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Borsa 13 giugno senza scosse della Fed: nel 2024 un solo taglio dei tassi ma non ora. Wall Street però è da record

Le borse iniziano incerte dopo che la Fed ieri ha confermato le attese del mercato spegnendo ogni speranza di tagli dei tassi immediati. Wall Street però ha mostrato ancora i muscoli e macina nuovi record. Apple ancora in netto rialzo. Iniziano oggi i tre giorni in Puglia dedicati al G7. Sotto i riflettori a Milano in particolare Leonardo ed Enel

Borsa 13 giugno senza scosse della Fed: nel 2024 un solo taglio dei tassi ma non ora. Wall Street però è da record

Le borse sono indicate aprire poco variate oggi dopo il recupero di ieri. La Fed al termine del suo Fomc ieri non ha stupito i mercati: ha lasciato i tassi stabili e ha sottolineato che l’inflazione, per quanto scesa, è ancora troppo alta e per quest’anno si vedrà semmai un solo taglio dei tassi. Ma Wall Street macina nuovi record.

Per la Fed l’inflazione è ancora alta e quest’anno solo un taglio

E’ stata un’altra seduta da record per la borsa degli Stati Uniti ieri. L’Indice S&P500 +0,9%, 28° massimo storico da inizio anno. Nasdaq +1,5%. Due i motivi del nuovo rialzo. Per prime le ultime indicazioni sull’andamento dei prezzi al consumo risultati in rallentamento. L’inflazione USA a maggio è cresciuta del +3,3%, in frenata da +3,4% di aprile e meno delle attese di +3,4%. Il dato “core”, al netto di alimentari e energia, risulta in crescita del +3,4%, anch’esso in frenata da +3,6% di aprile e meno del +3,5%. E’ il ritmo più lento da aprile 2021. Rallenta anche il dato super core, quello depurato anche dalla componente affitti, grazie al calo delle componenti discrezionali, per esempio, abbigliamento -0,3%, tariffe aeree -3,6%, intrattenimento e attività ricreativa -0,2%.

Poi è arrivato in serata il verdetto della Federal Reserve che ha lasciato come previsto i tassi fermi al 5,25-5,50%, indicando che per quest’anno ci sarà un solo altro taglio. Nel considerare eventuali aggiustamenti dell’intervallo, si legge in una nota, il Comitato di politica monetaria (Fomc) valuterà attentamente i dati macroeconomici in arrivo, l’evoluzione delle prospettive e l’equilibrio dei rischi. Il Fomc “non ritiene opportuno ridurre l’intervallo obiettivo fino a quando non avrà acquisito maggiore fiducia nel fatto che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2%”. Il presidente Jerome Powell ha iniziato la sua conferenza stampa dicendo che “l’inflazione è ancora troppo alta“. Certo, ha osservato, “è scesa dal picco di oltre il 7% ma rimane alta” e “noi vogliamo portarla al 2%. Avremo bisogno di vedere più dati positivi”, ha poi sottolineato Powell, “per rafforzare la nostra fiducia che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2%”. I mercati speravano in una banca centrale più accomodante, ma i membri del Fomc dopo il loro incontro di due giorni hanno tolto dal tavolo due riduzioni dei tassi entro fine anno rispetto alle tre indicate a marzo.

E’ rimasta sotto pressione GameStop (-16,5% a 25,46 dollari, da un massimo intraday di 33,7 dollari), dopo la forte volatilità registrata nelle precedenti sedute. La società ha comunicato di aver collocato sul mercato 75 milioni di azioni, raccogliendo risorse (al lordo di commissioni e spese) per 2,14 miliardi di dollari. Il manager ha precisato che i soldi incassati saranno utilizzati per scopi generali, includendo investimenti ed eventuali acquisizioni. Giornata decisamente positiva per Oracle (+13,3% a 140,38 dollari), dopo la diffusione dei risultati finanziari del 4° trimestre 2023/2024 e le partnership annunciate nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Ancora acquisti su Apple (+2,86%), dopo il balzo messo a segno nella seduta precedente.

Tokyo debole teme il verdetto della Boj domani

La borsa della Corea del Sud è la migliore in Asia Pacifico:l’indice KOSPI di Seul guadagna l’1,4%. Il governo coreano ha sollecitato le autorità di controllo dei mercati finanziari a reprimere in modo esemplare le attività illecite, in particolare quelle riguardanti le vendite allo scoperto non ammesse: i soggetti che non rispettano i divieti rischiano anche la prigione. Ha aperto in rialzo il mercato azionario dell’India, indice BSE SENSEX +0,3%. Le borse della Cina sono contrastate: indice Hang Seng di Hong Kong +0,5% e CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,4%. Ha invertito la rotta, dopo un avvio in rialzo, indice Nikkei di Tokyo, -0,2% alla vigilia della decisioni di politica monetaria della banca centrale domani. L’azionario giapponese è penalizzato dal timore di una ulteriore riduzione dell’ammontare degli acquisti mensili di obbligazioni.

Borse 13 giugno: che cosa seguire oggi. Parte il G7

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in calo: il future sull’Eurostoxx50 cede lo 0,26% e i futures statunitensi sono contrastati (-0,12% quello sul Dow Jones e +0,16% quello sull’S&P500) nella seduta che apre i lavori del G7 a Borgo Egnazia in Puglia. Tre giorni di riunioni bilaterali e plenarie sui dossier principali, a partire da Medio Oriente e guerra in Ucraina. Oggi però il vertice si aprirà con una sessione dedicata all’Africa, al clima e allo sviluppo. Alle 12:45 è fissata la sessione su Palestina e Israele. Dalla prima bozza circolata in anticipo sembra che i leader del G7 si apprestano a chiedere ad Hamas di accettare l’accordo di cessate il fuoco delineato dal presidente Usa Joe Biden. Nel documento gli alleati esorteranno Israele ad allentare l’escalation di una “offensiva militare su vasta scala” a Rafah, in linea con le indicazioni ordinate dalla Corte internazionale di Giustizia. “Esortiamo i Paesi che hanno influenza su Hamas” a contribuire per garantire che accetti un cessate il fuoco, si legge nella bozza di comunicato G7. Nel pomeriggio sarà invece il turno dell’Ucraina.

