A due giorni dalle decisioni della Bce i mercati si concentrano su alcune notizie positive. Nel pomeriggio, con un giorno di anticipo, dovrebbe chiudersi in anticipo l’Ipo più importante dell’anno, quella di Arm (52 miliardi il prezzo iniziale): le richieste hanno superato l’offerta di cinque volte. Stanotte, dopo una drammatica seduta in tribunale, l’immobiliare Country Garden ha strappato ai creditori un nuovo rinvio per il pagamento di sei bond scaduti. Infine, l’annuncio shock da Tokyo: il neo governatore Ueda ha dichiarato che entro fine anno la Bank of Japan avrà in mano gli elementi per chiudere la stagione dei tassi negativi.
Apertura positiva in Europa in attesa dell’indice Zew
Sull’onda di queste indicazioni le borse dell’Europa hanno aperto in rialzo. Ieri il FtseMib di Milano ha chiuso in rialzo dell’1%, il Dax di Francoforte dello 0,4%. il listino italiano ha preso il largo grazie al rimbalzo delle banche, favorite dalle indiscrezioni sulla revisione della tassa straordinaria, e dal rally dei petroliferi, saliti a massimi di periodo. Nuove accelerazioni al rialzo sono attese allo sfondamento di area 30mila, mentre la prima soglia di allerta da monitorare è a 27.858 punti.
Alle 11 uscirà il dato price sensitive più importante della giornata: l’indice Zew sulle condizioni dell’economia tedesca. Le difficoltà di Berlino sono la principale causa della frenata europea. La Commissione europea ha ridotto le stime sulla crescita del Pil nell’Eurozona allo 0,8%, invece che dell’1,1% come affermato nelle previsioni di primavera.
Previsioni al ribasso anche per l’Italia, dove è attesa una crescita dello 0,9% (da +1,2%) nel 2023 e dello 0,8% nel 2024 (da +1,1%), mentre si stima un’inflazione al 5,9% nel 2023 e e al 2,9% nel 2024. Alla luce di questi dati, il governo italiano dovrà alzare il deficit al 4% per poter mantenere la disponibilità di 4,5 miliardi di risorse in manovra. A luglio la produzione industriale è calata dello 0,7% rispetto a giugno, segnando -2,1% sull’anno
In tensione i rendimenti di Btp e Bund
Il mercato delle obbligazioni governative rimane in tensione, malgrado i diffusi segnali di rallentamento dell’economia globale. Contribuisce l’enorme mole di collocamenti sul primario in corso in diversi paesi. Treasury decennale a 4,28%. Biennale al 4,98%. In Eurozona: Bund tedesco a 2,64%. Btp decennale al 4,38%. Continua l’avanzata dello spread salito a 175 punti.
Nel frattempo prosegue lo shopping delle squadre di calcio da parte dei private Usa. Ma non si parla della Juventus, dopo la secca smentita di Exor. A cambiar casacca è l’Everton, la seconda squadra di Liverpool: su 20 squadre della Premier League, 10 sono di proprietà Usa.
Tesla mette le ali al Nasdaq, per Morgan Stanley è buy
Partenza di settimana molto vivace ieri a Wall Street. S&P500 +0,7% a 4.487 punti, Nasdaq +1,1% a 13.917 punti. I future +0,2% segnalano una partenza positiva per la seduta odierna.
A guidar la corsa è stata Tesla +10%. Morgan Stanley ha migliorato la raccomandazione a Overweight da Equal Weight e ha alzato del 60% il prezzo obiettivo a 400 dollari, il più alto tra i broker di Wall Street. Il supercomputer Dojo, progettato per addestrare modelli di intelligenza artificiale per le auto a guida autonoma, potrebbe offrire al produttore di veicoli elettrici un “vantaggio asimmetrico” e aumentare la sua capitalizzazione di mercato di quasi 600 miliardi di dollari, dai 788 miliardi di oggi, secondo una stima del broker.
Riflettori accesi anche su Apple in vista della presentazione dei nuovi prodotti di domani. La Mela ha intanto rinnovato con Qualcomm il contratto triennale per la fornitura di chips, ad indiretta conferma che produrre come promesso i semiconduttori in casa si sta rivelando più difficile del previsto.
