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Borsa 16 luglio: l’effetto Trump fa impennare Wall Street ma per l’Italia e l’Europa non mancano i rischi

Pixabay

La grande corsa è già finita. Salvo sorprese che, a questo punto della sfida, sembrano davvero improbabili. Prima le gaffe di Joe Biden, poi l’attentato ai danni dello sfidante, combattivo e per nulla intimorito dalle pallottole, hanno contribuito involontariamente ad una sceneggiatura inedita del confronto sulla nomination dominata dal grido di battaglia di Trump: “Fight!”. Ma questi eventi ormai appartengono alla storia. Certo, non è escluso che i democratici possano recuperare qualche posizione di qui al voto di novembre, ma l’esito della sfida sembra però segnato dell’orma del tycoon. Con quali conseguenze per noi italiani? Difficile anticiparlo. Però noi ci proviamo. I listini azionari hanno reagito al rialzo, come capita quando viene meno una causa di incertezza.

Da non trascurare poi l’effetto della valanga di miliardi (3.800 circa) che i repubblicani intendono impiegare per rilanciare il mercato

Trump favorito: i rischi per l’Europa e  l’Italia 

Ma l’operazione, a detta degli esperti, comporta non pochi rischi per l’Europa, a partire dall’Italia. Una forte richiesta di Capital in arrivo dagli Usa rischia di provocare un’impennata dei tassi di interesse a danno dei paesi più fragili. La solita Italia, ma anche la Francia indebolita da un quadro ad alto rischio della finanza pubblica. Tornato per la prima volta in pubblico dopo l’attentato subito sabato, Donald Trump è stato accolto dagli applausi alla convention nazionale del partito repubblicano a Milwaukee, dove ha ricevuto la nomina ufficiale a candidato alla Casa Bianca. Trump ha poi annunciato la scelta del senatore dell’Ohio J.D. Vance, 39 anni, come compagno di corsa per la vicepresidenza. In un’intervista esclusiva alla Nbc il presidente Usa Joe Biden ha definito un errore aver detto in passato di voler fare dell’avversario “un bersaglio”, ma ha difeso la descrizione di Trump come una minaccia alla democrazia.

Von der Leyen incontra i deputati di Erc: colloquio telefonico con Meloni

Non solo Usa. Stamattina la presidente uscente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che giovedì si gioca la riconferma all’Europarlamento, incontra a Strasburgo i deputati di Ecr (Conservatori e riformisti europei), il gruppo di cui fa parte Fratelli d’Italia. Sarà il momento decisivo per capire se i meloniani la voteranno o no. E in che forma. La scelta probabile è sì. Von der Leyen potrebbe essere costretta ad affidarsi ai Verdi e ai liberali per ottenere un secondo mandato.

Dopo il confronto è previsto un colloquio telefonico con Giorgia Meloni. La premier potrebbe chiedere a von der Leyen, in cambio del suo sostegno, una vicepresidenza e un portafoglio di peso per l’Italia. 

Le altre notizie

  • Sul fronte del business non si ferma la crisi di Burberry:  dopo appena due anni e mezzo, Burberry ha sostituito l’amministratore delegato Jonathan Akeroyd con Joshua Schulman, ex ad di Michael Kors, Coach e Jimmy Choo. Le azioni dell’azienda britannica sono crollate di quasi il 17%.
  • Al contrario, Fitch ha rivisto al rialzo a BBB il rating di Pirelli grazie alla” solida profittabilità e generazione di cassa”.
  • Nel secondo trimestre dell’anno gli utili di Goldman Sachs sono aumentati del 150% superando quota tre miliardi di dollari. Gli utili di BlackRock sono invece cresciuti del 9% a 1,5 miliardi, mentre il totale degli asset gestiti dalla società ha toccato il valore record di 10.600 miliardi di dollari. 
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