Le Borse europee avanzano con decisione a metà seduta, e Piazza Affari guida il gruppo con l’indice Ftse Mib in rialzo dello 0,81%, a 32.266 punti. Nonostante i segnali di indebolimento dell’economia tedesca, evidenziati dal crollo dell’indice Zew e dalla flessione della produzione industriale in Eurozona, l’ottimismo prevale grazie al rallentamento dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti. Questo calo ha stimolato acquisti a Wall Street, riducendo i timori di recessione e alimentando le aspettative di un possibile taglio dei tassi di interesse da parte della Fed il mese prossimo. Gli investitori sono ora focalizzati sui dati relativi ai prezzi al consumo e alle vendite al dettaglio attesi nella seduta di Ferragosto.
Nel frattempo, la Nuova Zelanda ha sorpreso i mercati con un inaspettato taglio dei tassi di 25 punti base, alimentando speculazioni su un possibile allentamento delle politiche monetarie anche in altre regioni.
Economia europea: Pil stabile ma produzione industriale in calo
Il quadro economico europeo mostra segnali misti: il Pil dell’Eurozona è cresciuto dello 0,3% nel secondo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti e dello 0,6% su base annua, in linea con le previsioni. La crescita rimane stabile, replicando i dati del primo trimestre. Tuttavia, la produzione industriale ha registrato un calo a giugno, segnando -0,1% su base mensile e -3,9% su base annua, indicando difficoltà nel settore manifatturiero.
Nel Regno Unito, l’inflazione di luglio ha mostrato una leggera flessione dello 0,2% su base mensile, mentre è aumentata del 2,2% su base annua. Gli investitori attendono ulteriori dati sul Pil e sulla produzione industriale per valutare l’andamento dell’economia.
Europa: Londra brilla con Flutter e Playtech, Zurigo avanza con Ubs
Oltre a Milano, anche le altre Borse europee sono in rialzo: Francoforte guadagna lo 0,41%, la Francia lo 0,33% e Londra lo 0,23%, grazie ai titoli di Flutter e Playtech. Flutter Entertainment, dopo l’acquisizione di Sisal, è ora in trattative esclusive con Playtech per acquistare Snaitech (ex Snai), valutata 2 miliardi di sterline. Questa notizia ha spinto le azioni di Playtech a un aumento del 22% a 657 pence a Londra, mentre quelle di Flutter salgono di quasi il 9%. Nel 2023, Flutter ha registrato ricavi per 11,79 miliardi di dollari, di cui 1,35 miliardi in Italia, e gestisce marchi come Fanduel e PaddyPower.
Incolore Madrid. La Borsa di Zurigo avanza dello 0,45%, sostenuta dai risultati di Ubs sopra le attese. Il ceo Sergio Ermotti ha commentato che i risultati del primo semestre riflettono i “significativi progressi” dopo l’acquisizione di Credit Suisse.
A Piazza Affari in luce auto e banche, corre la Juve
A Piazza Affari, spiccano le performance di Stellantis e Leonardo, entrambe in crescita del 2%. Bene anche Tim, che beneficia della recente cessione della quota residua del 10% in Daphne 3, e delle dichiarazioni del ceo Pietro Labriola sulla vendita della rete. Tra le banche, Popolare Sondrio (+2,12%), Bper (+1,68%) — supportate dall’aumento del target price da parte di Kbw — Unicredit (+0,8%), Intesa (+0,6%) e Banco Bpm (+0,3%) mostrano tutti segni positivi. Ferrari e Campari salgono rispettivamente dell’1,46% e dell’1,28%.
In fondo al listino, Banca Mps scende dello 0,39%, mentre Recordati perde lo 0,24% sotto pressione dopo un articolo del Financial Times sulle nuove regole dell’Unione europea per le malattie rare, che potrebbero influenzare negativamente le sperimentazioni e i farmaci orfani.
Al di fuori del listino principale, la Juventus guadagna il 10%, con volumi di scambio ben oltre la media quotidiana. Il rialzo è alimentato dalle aspettative per l’inizio del campionato e dalle voci sul possibile arrivo di Koopmeiners dall’Atalanta, oltre che dalle attese novità riguardanti il futuro main sponsor.
Civitanavi Systems avanza del 2,67% mentre l’Opa di Honeywell si avvicina al termine, con il colosso tecnologico ora controllante il 99,24% della società. La revoca delle azioni di Civitanavi dalla quotazione è prevista per il 26 agosto.
Gli altri mercati
Il dollaro si indebolisce contro le principali valute, mentre il rallentamento dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti alimenta le speranze di un imminente taglio dei tassi di interesse da parte della Fed. L’euro approfitta della situazione e supera la soglia di 1,10 dollari, toccando un picco a 1,1005, il livello più alto da gennaio.
Nel mercato delle materie prime, il petrolio perde slancio: il Brent si stabilizza intorno agli 80 dollari al barile (-0,17%) e il Wti scende sotto i 79 dollari (-0,36%). Il rialzo delle ultime cinque sedute cede il passo, mentre le preoccupazioni per un possibile surplus di petrolio nel 2024, secondo le ultime stime dell’AIE, alleggeriscono le pressioni. Anche il gas perde forza e si mantiene sotto i 40 euro al megawattora. Invece, il prezzo dell’oro continua a brillare sui massimi storici.
Sul fronte obbligazionario europeo, i movimenti sono contenuti: lo spread tra Btp e Bund rimane stabile a 141 punti, con il rendimento del Btp decennale a +3,58%, avvicinandosi ai minimi storici dal marzo scorso. Gli investitori hanno gli occhi puntati sui dati sull’inflazione Usa, che potrebbero dare una direzione decisiva ai mercati obbligazionari.