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Borsa 17 giugno al bivio: i mercati tentano il rimbalzo ma in Francia Le Pen resta una mina vagante

Imagoeconomica

C’è ancora molta irrequietezza in giro. Dopo le chiusure in profondo rosso della scorsa settimana, c’è da aspettarsi al massimo qualche ricopertura, ma sullo sfondo resta molto pessimismo e la possibilità di altri cali. Filippo Diodovich – Senior Market Strategist di IG Italia – ha segnalato che le elezioni europee hanno portato molto pessimismo sui mercati finanziari, in particolare dopo le conseguenze politiche in Francia, che hanno determinato un aumento di tutti gli spread europei, soprattutto quello francese Oat-Bund, che è arrivato a toccare la quota di 75 sui livelli del 2017. “Crediamo che le prossime elezioni in Francia delle prossime settimane siano diventate un evento molto significativo per i mercati finanziari”, ha aggiunto l’esperto.

Occhi puntati sulla Francia. Ieri chiuse le liste dei candidati alle elezioni

Venerdì il Cac40 di Parigiha chiuso con un calo 6,2% nella settimana post elezioni europee. Nel fine settimana è entrata nel vivo la campagna elettorale per le elezioni anticipate in Francia. Si sono chiuse ieri sera le liste dei candidati nelle 577 circoscrizioni per le legislative dl 30 giugno e 7 luglio. Dovrebbero essere circa 70 le circoscrizioni in cui destra Républicains ed estrema destra Rassemblement National presenteranno candidati comuni. Jean-Luc Mélenchon, il leader di La France Insoumise (LFI), il partito di estrema sinistra ha ribadito che non farà il premier. Il premier Gabriel Attal e Jordan Bardella che aspira a prenderne il posto hanno già iniziato a dispensare promesse agli elettori: il primo ha assicurato ai francesi una bolletta elettrica più leggera se la maggioranza sarà confermata, mentre il vincitore delle europee ha promesso di cancellare la riforma che rende più difficile l’accesso ai sussidi di disoccupazione.

La borsa degli Stati Uniti ha interrotto la serie di record con i principali indici che hanno registrato variazioni frazionali venerdì. Il Dow Jones ha chiuso in calo dello 0,15% a 38.589 punti, mentre l’S&P500 ha perso lo 0,04% a 5.432 punti. Segno più, invece, per il Nasdaq (+0,12% a 17.689 punti). Chiusura negativa per Tesla (-2,44% a 178,01 dollari, da un massimo intraday di 186 dollari): gli azionisti della società hanno dato il via libera alla maxiretribuzione di 56 miliardi di dollari per Elon Musk. Giornata decisamente positiva per Adobe (+14,5% a 525,31 dollari), dopo la diffusione dei risultati finanziari del 2° trimestre 2023/2024, periodo chiuso con ricavi e utile per azione superiori al consensus degli analisti.

In Cina cala l’industria e crescono i consumi. Borsa di Tokyo -2%

Le borse cinesi sono poco variate nel giorno della pubblicazione di alcuni indicatori macroeconomici importanti. L’Hang Seng di Hong Kong guadagna lo 0,2%, CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,2%. E’ chiusa per festività la borsa di Singapore. La Cina ha rallentato l’industria e hanno accelerato i consumi in maggio, “segno che i profondi squilibri nella ripresa economica stanno rientrando” osserva un trader. La produzione industriale è aumentata del 5,6% a maggio rispetto a un anno fa, ha detto oggi l’Ufficio Nazionale di Statistica (NBS), il dato si confronta con il +6,7% di aprile e una previsione mediana del 6,2% in un sondaggio di Bloomberg. Le vendite al dettaglio hanno accelerato, salendo del 3,7%, rispetto a una previsione del 3%. Il quadro complessivo rimane quello di una “ripresa piuttosto debole”, ha dichiarato Michelle Lam, economista della Societe Generale “Resta da vedere se il dato delle vendite al dettaglio sia sostenibile”. NBS ha accompagnato i dati con commento dai toni prudenti: nella nota si parla di “numerose sfide” che l’economia cinese deve ancora affrontare, mentre ”il contesto esterno è complesso e cupo, e la domanda interna resta insufficiente”. Preoccupante anche il dato che mostra che i prezzi delle abitazioni sono scesi al ritmo più veloce da un decennio a maggio, a conferma delle tensioni persistenti nel settore immobiliare.

Intanto la banca centrale cinese ha mantenuto invariato al 2,50% il tasso di interesse chiave per il decimo mese consecutivo, in quanto la liquidità nel sistema finanziario rimane ampia e la domanda credito è debole. David Qu, un economista di Bloomberg Economics si aspettava un taglio di dieci punti base.