I Treasury Note a dieci anni sono al tasso di rendimento del 4,31%, – 9 punti base. Il BTP è a 3,91%, da 4,06% con lo spread sceso a 138 punti base. L’euro che ieri si era apprezzato stamattina è a 1,080. Petrolio WTI a 78,2 dollari il barile, -0,2%. Oro a 2.315 dollari l’oncia. Bitcoin a 67.050 dollari.

Leonardo è in trattative con la tedesca Rheinmetall per un’alleanza strategica sui carri armati. Lo riporta Reuters citando una fonte vicina alle discussioni secondo la quale Leonardo starebbe guardando a Rheinmetall dopo il fallimento delle trattative con il consorzio franco-tedesco Kmw+Nexter Defence Systems (Knds). Ieri Leonardo ha annunciato l’abbandono delle trattative con Knds per un’alleanza sui carri armati, sottolineando che continuerà a impegnarsi nello sviluppo di una nuova generazione di piattaforme di veicoli blindati per l’esercito italiano – il Main Ground Combat System (Mgcs) – “attraverso la cooperazione con altri partner qualificati”. A novembre, l’AD di Leonardo Roberto Cingolani aveva detto che il gruppo vuole concentrarsi su alleanze europee e creare giganti a livello regionale.

Enel ha annunciato che Enel Perù, controllata tramite Enel Américas, ha perfezionato la cessione della totalità delle partecipazioni detenute dalla stessa Enel Perù nella società di distribuzione e fornitura di energia elettrica Enel Distribución Perù e nella società di servizi energetici avanzati Enel X Perù a North Lima Power Grid Holding, controllata da China Southern Power Grid International, a fronte di un corrispettivo totale di circa 3,1 miliardi di dollari, circa 2,9 miliardi di euro. L’enterprise value complessivo riferito al 100% degli asset oggetto di tale operazione è di circa 4 miliardi di dollari (3,7 miliardi euro).

Eni che ha collocato con successo il 10% di Saipem, inoltre la controllata per le rinnovabili e la vendita di elettricità e gas Plenitude è pronta per la borsa ma attende che ci siano le giuste condizioni per procedere, secondo quanto ha detto l’ad, Stefano Goberti.

Tim. L’agenzia Moody’s ha migliorato il rating sul debito di Telecom Italia TIM, portandolo da “B1” a “Ba3”; gli esperti hanno portato l’outlook a “positivo”.

OVS ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio 2024/2025 (l’azienda chiude il bilancio il 31 gennaio) con vendite nette pari a 352,2 milioni di euro, in crescita del 4,7% rispetto ai 336,5 milioni ottenuti nello stesso periodo dell’esercizio precedente, beneficiando dell’andamento positivo del brand Upim. Il margine operativo lordo rettificato è aumentato a 29,7 milioni da 27,5 milioni di euro; di conseguenza, la marginalità è salita dall’8,2% all’8,4%. Il risultato ante imposte rettificato è salito a 10,1 milioni di euro rispetto ai 7,7 milioni del 1° trimestre 2023/2024 (+31,3%). A fine aprile 2024 l’indebitamento finanziario netto rettificato era pari a 254,2 milioni di euro.

Da monitorare Stellantis, nel giorno dell’Investor Day.

Bancomat e Fsi hanno annunciato il completamento dell’investimento di FSI nel capitale di Bancomat e la nomina del nuovo amministratore delegato e del nuovo Consiglio di Amministrazione. A seguito dell’investimento, FSI rappresenta il primo azionista della Societa con una partecipazione nel capitale del 42,9% e, unitamente alle banche sottoscrittrici del patto parasociale (Intesa Sanpaolo, Iccrea Banca, Banco BPM e BPER), del 74,7%. Sono stati nominati il nuovo Consiglio di Amministrazione e il nuovo amministratore delegato e direttore generale della Societa, Fabrizio Burlando.

Giglio Group ha annunciato un accordo strategico con Elior, il principale gruppo attivo in Italia nei servizi di ristorazione collettiva e nel settore dei viaggi. Si prevede che Giglio Group diventi il fornitore esclusivo del merchandising Frecciarossa, inizialmente a bordo di tutti i treni Frecciarossa fast, per poi estendere il servizio anche agli altri convogli veloci.

Irce, società quotata al segmento STAR e attiva nel settore dei conduttori per avvolgimento di macchine elettriche e nel settore dei cavi elettrici, ha comunicato che il consiglio di amministrazione ha approvato il progetto di investimento in Cina finalizzato espandere la capacità produttva del gruppo nel settore dei conduttori per avvolgimento, con particolare riferimento al mercato locale della produzione di motori per veicoli elettrici e della generazione e trasporto energia.

I dati di oggi. Alle 9 viene pubblicato il dato sull’inflazione armonizzata a maggio finale della Spagna (preliminare: +3,8% anno su anno), alle 11 la produzione industriale ad aprile dell’Eurozona (precedente: +0,6% mese su mese; consenso: +0,2% mese su mese) e alle 14:30 le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione Usa (precedente: +8.000 a 229.000) e i prezzi alla produzione a maggio (precedente: +0,5% mese su mese; consenso: +0,2% mese su mese).


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