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Borsa 11 settembre debole dopo il duello Harris-Trump ma attesa per l’inflazione Usa. Occhi su Unicredit e Telecom Italia

Il primo dibattito tv tra i due candidati alle presidsenziali Usa, per quanto acceso, non sembra aver fornito spunti precisi agli investitori. Semmai I mercati delle scommesse si siano mossi a favore di Harris dopo l’evento, anche per via del sosxtegno da parte della popstar Taylor Swift. Oggi il dato chiave sarà il Cpi Usa. A Piazza Affari, occhi su Unicredit e Telecom Italia

Borsa 11 settembre debole dopo il duello Harris-Trump ma attesa per l’inflazione Usa. Occhi su Unicredit e Telecom Italia

Chiude poco variata Wall Street e senza una direzione univoca degli indici, quando era in attesa del confronto tv tra i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti. Oggi l’attenzione principale è per il dato sull’inflazione Usa che dovrebbe dare indicazioni più precisa alla Fed sulla consistenza del suo taglio dei tassi la prossima settimana e i futures Usa sono sotto pressione. Anche le borse asiatiche, tendenzialmente deboli, sono contrastate. Le borse europee, che attendono domani la decisione della Bce, si preparano a un’apertura debole. Da seguire Unicredit e Telecom Italia.

Wall Street senza una direzione univoca. Attesa oggi per il dato sull’inflazione

Il primo dibattito tra i due candidati alla presidenza americana Kamala Harris ha preso l’iniziativa e attaccato Donald Trump fin dalle prime battute dell’attesissimo duello televisivo. I candidati alla presidenza si sono scontrati su aborto, economia, immigrazione e problemi legali di Trump lasciando però gli investitori nervosi. I mercati delle scommesse si siano mossi a favore di Harris dopo l’evento. La popstar Taylor Swift, ha comunicato di schierarsi con in Democratici, attaccando Trump e Vance. Una presa di posizione che sposta voti tra giovani, donne e mondo LGBTQ+.

Gli investitori spostano ora l’attenzione sui dati sull’inflazione statunitense oggi che potrebbero influenzare le mosse politiche della Fed la prossima settimana. Secondo un sondaggio Reuters, si prevede che l’indice dei prezzi al consumo (CPI) aumenti dello 0,2% su base mensile ad agosto, rimanendo invariato rispetto al mese precedente. Sebbene si preveda che la Fed taglierà i tassi di interesse la prossima settimana, l’entità del taglio è ancora oggetto di dibattito, soprattutto dopo che un rapporto contrastante sul lavoro pubblicato venerdì non è riuscito a fare chiarezza sulla direzione che la banca centrale potrebbe prendere. Nell’attesa, i future statunitensi sono sotto pressione: -0,45% quello sul Dow Jones e -0,53% quello sull’S&P500.

L’S&P500 ha chiuso in rialzo dello 0,5% e il Nasdaq dello 0,8%, il Dow Jones è stato zavorrato dalle banche e dalle società petrolifere, -0,2%. La Federal Reserve ha rivisto la sua proposta per l’aumento dei requisiti di capitale delle grandi banche americane, dopo le reazioni del settore finanziario, e propone ora un aumento delle riserve del 9% rispetto al 20% ipotizzato inizialmente. Ad annunciare l’iniziativa è stato il vicepresidente Michael Barr. Secondo le grandi banche di Wall Street la proposta precedente avrebbe danneggiato l’economia e indebolito le banche americane nei confronti di quelle straniere. Chiude sulla parità l’indice dei titoli tecnologici USA, che propone sul finale un +0,7% e archivia gli scambi a 18.790,82 punti.

