Le Borse asiatiche hanno chiuso la settimana in grande stile, segnando la loro migliore performance da oltre un anno, grazie a un’ondata di ottimismo che ha contagiato gli investitori, convinti che l’economia statunitense possa evitare la tanto temuta recessione.
Dopo l’ondata di panico scatenata dal crollo del 5 agosto, le borse hanno rapidamente assorbito l’urto, con Wall Street e altri indici che hanno segnato un robusto recupero. La tempesta iniziale, causata dalle elezioni europee e dai timori di recessione negli Stati Uniti, ha visto il VIX, l’”indicatore della paura” di Wall Street, balzare a un allarmante picco di 65 punti. Tuttavia, la calma è tornata grazie alla resistenza del settore dei servizi e ai sussidi di disoccupazione migliori del previsto. Nonostante il recupero, la volatilità continua a dominare i mercati globali. Wall Street ha ripreso quota, ma Milano e Tokyo restano lontane dai livelli pre-crollo: Milano si aggira sui 32mila punti, distanti dai 34mila di metà luglio, e Tokyo, dopo il tonfo del 5 agosto (-12,4%), è ancora sotto i 39mila punti, fermandosi sopra i 36mila. La ripresa è in corso, ma la strada rimane incerta e segnata dalla volatilità.
Tokyo protagonista, ma lo yen continua a scendere
Tokyo è stata la protagonista assoluta: il Nikkei ha accelerato nel finale, registrando un impressionante +3,06%, spingendo il guadagno settimanale all’8,8%, il più alto dal lontano aprile 2020. Questo risultato eccezionale è stato alimentato dai dati sorprendenti sul Pil giapponese, cresciuto dello 0,8% nel secondo trimestre del 2024, superando le aspettative. Un rimbalzo della domanda interna, sostenuto dall’aumento dei consumi privati e degli investimenti delle imprese, ha dato nuova linfa all’economia del Paese. Anche le esportazioni, dopo una fase critica legata agli scandali nel settore automobilistico, hanno ripreso slancio, con un incremento dell’1,4% mentre le importazioni sono cresciute dell’1,7%.
Nel frattempo, lo yen ha continuato la sua discesa, scendendo a 149 contro il dollaro, segnando la peggiore settimana da maggio. Questo calo potrebbe riaccendere l’interesse degli investitori per strategie di indebitamento in yen.
Non solo Tokyo: anche altre borse asiatiche hanno brillato. Hong Kong ha visto l’indice Hang Seng crescere dell’1,03%, Taipei ha registrato un aumento del 2% e il Kospi di Seul è salito dell’1,7%. Solo la Cina è rimasta al palo, con il CSI 300 che ha chiuso piatto, nonostante l’impegno del governatore della Banca Popolare Cinese, Pan Gongsheng, a sostenere l’economia senza ricorrere a misure drastiche. I dati economici hanno offerto segnali misti: la produzione industriale è cresciuta del 5,1% su base annua a luglio, sebbene questo incremento sia stato leggermente inferiore alle attese, mentre le vendite al dettaglio hanno superato le previsioni, alimentando un moderato ottimismo.
Europa attesa in rialzo
Guardando all’Europa, i mercati si preparano a un’apertura positiva, con i futures sull’indice EuroStoxx50 in rialzo dell’1,7%. Ieri, le borse europee – ad eccezione di Piazza Affari chiusa per festività, hanno chiuso in rialzo incoraggiata da Wall Street dopo dati macro con le vendite al dettaglio che hanno superato le aspettative. i dati sull’inflazione di mercoledì hanno rivelato un leggero rallentamento al 2,9% su base annua a luglio, riducendo la pressione per ulteriori tagli dei tassi. Tuttavia, si prevede ancora che la Federal Reserve ridurrà i tassi quattro volte entro la fine dell’anno, anche se l’urgenza di un taglio più significativo a settembre sembra diminuita. Sul fronte della politica monetaria, Alberto Musalem, presidente della Federal Reserve di St. Louis, ha dichiarato giovedì durante un evento a Louisville, Kentucky, che il momento in cui la Fed potrebbe prendere in considerazione un taglio dei tassi di interesse si sta avvicinando. “Sembra che ora l’equilibrio tra i rischi di inflazione e disoccupazione sia cambiato”, ha affermato Musalem. “Potrebbe essere vicino il momento in cui sarebbe appropriato un aggiustamento verso una politica moderatamente restrittiva”.