Wsj: alla Fed sale il consenso alle colombe
Dollaro in lieve arretramento dal picco da tre mesi contro euro e dal picco da sei mesi contro un paniere di sei principali valute mondiali. Le indiscrezioni di Nick Timiraos, l’autorevole firma del Wall Street Journal sulle prossime mosse della Federal Reserve, rilevano che i membri del board si stanno convincendo della necessità di non alzare i tassi d’interesse la settimana prossima. L’attenzione è tutta sui dati sull’inflazione al consumo negli Stati Uniti previsti per mercoledì, che dovrebbero guidare le scelte nella riunione della Federal Reserve della prossima settimana.
Rimbalza lo Yen, vola l’auto: Mazda al top
Mercato valutario in prima fila sui mercati asiatici dopo l’uscita del governatore della Bank of Japan. Lo yen giapponese risale +0,85% dal minimo di quasi 10 mesi dopo le parole di Kazuo Ueda, il quale ha affermato che la fine dell’era dei tassi di interesse negativi della BOJ potrebbe essere vicina perché l’obiettivo di inflazione del 2% della BOJ è a portata di mano.
Sale anche il rendimento del decennale ma stanotte è andata in porto senza problemi l’asta di un titolo a cinque anni. I 2.498 miliardi di yen (diciassette miliardi di dollari) di titoli sono stati emessi allo 0,291%.
In questo contesto, la Borsa di Tokyo chiude al rialzo +0,8%.Si mettono in luce i costruttori automotive e, all’indomani del balzo del +10% di Tesla, Mazda tocca i massimi degli ultimi dodici mesi a 1.700 yen.
Sulle Montagne russe ad Hong Kong sui titoli immobiliari: partenza in profondo rosso, poi recupero dopo il rinvio del default di Country Garden: il titolo chiude a +5%. Stabile lo yuan cinese a 7,28 sul dollaro.
Scendono le borse della Corea del Sud (-0,4%) e dell’Australia (-0,1%). Ha aperto in rialzo la borsa di Mumbai, +0,4%, a un soffio dal record storico. Oggi nel primo pomeriggio escono i dati sull’inflazione indiana.
Petrolio al top, calano le scorte
Corre il petrolio. Il Brent ha toccato ieri a 91,45 dollari il prezzo più alto da 10 mesi. Sono ancora le ripercussioni della decisione dell’Arabia Saudita e della Russia di estendere i tagli volontari alle forniture per un totale di 1,3 milioni di barili al giorno fino alla fine dell’anno. Gli investitori attendono ora i dati sulle scorte di greggio statunitensi. Si prevede che siano diminuite di circa 2 milioni di barili nella settimana terminata l’8 settembre. Intanto, l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) ha abbassato le sue previsioni per il 2024 sulla crescita della domanda di petrolio a 1 milione di barili al giorno.
Si rianima il rame, corre il gas
In rialzo il future sul Rame +2%, sostenuto principalmente dal miglioramento dei dati sull‘inflazione cinese pubblicati nel fine settimana. Il prezzo è rimbalzato dal minimo di oltre tre settimane. L’inflazione cinese è tornata in territorio positivo ad agosto, mentre anche i prezzi alla produzione sono scesi a un ritmo più lento rispetto a quanto osservato all’inizio di quest’anno.
Il Gas Naturale europeo è rimbalzato del +4% a 36 euro/mwh, dopo l’annuncio degli scioperi presso gli impianti di Chevron Australia.
Mediobanca, Patrizia Grieco candidata per il dopo Pagliaro
La trattativa tra i vertici di Mediobanca ed il primo socio Delfin, si sarebbe arenata sul nome del presidente. Renato Pagliaro sarebbe pronto a fare un passo indietro, al suo posto potrebbe arrivare Patrizia Grieco.
Tim ha rinnovato un accordo di collaborazione industriale già in essere con Open Fiber. Il prolungamento dell’intesa riguardante le aree grigie dell’Italia, mostrano quanto importanti siano le possibilità di collaborazione tra le due società della banda larga. Kkr ha avviato la ricerca del futuro responsabile della società in cui confluirà l’infrastruttura di rete fissa di Tim, per la quale è attesa nelle prossime settimane un’offerta vincolante del fondo Usa. Lo hanno riferito a Reuters due fonti vicine alla situazione.
Stellantis intende presentare una nuova controfferta a United Auto Workers (Uaw), dopo che ieri il sindacato Usa ha fatto una sua proposta in vista della scadenza dell’attuale accordo sindacale quadriennale giovedì sera.
Anima Holding l’agenzia Fitch ha rivisto l’outlook sul rating emittente di lungo termine a positivo da stabile, confermando il giudizio ‘BBB-‘.