La borsa di Tokyo è in ribasso: Nikkei -2%, una delle peggiori sedute degli ultimi tre mesi. La stampa finanziaria giapponese scrive che il movimento della prima seduta della settimana è da mettere in relazione alle reticenti comunicazioni della banca centrale sul programma di riacquisto di obbligazioni. Gli ordini di macchinari in Giappone sono diminuiti ad aprile per la prima volta in tre mesi del 2,9% mese su mese rispetto a un calo del 3,1% previsto dagli economisti. Gli ordini esterni sono cresciuti del 21,6% mese su mese ad aprile dopo un calo del 9,4% il mese precedente. “Presi insieme, gli ordini si stanno consolidando e si dirigono verso una ripresa grazie alla domanda legata al turismo in entrata e all’aumento dei salari”, ha dichiarato Takeshi Minami, capo economista di Norinchukin Research Institute. “Non possiamo aspettarci molto dall’estero con le economie di Stati Uniti ed Europa che stanno ancora lottando per affrontare i tassi di interesse elevati e la Cina alle prese con la crisi del mercato immobiliare”.
I mercati finanziari di Mumbai , di Giakarta e di Kuala Lumpur sono chiusi.

Borsa oggi 17 giugno. Occhi a Oat/bund: Bce vigila

In Europa torna l’attenzione per i benchmark tedeschi, considerati i più sicuri nel Vecchio Continente dagli operatori del mercato dei capitali all’ingrosso che usano i titoli di Stato. Venerdì il rendimento del Bund è sceso al 2,35% dal 2,46% del giorno prima. Di contro si allargano gli spred contro il bund dei titoli di stato degli altri paesi: il Btp/bund spread è salito a 156 punti base, massimo da aprile, l’Oat/bund a 76 punti base, il massimo dal 2017. L’Euro è a 1,070, sui minimi da fine aprile.

Alcune fonti della Banca Centrale Europea hanno detto a Reuters che Francoforte non sta pianificando alcun acquisto di emergenza di obbligazioni francesi, sapendo che il mercato spingerà esattamente in questa direzione. Le richieste di aiuto aumenteranno solo se lo spread dei rendimenti dei titoli di Stato francesi (Oat) sui Bund si allargasse a 100 punti base, il che sembra inevitabile. Venerdì la presidente della Bce, Christine Lagarde, a margine di un evento a Dubrovnik, in Croazia ha sottolinetao che “Abbiamo davanti tante sfide, ma credo che ci stiamo avviando verso un percorso disinflazionistico che avrà i suoi piccoli singhiozzi qua e là, quelli che chiamiamo dossi sulla strada, ma siamo su un sentiero discendente” aggiungendo che oggi le autorità si devono confrontare “con nuovi tipi di rischi”.

Le borse potrebbe tentare un timido rimbalzo: il Future Eurostoxx è in rialzo dello 0,5%.

Banca Mps. Unipol potrebbe acquistare il 10% dal Tesoro, secondo Milano Finanza di sabato. Anche Anima, già partner di Mps, potrebbe acquistare una quota.

Nexi: Sabadell avrebbe rinviato il completamento della vendita delle sue attività di pagamento a Nexi dopo essere diventata l’obiettivo di un’acquisizione ostile da parte di Bbva.

Pirelli: l’agenzia S&P Global ha confermato il rating ‘BBB-‘, migliorando l’outlook da “stabile” a “positivo”

Stellantis. La cinese Leapmotor ha dichiarato in una call con analisti che il primo modello dalla joint venture con Stellantis è uscito dalla catena di assemblaggio in Polonia la settimana scorsa e sarà prodotto in serie a partire da settembre. Un secondo modello uscirà dalla stessa fabbrica a partire dal primo trimestre del 2025. Intanto il governo sta discutendo con la Cina un investimento della casa automobilistica cinese Dongfeng per produrre in Italia almeno 400.000-500.000 auto elettriche l’anno.

Banco Bpm sta per finalizzare l’accordo per entrare nel capitale di capitale di Numia, l’ex Bcc Pay, insieme al fondo Fsi e Iccrea Banca. Secondo Milano Finanza il closing è previsto nelle prossime settimane.

I dati di oggi. alle 10 è in agenda l’inflazione a maggio finale dell’Italia (preliminare: +0,3% mese su mese, +0,8% anno su anno; consenso: +0,3% mese su mese, +0,8% anno su anno) e alle 14:30 l’indice Empire Manufacturing a giugno (precedente: -15,6 punti). Inoltre, sono previsti gli interventi di alcuni esponenti della Bce: alle 10 è atteso il discorso di Lane, alle 11 quello della presidente Lagarde, alle 13:30 quello di de Guindos, alle 19 quello di Harker (Fed).

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