semiconductor Index in calo del 3,25%. Intel e NVIDIA hanno perso rispettivamente l’1,6% e il 3,87%. Da rilevare inoltre il gruppo assicurativo Travelers che lascia sul terreno l’8% dopo un utile del primo trimestre sotto le attese. Mobileye guadagna il 2,75% dopo che Reuters ha scritto che la società israeliana di tecnologia automobilistica è pronta a spedire almeno 46 milioni di nuovi chip per la guida assistita. Eli Lilly avanza dello 0,5% dopo che il suo farmaco per la perdita di peso ha contribuito a ridurre gli episodi di respirazione irregolare nei pazienti con apnea ostruttiva del sonno in due studi di fase avanzata.

Ieri sera il Beige Book della Fed, ha evidenziato che L’attività economica negli Stati Uniti e’ aumentata leggermente, dalla fine di febbraio e che l’outlook resta cautamente ottimistico. E’ attesa un’inflazione stabile a un passo lento, ma in alcuni distretti e’ aumentata la percezione di rischi in aumento nel breve periodo.

Le borse asiatiche in tono positivo. Occhio ai dazi Usa sulla Cina

Borse asitiche in leggero rialzo. Ma Pechino è preoccupata perche rischia dazi Usa al 25% sull’acciaio
Alle ore 7:30 italiane il Nikkei sale dello 0.3% a 38.080 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 37.645 punti e un massimo di 38.217 punti., Hong Kong dell’1,12% e Shanghai dello 0,4%.

Lagarde: inflazione in Europa ed Usa, due animali diversi da domare

Anche sul fronte europeo l’attenzione è per l’andamento dell’inflazione, ma qui la situazione appare più serena e a sottolinearlo è stata a anche la presidente della Bce Christine Lagarde intervenendo al Council on Foreign Relations a Washington spiegando che l’inflazione in Europa ed Usa due animali diversi da domare. “Non abbiamo avuto una recessione in Europa ma abbiamo avuto una crescita lenta e modesta. La crescita cumulativa dalla pandemia a oggi e’ stata circa del 3% contro il 6% degli Usa” ha detto. “Ora vediamo segnali timidi di ripresa e ci attendiamo un’accelerazione nel corso dell’anno e nel corso del 2025-26. Non credo si possa dare un voto a chi ha fatto meglio. Noi ora siamo al 2,4% di inflazione mentre negli Usa siamo al 3,2%”. Giusto ieri è stato pubblicato l’andamento dell’inflazione di Eurostat che ha confermato che il mese scorso l’inflazione nel blocco è scesa al 2,4%, dal 2,6% di febbraio. Il dato italiano è all’1,2%.

Un po’ più preoccupato è il presidente della Bundesbank Joachim Nagel che in un’intervista al quotidiano economico tedesco WirtschaftsWoche pubblicata oggi ha detto che la pressione sui prezzi nella zona euro potrebbe continuare per qualche tempo. Inoltre, ha aggiunto Nagel, non è del tutto chiaro se l’obiettivo del 2% di inflazione possa essere raggiunto l’anno prossimo e mantenuto a questo livello.
Più ottimista Piero Cipollone, membro del comitato esecutivo della Bce, intervenuto al forum dell’Institute of International Finance (Iif) a Washington quando ha detto che la Bce riceverà molti nuovi dati a giugno e luglio che potrebbero rafforzare l’ipotesi di tagli ai tassi d’interesse. La Bce ha segnalato la possibilità di un taglio dei tassi per il 6 giugno, ma i vari banchieri centrali hanno ampiamente evitato di dare ulteriori dettagli, anche se alcuni hanno già avanzato l’ipotesi di una seconda mossa a luglio. “Se vedremo che i dati in arrivo, e ne riceveremo molti a luglio e giugno, confermeranno la nostra attesa che l’inflazione si sta davvero muovendo verso l’obiettivo, sarà opportuno rimuovere alcune delle restrizioni che abbiamo posto”, ha detto Cipollone.
Oggi a Bruxelles si riunisce Consiglio europeo. Partecipa, tra gli altri, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Bitcoin sopra 61.300 dollari, l’halving si avvicina

In attesa, l’euro avanza dello 0,61% a 1,0683 dollari. Mentre il bitcoin si porta 61.379 dollari, -4,29%. Il 20 aprile scatta l’halving: saranno dimezzate le emissioni quotidiane di bitcoin. Si tratta di un evento cruciale per il settore delle criptovalute e per l’intero panorama finanziario, poiché riducendo la ricompensa per l’estrazione provoca un calo del numero di nuovi bitcoin in circolazione, facendo potenzialmente salire il prezzo delle criptovalute esistenti.

