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Borsa 14 agosto: Piazza Affari guida il rimbalzo di Ferragosto dell’Europa, più debole Wall Street malgrado la frenata dell’inflazione

Ferrari Media

I listini europei chiudono oggi una seduta positiva, incoraggiati dai conti di Ubs (+6%) e dall’inatteso taglio dei tassi da parte della banca centrale della Nuova Zelanda, mentre il pil trimestrale della zona euro delude.

Oltreoceano Wall Street sta reagendo con qualche incertezza all’attesissimo dato sui prezzi al consumo di luglio, aumentati dello 0,2% dopo il calo dello 0,1% di giugno. Il rimbalzo era previsto e l’indice nei 12 mesi ha rallentato al 2,9% (dal 3%). Ieri la borsa di New York aveva festeggiato l’andamento dei prezzi alla produzione e il quadro odierno non modifica la convinzione di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed, mentre si resta nell’incertezza sull’entità di questo taglio (se 0,25% o 0,50%) e soprattutto sullo stato di salute dell’economia a stelle e strisce, che potrà trovare risposte nelle vendite al dettaglio in agenda per domani.

Stamattina Tokyo ha chiuso con un progresso dello 0,54%, mentre il primo ministro Fumio Kishida ha annunciato che non si ricandiderà come capo del partito liberal-democratico.  

Intanto il quadro macro penalizza il dollaro, che si mostra debole contro le principali valute; l’euro si muove con un cambio oltre 1,1.

Europa positiva, svetta Zurigo

In un contesto europeo positivo, Piazza Affari (+1,01%) è una delle migliori e si consolida oltre i 32 mila punti base (32.328) in una settimana dai tipici volumi agostani, alla vigilia della festa dell’Assunzione. A dare verve al listino sono stati titoli come Ferrari (+4%), Telecom (+3,44%), Leonardo (+3,16%). Bene le banche e tra tutte Pop di Sondrio, +2,66%.

Queste ultime sono state spinte anche dai brillanti risultati semestrali di Ubs, con l’utile semestrale salito a 2,9 miliardi di dollari, ben oltre le stime degli analisti. Il titolo spinge Zurigo in vetta ai listini del Vecchio Continente con un balzo dell’1,23%. Sono più arretrate Francoforte +0,47%, Londra +0,53%, Parigi +0,79%, Madrid +0,27%, Amsterdam +0,15%.

Sul fronte macro delude la crescita economica del secondo trimestre sia nell’area dell’euro sia nella Ue, (entrambi +0,3% sul trimestre precedente, secondo una stima flash pubblicata da Eurostat). Rispetto allo stesso trimestre del 2023 la crescita è stata dello 0,6% nell’area dell’euro e dello 0,8% nell’Ue, dopo +0,5% e +0,6% nel trimestre precedente.

Wall Street, crolla Alphabet

Wall Street, dopo un avvio incerto, sembra aver trovato ora la giusta intonazione. Crolla però Alphabet (-3%) su voci che il dipartimento di Giustizia potrebbero chiedere ad Alphabet di scorporare alcune parti di Google come il browser Chrome o il sistema operativo per smartphone Android per ovviare alla sua posizione monopolistica nel settore delle ricerche online.

Kellanova +7,71%, festeggia invece il passaggio a Mars per circa 30 miliardi di dollari, o 83,50 dollari ad azione, in contanti.

Arretra il dollaro neozelandese

Sul mercato dei cambi il dollaro s’indebolisce rispetto alle altre principali valute, ma il dollaro neozelandese fa peggio. La divisa è arrivata a perdere fino all’1,2% contro il biglietto verde, dopo che la Reserve Bank of New Zealand ha tagliato i tassi di un quarto di punto, nel primo allentamento dall’inizio del 2020, con un anno di anticipo rispetto alle sue stesse previsioni. 

Si muovono deboli le materie prime. L’oro, che pure resta poco lontano dai massimi di sempre, cede lo 0,6% per un prezzo di 2450,41 dollari l’oncia.

Anche il petrolio arretra: la tregua in Medio Oriente resta appesa a un filo, ma per ora non si è assistito alla temuta escalation. Intanto salgono inaspettatamente negli Usa le scorte settimanali di petrolio.

Il future Brent di ottobre cede lo 0,67% e tratta a 80,15 dollari al barile; il contratto Wti di settembre arretra dell’1,23% a 77,39 dollari al barile.

Piazza Affari, Juventus in rally

In Piazza Affari una delle stelle più brillanti del giorno è stata la Juventus, +9,39%, che in seduta ha toccato progressi a due cifre e registrato volumi superiori alla media. Ad attrarre gli investitori sono state le indiscrezioni sul calciomercato e sul possibile arrivo in bianconero dall’Atalanta di Teun Koopmeiners. In una nota la vecchia signora sottolinea inoltre di aver raggiunto un accordo con il potere polacco Wojciech Tomasz Szczęsny per la risoluzione consensuale del contratto. L’operazione genera un impatto economico negativo sull’esercizio 2023/2024 di 1,6 milioni di euro, per effetto dell’adeguamento del valore netto contabile del diritto alle prestazioni sportive del calciatore.

Sul listino principale sono in luce i titoli dell’auto, in linea con il settore a livello europeo. Chiudono così con robusti progressi Ferrari e Stellantis, +1,57%, dopo le recenti perdite.

Bene le banche (Unicredit +1,2%), con l’eccezione di Montepaschi -0,31%.

Rialza la testa Telecom, che ieri era apparsa piuttosto volatile dopo la notizia della cessione della residua quota detenuta in Inwit (+1,16%). Oggi l’ad Pietro Labriola ha fornito alcuni chiarimenti sulla cessione della Netco al Sole 24 ore. La rete, ha spiegato il manager, è stata venduta per “ridurre il debito” e il costo reale dell’affitto annuo è di circa 1,3 miliardi di euro, contro i 2 miliardi spesso citati dai media.

I ribassi sono modesti. La maglia nera del giorno va a Tenaris -0,51%.

Spread stabile

La carta italiana prosegue in un trend positivo. Il differenziale di rendimento tra Btp decennale e Bund di uguale durata è in linea con la vigilia e 142 punti base. Il rendimento del titolo italiano è indicato in lievissimo calo a +3,56%.

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