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Borsa 11 ottobre: i venti di guerra riaprono l’emergenza gas ma la Fed frena sui tassi

Foto di Jan W da Pixabay

Il risveglio del Toro si conferma a Wall Street e sui mercati asiatici. L’Europa, più vicina ai focolai di guerra vecchi e nuovi, è più prudente. E così, dopo la ruggente ripresa di ieri, si profila una partenza cauta, condizionata dalla ripresa dei prezzi del gas naturale, +13%, dopo l’attentato al gasdotto tra Finlandia ed Estonia. Ma in questi mesi i mercati hanno imparato a convivere con le varie emergenze geopolitiche, anche quelle terribili che emergono dagli orrori consumati in Israele. Conta di più la conferma della linea morbida che si va affermando alle Federal Reserve. Sia il capo della Federal Reserve di Atlanta, Raphael Bostic ha detto che non sono necessari altri rialzi dei tassi di interesse e che la politica attuale è sufficientemente restrittiva per riportare l’inflazione all’obiettivo del 2%. Una conferma dell’atteggiamento soft potrebbe arrivare oggi con la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della banca centrale.

Apertura prudente in Europa, ieri Milano al top da 5 mesi

• Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in calo, future dell’indice EuroStoxx50 -0,3%.
Piazza Affari +2,4% è stato ieri il mercato più brillante del vecchio Continente. Il nostro FTSEMIB (+2,3%, 28.318) ha messo a segno la miglior seduta da cinque mesi, riconquistando la soglia chiave dei 28mila punti, ceduta settimana scorsa.
• Tutti positivi gli indici settoriali, con rialzi oltre il +2% per Materie di Base, Banche, Auto, Utility.

Fmi: economia in frenata ma non ci sarà il crollo

• Il Fondo Monetario Internazionale stima che la crescita dell’economia mondiale frenerà nel biennio 2023-2024, ma non prevede un crollo. Aumentano così le probabilità di uno scenario di atterraggio morbido. La crescita mondiale rallenterà al 3% nel 2023 e al 2,9% nel 2024, contro il 3,5% del 2022. Riviste al ribasso anche le stime sull’Italia: il Pil crescerà dello 0,7% sia nel 2023 che nel 2024, con un taglio dello 0,4% e 0,2% rispetto alle previsioni precedenti.

Lo spread in netto calo a 194 punti

• In discesa i rendimenti dell’Eurozona: Bund decennale a 2,77% da 2,90%, BTP decennale a 4,71% da 4,90%. Spread in forte restringimento a 194, dopo aver toccato un picco di 205 punti base lunedì mattina.
• Il petrolio WTI poco mosso a 86 dollari il barile, più o meno sui livelli di ieri., Brent a 87,80 ancora sotto quota 89 dollari di ieri mattina.
• In forte aumento il prezzo del Gas in Europa +13,3% a 49,78 euro/MWh, sui massimi degli ultimi quattro mesi. Il rialzo è collegato ai sospetti della Finlandia per un possibile atto di sabotaggio dietro la perdita del gasdotto Baltic Connector.

Pepsico +1,9% apre a campagna delle trimestrali

Apre in terreno positivo la campagna delle trimestrali di Wall Street con i conti di Pepsico +1,9%.
I future +0,1% segnalano un avvio di Wall Street in lieve salita.
Ieri, sull’onda delle dichiarazioni delle colombe della Federal Reserve gli indici principali hanno chiuso in terreno positivo: Nasdaq +0,6%, S&P e dow +0,5%. Il rally si è andato spegnendo nelle ultime battute.
Mary Daly della Federal Reserve Bank di San Francisco ha ribadito che le condizioni finanziarie diventate sempre più rigide a causa dell’aumento dei tassi di mercato, potrebbero aver azzerato la necessità di alzare ancora i tassi. Il tasso di interesse neutrale potrebbe essere più alto rispetto a prima della pandemia, ma il costo del denaro non dovrebbe restare elevato a tempo indeterminato. “Il 5% non sarà il nuovo tasso neutrale. Non c’è alcuna prova che sarà la nuova neutralità”.

Oggi le minute della Fed

Il mercato obbligazionario USA ha consolidato l’ottimo spunto di inizio settimana. Occhi puntati oggi alle minute della riunione di settembre, che verranno pubblicate stasera. Saranno utili per capire meglio perché Powell ha optato per una pausa nel rialzo dei tassi sottolineando però la necessità di un ritocco da 25 punti base entro fine anno.

Kospi +2,5%: meglio del previsto i chips

Salgono le Borse asiatiche. II dato più interessante arriva dai conti di Samsung +5%. Il colosso dell’elettronica ha comunicato stanotte i dati del secondo trimestre e gli obiettivi del trimestre in corso. L’utile operativo è stimato intorno a 67.000 miliardi di won, in calo del 78% anno su anno risulta comunque meglio delle aspettative. Nikkei di Tokyo +0,7%. Si indebolisce leggermente la valuta giapponese, il cambio dollaro yen si porta a 149.

Nuovi stimoli in arrivo per la Cina

L’indice Hang Seng di Hong Kong è in rialzo dell’1,4%, CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,4%. Ieri mattina Bloomberg ha riportato che le autorità della Cina stanno lavorando a un nuovo piano di stimoli all’economia. Nella mattinata di ieri sono circolate le voci secondo cui Pechino starebbe valutando la possibilità di aumentare il proprio target di deficit per il 2023, varando un nuovo ciclo di stimoli per aiutare l’economia a centrare l’obiettivo di crescita annuale fissato dal governo. Le cifre in gioco sarebbero intorno ai 137 miliardi di dollari di maggior debito. Più di mille pesos per un dollaro. A 12 giorni dalle elezioni in Argentina, la valuta locale è precipitata a livelli record.

Perde colpi il lusso. Lvmh -6%

Perde il 6% nei primi scambi LVMH dopo aver annunciato di aver realizzato vendite per 19,96 miliardi di euro nel terzo trimestre, con un aumento dell’1% soltanto su base annua dopo diversi mesi di crescita a due cifre.
Diasorin. Morgan Stanley taglia il target price a da 86 a 85 euro.
Enel sta lavorando a una riorganizzazione del business della mobilità elettrica, soprattutto in Nord America, riequilibrandone il peso rispetto a business redditizi.
Tim. I piani di rilancio devono salvaguardare tutti gli azionisti dell’ex monopolista telefonico, compreso il principale investitore Vivendi. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Mediobanca. E’ prevista un’affluenza di circa il 70% all’assemblea del 28 ottobre chiamata, tra le altre cose, a rinnovare il Cda.
Moncler Goldman Sachs alza il target price da 71,1 a 74.50 euro.
Stellantis a Mirafiori produrrà la nuova Maserati, erede della quattro porte, e la Cinquecento completamente elettrica. E’ quanto sottolinea una nota della Uilm dopo l’incontro tenuti a Torino fra l’azienda e i sindacati.

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