I prezzi dell’oro e del petrolio rimbalzano

I prezzi del petrolio rimbalzano (Wti +0,23% a 82,88 dollari al barile e Brent +0,31% a 87,56 dollari al barile) dopo un calo del 3% nella sessione precedente a causa dei segnali che indicano una domanda di carburante inferiore alle aspettative, complice l’aumento delle scorte di petrolio negli Stati Uniti, il più grande consumatore di greggio al mondo. Gli analisti di JP Morgan hanno evidenziato in una nota di martedì che il consumo mondiale di petrolio ad aprile è stato inferiore di 200.000 barili al giorno rispetto alle previsioni, con una media di 101 milioni di barili al giorno. Dall’inizio dell’anno, la domanda è aumentata di 1,7 milioni di barili al giorno, in calo rispetto alla previsione di novembre di 2 milioni di barili al giorno.

Che cosa seguire oggi

Borse europee attese in rialzo in avvio di seduta. Il future sull’Eurostoxx50 segna un +0,33%. Ieri la chiusura è stata abbastanza positiva (Piazza Affari 0,72%, Madrid sale dello 0,97%%, seguita da Parigi +0,62%, Londra +0,37%, Francoforte +0,09%)

Sul listino milanese attenzione a Stm visto che il produttore di chip di memoria, Micron Technology, sta per ottenere più di 6 miliardi di dollari in sovvenzioni dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti per aiutare a pagare i progetti di fabbriche di chip nazionali, come ha riferito Bloomberg News. L’assegnazione, non ancora definitiva, potrebbe essere annunciata già la prossima settimana.

Tra le banche occhio a Unicredit che per la prossima acquisizione guarda all’Est Europa. Il ceo di Unicredit in un’intervista a Bloomberg dice che per la prossima acquisizione il gruppo guarda all’Est Europa. Il mercato scommette anche su Commerzbank e su Julius Baer, già nel radar di diversi big. Ma non si spengono i rumor su Generali. Inoltre, sono previste le assemblee degli azionisti di Banca Mediolanum, Banco Bpm, Prysmian e Maire Tecnimont.

Brunello Cucinelli ha chiuso il primo trimestre con ricavi in crescita del 17,9% a cambi costanti (+16,5% a cambi correnti) e conferma la stima di un incremento intorno al 10% per l’intero anno. Per l’anno in corso Cucinelli prevede “un sano e giusto profitto”, si legge in una nota. I ricavi, pari complessivamente a 309,1 milioni di euro nel trimestre, hanno visto una crescita a due cifre in America (+19,5%), Europa (+13,9%) e Asia (+16%). In Asia la società ha segnato “significative crescite” in tutte le principali geografie, tra cui Cina, Giappone, Corea del Sud e Medio Oriente. In conference call Brunello Cucinelli ha dichiarato che vede un ebit margin del 16,6%-16,7% per quest’anno.

OVS ha comunicato i risultati dell’esercizio 2023/2024 (l’azienda chiude il bilancio il 31 gennaio), chiuso con vendite nette per 1,54 miliardi di euro, in aumento dell’1,5% rispetto agli 1,51 miliardi realizzati nell’esercizio precedente. I vertici di OVS hanno proposto di distribuire un dividendo 2024 (relativo all’esercizio 2023/2024) pari a 0,07 euro per azione. In miglioramento il margine operativo lordo rettificato, passato da 180,2 milioni a 182,2 milioni di euro (+1,1%); la marginalità è rimasta stabile all’11,9%. OVS ha terminato l’esercizio 2023/2024 con un utile netto rettificato di 75,9 milioni di euro, in calo rispetto ai 78,4 milioni contabilizzati nell’esercizio precedente; il risultato finale reported è stato pari a 52,4 milioni di euro. Il management di OVS prevede per il 2024/2025 vendite in ulteriore crescita rispetto all’esercizio appena concluso; i vertici hanno segnalato che le vendite da inizio esercizio sono in crescita di circa il 5% rispetto al pari periodo del 2023/2024.

Acciaierie d’Italia. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottoscritto il decreto di estensione della procedura di amministrazione straordinaria anche alla Holding (Acciaierie d’Italia Holding) confermando i commissari straordinari gia’ nominati per le altre Societa’ del Gruppo, Giancarlo Quaranta, Giovanni Fiori e Davide Tabarelli.

Mfe. Casa Berlusconi ha chiuso il 2023 con un utile netto, escluso il contributo di Prosiebensat1, di 217,5 milioni di euro rispetto a 184,7 milioni del 2022 (+17,7%). I ricavi pubblicitari del gruppo hanno registrato un incremento del 6% nel primo trimestre 2024.

Tim. BluBell Capital Partners ha chiesto alla Consob di accertare se la lista del consiglio di Tim per il rinnovo del cda “nasconda un patto occulto tra taluni soci ed il consiglio d’amministrazione uscente tale per cui i fondi e la Cdp non hanno presentato liste autonome in cambio di vedere i propri rappresentanti inclusi nella Lista del Consiglio (Gorno Tempini per la Cdp; Camagni, Ferro-Luzzi e Carli per i fondi). Tim ha risposto che “non puo’ che contestare le gravi e infondate affermazioni circa l’esistenza di patti occulti tra Tim e propri soci e procederà da subito ad avviare le opportune iniziative.

Commenta