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Borsa 11 settembre: la Fed cambia rotta sui tassi? A Piazza Affari voci (smentite) sulla vendita della Juve fanno volare il titolo

Imagoeconomica

Ancora un rialzo, il decimo di fila, oppure una pausa giustificata da previsioni economiche in calo? La settimana della Bce si apre all’insegna di una grande incertezza che si riflette sull’apertura, timida ma positiva, dei mercati convinti che i continui segnali di frenata dell’economia tedesca (e dell’Italia) convinceranno il board della Bce a fare una pausa.

Intanto Nick Timiraos, il giornalista del Wall Street Journal che fa da interprete ufficioso degli umori della banca centrale, scrive che “è in atto un importante cambiamento di umore tra i banchieri”. Nuovi rialzi, insomma, non sarebbero più all’ordine del giorno, anche se ci vorrà tempo per parlare di ribassi. Anche Janet Yellen si mostra ottimista, più di quanto non emerga dai rendimenti dei titoli del Tesoro, ai massimi da 15 anni, a prezzi che non hanno impedito la scorsa settimana l’emissione di titoli per più di 50 miliardi di dollari da parte delle società dotate di rating. Il Toro, insomma, si fida ma non troppo.

Apertura positiva ma timida per Europa e Usa

Le borse dell’Europa aprono in lieve rialzo. Future EuroStoxx50 +0,2% così come il Dax.

La Borsa di Milano ha chiuso la scorsa settimana con un ribasso dell’1,4%. In Europa, Bund a 2,60%. BTP a 4,33%. Euro-Dollaro in rafforzamento a 1,073.

Oggi le previsioni economiche per la Ue

Non solo Bce. Oggi la Commissione europea a Bruxelles presenterà le attese previsioni economiche per il 2023 e il 2024, cruciali per orientare le politiche, gli investimenti e la stabilità dell’Ue. Giovedì è attesa la riunione di politica monetaria della Banca centrale europea, venerdì e sabato si svolgerà la riunione informale dei ministri dell’Economia e delle Finanze dell’Eurogruppo e dell’Ue.

Tra i dati price sensitive di oggi spiccano i numeri della produzione industriale italiana. Mercoledì toccherà poi a Eurozona e Regno Unito. Bloomberg pubblica un’anticipazione sul pil europeo del terzo trimestre: -0,1% a conferma della prossima recessione.

Questa settimana in diversi paesi saranno pubblicati i dati sull’inflazione di agosto: domani tocca alla Spagna, Francia e Italia chiuderanno il quadro venerdì.

Mercoledì la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen terrà il discorso sullo Stato dell’Unione. Oggi comincia la sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, che si concluderà giovedì.

In vista tassa morbida per le banche

Sulla sponda domestica l’evento più rilevante è il via alle audizioni sul tema della tassa sugli extraprofitti delle banche, dopo che nei giorni scorsi i tecnici del Senato hanno sollevato dubbi su possibili rischi di incostituzionalità. Prende corpo l’ipotesi di un prelievo che non tocchi gli acquisti di titoli di Stato. Attesa in particolare per l’intervento dell’Abi, in programma martedì.

Biden: più lontana la minaccia per Taiwan

La settimana inizia in Asia Pacifico con le borse cinesi contrastate.

Sale l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen (+1%), scende l’Hang Seng di Hong Kong, -0,7%. Rimbalza Alibaba che stanotte aveva aperto in calo del 3% sulla notizia dell’inaspettato rinnovo dei vertici. L’amministratore delegato uscente Daniel Zhang si dimetterà anche da presidente e amministratore delegato delle attività nel cloud. In precedenza, la società aveva comunicato che Zhang avrebbe lasciato la carica di ceo proprio per potersi impegnare in modo totale allo sviluppo delle attività nel cloud con un budget da un miliardo di dollari di dotazione.

A margine del G20 c’è stato l’incontro tra Joe Biden ed il premier cinese Li Quiang. Il presidente Usa ha detto che le difficoltà dell’economia cinese hanno reso più remota la minaccia di un’invasione di Taiwan.

Rimpasto in vista per il Giappone

In calo il Nikkei di Tokyo, -0,3%. Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha dichiarato che mercoledì effettuerà un rimpasto di governo e che subito dopo preparerà un pacchetto di misure economiche “drastiche” per rilanciare la fragile ripresa giapponese.

Intorno alla parità il Kospi di Seul, l’S&P ASX200 di Sidney. BSE Sensex di Mumbai +0,5%.

Apple e scioperi dell’auto in evidenza a Wall Street

Tacciono i banchieri della Fed in attesa delle decisioni sui tassi della prossima settimana. L’attenzione del mondo del business si concentra su due eventi.

Domani Apple presenterà i nuovi prodotti, un’occasione per fare il punto sullo stato degli investimenti nell’Intelligenza Artificiale ma soprattutto per rispondere ai timori del mercato per il boicottaggio di Pechino che è costato alla Mela 200 miliardi di valori di Borsa.

Salvo un accordo altamente improbabile, venerdì entreranno in sciopero le tute blu di Detroit: sotto tiro gli impianti Stellantis, Gm e Ford.

Petrolio del Texas a 87 dollari il barile, in calo dello 0,5%. Brent a 90 dollari.

Juve in vendita, Exor smentisce ma il titolo bianconero vola

Settimana calda per le banche, a Piazza Affari ma non solo.

Le ultime indiscrezioni sulla controversa tassa sugli extra profitti portano a pensare che il provvedimento sarà estemporaneo, in modo da evitare una controversia davanti alla Corte costituzionale. Oltre a questo, nel suo disegno definitivo, la tassa sarà più leggera rispetto al testo iniziale: il gettito per il Fisco potrebbe essere circa un miliardo di euro, la metà di quanto stimato in precedenza.

Mediobanca: sembra allontanarsi un accordo con il primo azionista Delfin sulla presentazione delle liste per il rinnovo del Cda.

Intesa Sanpaolo ha concluso il buyback del proprio prestito At1 da 750 milioni di euro: alla scadenza dell’offerta l’ammontare nominale complessivo di titoli esistenti offerti per il riacquisto ammontava a circa il 67,08% dell’importo nominale complessivo dei titoli in circolazione.

Bper Banca, Monte Paschi: Milano Finanza riporta che Unipol non ha accantonato il progetto di creare un terzo polo bancario, mettendo insieme Bper Banca, Banca Popolare di Sondrio e Monte Paschi.

Grande trambusto oggi in Borsa attorno alle sorti della Juventus. Exor ha già seccamente smentito quanto scritto dal Giornale: il pacchetto di controllo del club sarebbe in vendita. John Elkann punta ad incassare, secondo gli autori, almeno 1,5 miliardi a fronte di una quotazione attorno agli 800 milioni. Mesi fa, fu Reuters a parlare di contatti con potenziali investitori internazionali. I primi prezzi segnalano un aumento del 3,4% sul titolo.

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