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Borsa 13 settembre, dollaro sotto pressione e oro ai massimi: i mercati scrutano le prossime mosse Fed

Sono le prossime mosse delle banche centrali l’argomento principale di cui discutono gli investitori oggi. Archivaito il taglio ieri della Bce ora si guarda alla Fed: le nuove scommesse di un taglio da 50 pb fanno scendere il dollaro e salire l’oro a un nuovo massim storico. Le borse europee sono intonate positivamente

Borsa 13 settembre, dollaro sotto pressione e oro ai massimi: i mercati scrutano le prossime mosse Fed

Archiviato ieri tranquilamente il taglio dei tassi della Bce, l’attenzione è passata alle decisioni della Fed che sta invece di nuovo preoccupando gli investitori. Jerome Powell deciderà sui tassi mercoledì prossimo e fino a ieri la maggior parte degli investitori scommetteva su un tranquillo taglio di 25 punti base. Invece due artitoli separati di questa notte sul Financial Times e sul Wall Street Journal hanno entrambi detto che la decisione del 18 settembre rimane “una decisione difficile”. Inoltre l’ex presidente della Fed di New York Bill Dudley, che rimane molto influente, ha soffiato sul fuoco dicendo, in un evento a Singapore, che ci sono ” forti motivi ” per una riduzione di 50 punti base.

Ciò ha messo il dollaro sulla difensiva ed è scivolato di nuovo verso il suo livello più basso quest’anno contro lo yen e ha perso ulteriore terreno sull’euro. I rendimenti dei Treasury a due anni sono tornati sotto il 3,6% nelle ore asiatiche. L’oro ha raggiunto un nuovo massimo storico a 2.570 dollari. “Si tratta dell’ennesimo colpo di scena nel dibattito (sul taglio dei tassi da parte della Fed)”, ha affermato Tony Sycamore, analista di IG, sottolineando il tira e molla che si sta svolgendo sui future obbligazionari e, in particolare, sul tasso di cambio dollaro-yen. “Tutti pensavano che fossimo tornati sulla buona strada per 25 punti base, e ora improvvisamente si torna a parlare di 50”.

Gli indici di Wall Street hanno chiuso tutto in positivo: Il Dow Jones Industrial Average in rialzo dello 0,58% mentre S&P 500 guadagna lo 0,75% e il Nasdaq Composite chiude in rialzo dello 0,75%

MODERNA, peggior titolo dell’S&P 500, crolla del 17% ai minimi intraday da novembre dopo che la società ha previsto vendite tra i 2,5 e i 3,5 miliardi di dollari per il prossimo anno, al di sotto delle stime degli ana

Borse asiatiche contrastate, Nikkei inquito per il rafforzamento dello yen

Le reazioni sui mercati azionari asiatici sono state contrastanti. Hang Seng di Hong Kong ha guidato i progressi nei mercati regionali, guadagnando l’1,13%. Le blue chip della Cina continentale aggiunto 0,24%. Il benchmark australiano è salito dello 0,31%. Il Kospi della Corea del Sud è piatto. Invece per il Nikkei, un calo era praticamente scontato (-0,68%), con lo yen molto più forte. Rivista al rialzo la produzione industriale giapponese a luglio 2024, salita del 3,1%, più della stima preliminare (+2,8%). A giugno si era registrata una discesa del 4,2%. Su base annuale il dato non destagionalizzato della produzione è in aumento del 2,9%. Anche la Corea del Sud è in calo e le azioni della Cina continentale arrancano.

Da sottolineare che Giappone, Cina continentale e Corea del Sud si avviano verso i weekend lunghi festività: Tokyo tornerà martedì, la Cina mercoledì e la Corea del Sud non prima di giovedì. Il più ampio indice MSCI di azioni Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è aumentato dello 0,53%.

