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Borsa 13 agosto: oro, petrolio e gas nel rally delle materie prime ma sui mercati azionari la volatilità resta alta

Imagoeconomica

Borse incerte e materie prime in rally: la nuova settimana finanziaria si presenta con sentimenti diversi sui vari mercati, sotto la pressione della più volte annunciata escalation militare in Medio Oriente. Non meno grave è la situazione in Ucraina, investita dall’offensiva russa.  Nell’attesa degli eventi, la settimana è iniziata in Asia Pacifico con il rialzo della borsa di Tokyo, che ha riaperto in rialzo dopo la chiusura per festività di ieri. L’indice Nikkei ha guadagnato il 3,45%, attestandosi a 3.590 punti, il livello di chiusura di venerdì 2 agosto. Rispetto ai minimi raggiunti durante il lunedì nero del 5 agosto, il recupero è di circa il 14%. Nel frattempo, lo yen ha ripreso a indebolirsi, anche a causa della pausa nella chiusura delle strategie di carry trade.

Mentre Tokyo accelera, la Cina rallenta. In Corea del Sud, il Kospi è calato dello 0,3%, scendendo a 2.610,17 punti. L’Hang Seng di Hong Kong è rimasto sostanzialmente stabile, con una leggera flessione dello 0,1% a 17.107,52 punti, mentre lo Shanghai Composite ha visto un incremento inferiore allo 0,1%, arrivando a 2.859,62 punti. Le esportazioni della Corea del Sud hanno registrato una crescita a due cifre nei primi dieci giorni di agosto, grazie alla forte domanda di semiconduttori e automobili di produzione locale, secondo i dati dell’ufficio doganale di lunedì. Il controvalore in dollari è 15,47 miliardi, con un aumento del 16,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Wall Street cauta, Nvidia riparte di slancio

La borsa Usa ha aperto poco sopra la parità. La settimana più volatile del 2024, quella del “crollo” del Nikkei 225 (lunedì -12,40%, peggior caduta giornaliera dal black monday del 1987), si è chiusa senza patemi d’animo per le principali borse mondiali.

A Wall Street il Nasdaq ha ridotto i guadagni, +0,2%, mentre l’S&P 500 è sceso dello 0,2% e il Dow Jones dello 0,4%.

L’indice VIX della volatilità a 20,7 punti, da 20,4 di venerdì.

Le aspettative di luglio sull’inflazione a un anno della Fed di New York sono pari al 2,97%, minimo dal 2020, in giugno erano del 3%. Da inizio anno, hanno registrato un minimo di 3% e un massimo di 3,26%.

Alle 17 sono uscite le aspettative di luglio sull’inflazione a un anno della Fed di New York; a giugno erano al 3%. Cisco dovrebbe annunciare in settimana qualche migliaio di licenziamenti, scrive Reuters. La fonte citata dall’agenzia dice che a inizio anno la società dei dispositivi per le reti e la telefonia ha lasciato a casa quattromila.

La stagione delle trimestrali a stelle e strisce volge al termine, con la maggior parte delle aziende che ha già pubblicato i risultati, ma ci sono ancora alcuni nomi importanti che pubblicheranno i risultati nel corso della settimana, tra cui i Home Depot e Walmart, due catene di distribuzione che potrebbero chiarire lo stato di salute della spesa dei consumatori. 

Grandi manovre su Nvidia +4,08%. Il titolo ha toccato la scorsa settimana i minimi da maggio, anche per effetto delle indiscrezioni sul rinvio della partenza delle spedizioni di un nuovo prodotto ad altissime prestazioni. Barron’s riporta che gli analisti non si curano molto di questa ipotesi, Jefferies per esempio, ha detto qualche giorno fa che le vendite della famiglia di chip Hopper, dovrebbero vendere molto bene fino alla fine dell’anno: a partire dal primo trimestre, la famiglia Blackwell, quella dove si sono verificati i problemi industriali, dovrebbe iniziare a dare un importante contributo alla crescita delle vendite.

Sale. Starbucks +2,58%. L’investitore attivista Starboard Value, che ha acquistato una partecipazione nella catena di caffè, ha chiesto l’adozione di misure per migliorare il prezzo delle azioni.

Europa attesa in rialzo

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future sull’indice EuroStoxx50 in aumento dello 0,2%.

Migliora il clima anche a Piazza Affari. Il nostro Fste Mib (31.928,32) ha chiuso ieri con un modesto +0,46%, posizionandosi leggermente sopra la prima soglia discriminante a 31.811 punti e ancora lontano dal livello che potrebbe avviare un’inversione del trend rialzista.

Chiusura positiva anche per Generali +1,35%% dopo la fredda accoglienza del mercato per i risultati del primo semestre che, sebbene in linea con le attese, hanno mostrato una penalizzazione del segmento Danni a causa dall’aumento della sinistrosità attribuibile al maggiore impatto delle catastrofi naturali.

Giù Stellantis (-0,6%). Morgan Stanley riduce il target price a 19 euro. 

L’oro si riporta a meno di due punti percentuali dal suo record storico. I mercati dovrebbero aver pienamente scontano nel rally di quest’anno (+18%) l’ipotesi di un primo taglio dei tassi Fed a settembre, tanto che gli hedge fund hanno ridotto le scommesse rialziste sull’oro (futures Comex) al minimo da cinque settimane.

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