Le borse dell’Asia Pacifico per lo più in rosso

L’indice Nikkei di Tokyo perde l’1,3% e lo yen si rafforza sempre di più dopo le nuove conferme sulla traiettoria dei tassi d’interesse in Giappone. Cross sui minimi da gennaio a 141,4 da 142,4 della precedente chiusura. Parlando ad un gruppo di imprenditori della prefettura di Akita, nel Nord del Paese, il membro del Consiglio della banca centrale Junko Nakagawa, ha affermato che se l’economia continuerà a rafforzarsi come si prevede, l’adeguamento della politica monetaria proseguirà. “Penso che il grado di allentamento monetario sarà modificato se le prospettive per l’economia e l’inflazione del Giappone si realizzeranno”. La banca centrale manterrà quasi sicuramente i tassi di interesse fermi nella riunione della prossima settimana perché teme un terremoto come quello di fine luglio, ma i commenti di Nakagawa hanno rammentato che il programma di medio lungo periodo prevede una stretta monetaria. I dati macroeconomici di questa settimana hanno confermato che l’economia è rimbalzata grazie all’aumento della domanda interna nel secondo trimestre: la strada è quindi libera e si può andare avanti con il rialzo del costo del denaro.
La borsa di Hong Kong è in calo dell’1,4%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,4%. TAIEX di Taipei sulla parità. L’indice MSCI più ampio di azioni Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è sceso dello 0,3%, i futures S&P 500 sono scesi dello 0,5%, mentre il dollaro è rimasto sulla difensiva, con lo yen in rialzo di oltre l’1% ai massimi degli ultimi otto mesi. In Cina la fiducia delle imprese europee è ai minimi storici, secondo il documento annuale European Business in China Position Paper pubblicato dalla Camera di Commercio Europea in Cina.

Borse europee: Unicredit compra il 4,49% di Commerzbank

I mercati azionari europei si preparavano a un’apertura debole, con i futures dell’Eurostoxx 50 in calo dello 0,21%, i futures del DAX tedesco invariati e i futures del FTSE in calo dello 0,17%.

UniCredit compra il 9% di Commerzbank in una doppia operazione: rileva il 4,49% dal governo tedesco e il resto sul mercato e diventa così il secondo maggiore azionista della banca tedesca. Al governo tedesco ha pagato 13,20 euro per azione (superiore al prezzo di chiusura giornaliero di 12,60 euro per azione). La quota è stata venduta, attraverso “una procedura di collocamento accelerata”, per circa di 702 milioni di euro, spiega l’Agenzia finanziaria del Paese in un comunicato. L’offerta è stata significativamente superiore a tutte le altre. Si tratta della prima tappa del ritiro dal capitale della seconda banca tedesca, dopo l’intervento per salvarla dal fallimento durante la crisi finanziaria del 2008-2009.

Telecom Italia (Tim) ha presentato un’offerta non vincolante per quel che resta delle attività di BT in Italia, riporta Reuters spiegando che nella sua proposta Tim punta ad ottenere circa 100 milioni di euro dal venditore per rilevare gli asset. BT ha ridimensionato le sue attività in Italia negli ultimi anni dopo uno scandalo per irregolarità contabili sui bilanci 2015 e 2016 che nel 2017 condussero il gruppo a tagliare le stime su ricavi e utili per un buco da 530 milioni di sterline.

Eni informa che inizieranno a breve i cantieri per la realizzazione della bioraffineria di Livorno dopo che il gruppo ha ottenuto quasi tutte le necessarie autorizzazioni. E’ arrivato infatti il via libera del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica di concerto con il ministero della Cultura, acquisiti i pareri dell’Istituto Superiore di Sanità e della Regione Toscana, per il quale era stata presentata l’istanza di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) nel novembre 2022.

ll nuovo Btp benchmark a 30 anni del Tesoro e’ stato emesso per 8 miliardi ad un tasso del 4,359 per cento con ordini record: oltre 130 miliardi di euro. Cosi’ il ministero dell’Economia in una nota nella quale ricorda di aver scelto la modalita’ del sindacato di collocamento per il BTp 1/10/2054 e tasso annuo del 4,3%, pagato in due cedole semestrali.

Banco Bpm ha deciso di esercitare il diritto di rimborso dell’obbligazione subordinata Tier 2 emessa il 1° ottobre del 2019 con scadenza a 10 anni (ottobre 2029) e rimborsabile anticipatamente a ottobre di quest’anno. Il titolo, collocato presso investitori istituzionali, verrà richiamato alla pari il prossimo 1° ottobre 2024 e verranno riconosciuti gli interessi maturati fino a tale data.

Il Banco Santander ha detto che prevede di raccogliere 2,46 miliardi di zloty da un collocamento accelerato di 5.320.000 azioni ordinarie della controllata Santander Bank Polska a 463 zloty l’una.
Il gruppo bancario spagnolo ha dichiarato che le azioni offerte rappresentano il 5,2% del capitale azionario dell’unità polacca. Dopo la vendita delle azioni, il Banco Santander manterrà una partecipazione di maggioranza del 62,2% nell’unità.

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