Borse europee oggi viste in positivo

Le prime stime dei futures paneuropei dello STOXX 50 mostrano un andamento positivo con un rialzo dello 0,3%. Gli investitori stanno metabolizzando le parole di Christine Lagarde ieri con gli economisti che hanno ritoccato a 32 da 35 centesimi le scommesse sui tagli dei tassi da qui a fine anno, continuando a scontare pienamente un ulteriore taglio da un quarto di punto a dicembre. Secondo fonti Bce che hanno parlato a Reuters dopo il consiglio, un taglio a ottobre resta improbabile. Per una mossa prima di dicembre sarebbero necessarie sorprese particolarmente negative sul fronte della crescita. La curva dei rendimenti si è appiattita, con il tratto a 10 anni poco mosso e quello a 2 – maggiormente sensibile alle aspettative di politica monetaria – in forte aumento

Anche la Banca d’Inghilterra la prossima settimana deciderà sui tassi, ma un taglio sembra improbabile. Tuttavia gli investitori seguiranno da vicino la riunione di settembre per avere indizi sulle mosse future, nonché una decisione sul ritmo delle vendite obbligazionarie, un argomento politico scottante.

Il Financial Times scrive che a Bruxelles prende forza l’ipotesi avanzata da Mario Draghi di rinnovare centinaia di miliardi di debito per evitare che i costi di rimborso travolgano il bilancio comune. L’idea allo studio sarebbe di estendere fino a 350 miliardi di euro di prestiti Ue. Una mossa che alcune cancellerie, Germania in testa, non sembrano disposte a considerare ma che, secondo l’ex premier italiano ed ex presidente Bce, servirebbero per mobilitare gli 800 miliardi annui d’investimento necessari per colmare il gap di competitività con gli Stati Uniti.

Unicredit ancora sotto i riflettori, come tutti i bancari che potrebbero essere coinvolti in una nuova partita di risiko, dopo la sua mossa su Commerzbank. Ieri Joachim Nagel, presidente della Bundesbank e quindi membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE), in un’intervista alla Deutschlandfunk, pur non facendo nomei, ha detto: “È chiaro che abbiamo bisogno di banche forti e robuste”.

Banco Bpm ha deliberato di procedere a un’operazione di cessione mediante cartolarizzazione di un portafoglio di oltre 330 immobili di proprietà a uso non strumentale, il cui valore di bilancio complessivo è pari a circa 295 milioni di euro. I

Poste ha scelto Dea Capital per lo sviluppo dei suoi centri logistici, preferendola a Generali Re, scrive Mf.

Enel. In occasione del viaggio del ceo, Flavio Cattaneo, in Brasile, ha confermato che investirà 3,2 miliardi di euro nel triennio 2024-2026 nelle sue tre aree di concessione nel paese, ovvero negli Stati di San Paolo, Rio de Janeiro e Ceara. Mentre Eni ha varato la nuova organizzazione societaria che punta a fare emergere valore delle società satellite Vår Energi, Azule, Plenitude ed Enilive attraverso l’ingresso di nuovi partner e la quotazione. Bnp Paribas ha alzato il rating a neutral.

Stellantis. La cinese Dongfeng Motor Group deve valutare le prospettive del mercato europeo prima di decidere su una possibile apertura di una fabbrica in Italia o altrove in Europa. Nel frattempo, la produzione della 500 Bev a Mirafiori subirà una sospensione delle attività che si prolungherà fino all’11 ottobre.

Tim ieri è salita sale con fortissimi volumi (+7%) a 0,24 euro. Ieri la società ha fatto sapere che la sua controllata Sparkle ha firmato un accordo con Airtel Business – il ramo B2B di Bharti Airtel, uno dei principali fornitori di servizi di telecomunicazione dell’India – per fornire capacità aggiuntiva su una rotta diversificata a bassa latenza tra Asia ed Europa. In base all’accordo, Sparkle fornirà capacità sui sistemi di cavi sottomarini Blue e Raman che collegheranno l’India all’Italia. La spinta al rialzo, dice Websim, viene anche dal discorso di Mario Draghi che ha sollecitato l’avvio di una profonda riorganizzazione dell’industria della telefonia europea contenute nel rapporto “Il futuro della competitività in Europa”.

doValue. Nuovo contratto in Grecia. La controllata doValue Greece Real Estate Services, specializzata nella gestione di patrimoni immobiliari, ha firmato un contratto con una delle principali banche greche per la gestione di circa 2.000 immobili per un valore contabile netto di circa 200 milioni di euro.

Leonardo : cambia il jet delle Frecce Tricolori, dopo 40 anni arriva l’M-346

Principali sviluppi che potrebbero influenzare i mercati venerdì:
-Francia, Grecia, Polonia, Slovacchia CPI (agosto)
-Produzione industriale della zona euro (luglio)

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