Ieri Londra ha chiuso con un rialzo dello 0,8%, Parigi con un +1,23%, Amsterdam e Madrid +0,4%. Francoforte ha guidato i guadagni con un incremento dell’1,7%, mentre il Ftse Mib di Milano aveva già messo a segno un guadagno dell’1% mercoledì.
Wall Street in grande forma
Dall’altra parte dell’Atlantico, Wall Street ha vissuto una giornata trionfale, con l’S&P 500 in crescita dell’1,61%, il Nasdaq che ha guadagnato il 2,34% e il Dow Jones dell’1,39%. Gli spettri della recessione americana si sono dissipati grazie a dati macroeconomici più che positivi. Le vendite al dettaglio di luglio hanno registrato l’aumento più significativo dall’inizio del 2023, mentre il mercato del lavoro si conferma solido. Bank of America ha sottolineato che la forza del mercato del lavoro sta continuando a sostenere i consumi, nonostante i consumatori stiano diventando più attenti nelle loro spese.
A New York, i titoli azionari sono stati trainati dalle buone performance di Walmart, che ha rivisto al rialzo le previsioni per l’anno finanziario dopo un solido secondo trimestre. Le azioni della catena sono salite del 6,58%, seguite da incrementi per altri grandi rivenditori come Target (+4,5%) e Costco (+1,09%). Ottima performance anche di Cisco, Nike, Boeing e Amazon.
I titoli sotto la lente di Piazza Affari
Campari. Hsbc ha recentemente alzato il suo giudizio sul titolo, portandolo a “Buy”, segnalando una fiducia crescente nel potenziale di crescita dell’azienda.
Diasorin, invece, ha ricevuto notizie preoccupanti sul fronte della salute pubblica. L’Agenzia svedese per la sanità ha confermato il primo caso di una variante particolarmente pericolosa del vaiolo delle scimmie al di fuori dell’Africa, dichiarata ieri un’emergenza sanitaria globale dall’OMS. Tuttavia, il ministro della Salute svedese ha rassicurato che non ci sono motivi di allarme immediato. Diasorin, che è attiva nella diagnostica di questa malattia, potrebbe essere coinvolta nella gestione di questa nuova situazione.
Fineco ha ricevuto una revisione positiva da Morgan Stanley, che ha alzato il target price per il titolo a 15,9 euro, riflettendo una previsione favorevole sul suo andamento futuro.
Amplifon. L’ottimismo sui conti della danese Demant ha innalzato le aspettative per la società italiana.
Per quanto riguarda Saipem, la stampa specializzata riporta che Saudi Aramco ha deciso di posticipare la gara per l’assegnazione dei lavori di sviluppo del maxi giacimento di Zuluf. Questo rinvio è solo temporaneo e il progetto rimane valido, con un avvio previsto con qualche mese di ritardo.
Infine, Recordati non sembra essere influenzata dalla decisione della Casa Bianca di ridurre i prezzi di una serie di farmaci a larga diffusione, un provvedimento che era già atteso e non ha impatti immediati sulla società.
Gli altri mercati
I prezzi del petrolio mostra segni di ripresa: il Wti è vicino ai 78 dollari al barile e il Brent poco sotto gli 81 dollari. Nonostante i tagli alle stime della domanda da parte di Opec+ e dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, i dati sui consumi hanno spinto i prezzi verso l’alto. La tensione cresce per un possibile attacco dell’Iran o dei suoi alleati a Israele, mentre in Qatar i negoziati per una tregua a Gaza sembrano progredire. Anche il gas è in ripresa, avvicinandosi ai 40 euro al megawattora.
L’euro rimane stabile a 1,098 sul dollaro.
L’oro sfiora i massimi storici, quotato a 2.455 dollari l’oncia, ma non riesce a infrangere il record di metà luglio. Con l’aspettativa di tre tagli dei tassi di un quarto di punto base negli Stati Uniti, la tensione sui mercati cresce, dopo che a inizio settimana si prevedeva un taglio di un intero punto percentuale.
Il Bitcoin rimbalza sopra i 58mila dollari, segnando un +2% dopo il brusco calo del 4% registrato ieri.