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Borsa 15 settembre ultime notizie: il ribasso di Wall Street frena anche i listini europei e Piazza Affari

Imagoeconomica

L’avvio stonato di Wall Street frena oggi gli entusiasmi europei che, dopo i guadagni della vigilia, chiudono contrastati. A indurre qualche volatilità sui mercati, nel giorno delle “quattro streghe”, sono anche le scadenze tecniche, che riguardano i future e i contratti di opzione sulle azioni e sugli indici con termine a settembre 2023.

Europa contrastata, a Milano svetta Stellantis

Milano è quasi piatta, +0,08%, e non è riuscita a conservare fino in fondo la soglia dei 29mila punti base, toccata in seduta. A sorpresa però, in cima al Ftse Mib, c’è Stellantis, +1,89%, tonica anche a New York insieme a General Motor (+1,93%) e Ford (+0,71%) nella speranza forse di sviluppi positivi sul fronte contrattuale negli Usa, dove è cominciato stamattina (alle 6, ora italiana) lo sciopero del sindacato Uaw, il primo a riguardare contemporaneamente stabilimenti dei tre grandi gruppi automobilistici.

Nel resto d’Europa le piazze migliori sono Parigi +0,96% e Zurigo, +0,9%, dove i titoli del lusso, in netto progresso, hanno un maggior peso specifico. A galvanizzare case di moda e gioielli sono stati i dati congiunturali cinesi, vale a dire la produzione industriale e le vendite al dettaglio salite oltre le attese nel mese di agosto, mentre la banca centrale del dragone ha iniettato altri miliardi di yuan per sostenere la liquidità sui mercati. Il settore immobiliare però continua a mostrare molte crepe.

Sono in verde inoltre Francoforte +0,57% e Londra +0,47%, è incolore Madrid, mentre registra modeste perdite Amsterdam -0,4%.

Wall Street in rosso in attesa della Fed. Lagarde: tagli? “Duration is duration

L’apertura di Wall Street, come detto, è stata negativa e a soffrire, a fine mattinata, è soprattutto il Nasdaq (-1,3%) con le mega tech. In controtendenza è Arm, colosso britannico dei microprocessori, che ieri, al debutto, ha guadagnato il 24,7% e oggi si muove in positivo con un rialzo dell’1,4% .

I T-Bond continuano però a proporsi come ostici avversari dell’azionario e mostrano tassi in rialzo dopo che l’inflazione Usa di agosto (prezzi al consumo e prezzi alla produzione) vista nei giorni scorsi si è rivelata più alta del previsto. Il mercato scommette su uno stop ai rialzi dei tassi da parte della Fed, la prossima settimana, ma si interroga su cosa accadrà da qui a fine anno.

Per quanto riguarda la Bce, dopo il decimo rialzo deciso ieri, oggi Christine Lagarde ha raggelato chi si aspettava un taglio a metà del prossimo anno: “Non abbiamo deciso, discusso o anche solo pronunciato la parola tagli”, ha detto Lagarde in una conferenza stampa, precisando: “Duration is duration”.

Intanto a Santiago di Compostela i ministri delle finanze della zona euro hanno concordato che il prossimo anno la politica fiscale dovrà essere restrittiva, per aiutare la Banca centrale europea a combattere l’inflazione, bilanciando al contempo la necessità di investimenti. Ciò, ha spiegato il commissario all’economia Paolo Gentiloni “non significa tagliare gli investimenti, significa eliminare gradualmente le rimanenti misure di sostegno all’energia e garantire che eventuali nuove misure, se necessarie, siano molto più mirate”.

Sul mercato dei cambi l’euro è in lieve recupero sul dollaro a 1,066. Non abbassa le piume il petrolio, ringalluzzito dalle notizie provenienti dalla Cina. Il Brent è in area 93,7 dollari al barile, mentre il Wti si muove intorno a 90,4 dollari.

Piazza Affari timida: banche caute, bene Moncler

La colonnina del principale barometro di Piazza Affari, quella del settore bancario, si è abbassata nel corso della seduta, per una chiusura poco mossa. Intesa perde lo 0,24%, nonostante sia diventata da comprare per Jefferies. Il broker ha invece retrocesso a “hold” Mediobanca (-0,49%) e Monte Paschi (+0,32%).

A dare un po’ di verve al listino ha provveduto Moncler, +1,08%, più o meno allineata alle grandi firme francesi.

Brillano sul Ftse Mib Leonardo +1,56%, Recordati +1,01%, Ferrari +0,71%. Si riprende Telecom +1,16%, dopo la debolezza delle vigilia.

Il rosso è acceso per Amplifon -2,98%, Erg -1,08%, Stm -1,02%. Vendite anche su risparmio gestito con Poste -1,12% e Banca Generali -0,91%.

Spread stabile, risalgono i rendimenti

Risalgono un po’ i tassi sui titoli della zona euro, dopo la buona performance di ieri. Lo spread tra Btp decennale e Bund di uguale durata rimane a 173 punti base (-0,43%) e i rendimenti si portano rispettivamente a +4,4% e +2,66%.

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