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Borsa 11 luglio: l’euforia tech di Nasdaq e Tokyo spinge i mercati. Atteso il dato sull’inflazione Usa

Imagoeconomica

Borsa 11 luglio, non c’è che dire: il nuovo petrolio sono i tecnologici che alimentano i listini di tutto il mondo e li spingono a nuovi massimi. Spinte dall’euforia di Wall Street, che attende oggi dati su un’inflazione in rallentamento, e dei mercati asiatici, di Tokyo in particolare, le Borse europee sono attese aprire in rialzo, come suggeriscono i futures, mentre la situazione di stallo politico in Francia pare non interessi più di tanto i mercati. Ieri sera il presidente francese Emmanuel Macron ha invitato i partiti che si riconoscono nelle istituzioni repubblicane a unire le forze per formare una solida maggioranza nell’Assemblea nazionale. In una lettera aperta ad alcuni giornali regionali, Macron, oggi molto impopolare, ha esortato i partiti a formare una coalizione di governo e ha detto di sperare di scegliere un primo ministro da questo raggruppamento. “Riponiamo la nostra speranza nella capacità dei nostri leader politici di dare prova di senso di concordia e pacificazione nel vostro interesse e in quello del Paese”, ha scritto. “È alla luce di questi principi che deciderò sulla nomina del primo ministro”. Macron non ha chiesto esplicitamente l’esclusione dalla coalizione del Rassemblement National e di partiti di sinistra come La France Insoumise, ma la menzione dei “valori repubblicani” è generalmente intesa come esclusione dei partiti di estrema sinistra o di estrema destra.

Wall Street a nuovi massimi in attesa del dato sull’inflazione. Brillano tutti i tech

Ieri Wall Street ha portato a casa guadagni sostanziosi, con il Nasdaq e l’S&P 500 a livelli record grazie al guadagno del produttore di chip statunitense Nvidia (+2,69% a 134,91 dollari) e di altri pesi massimi in vista dei dati sull’inflazione e delle relazioni sugli utili trimestrali. Il Dow Jones ha messo a segno un progresso dell’1,09% a 39.721 punti, mentre l’S&P500 ha guadagnato l’1,02% a 5.634 punti, con il nuovo massimo storico di 5.635 punti. Segno più anche per il Nasdaq (+1,18% a 18.647 punti, poco sotto al nuovo massimo storico di 18.655 punti). Sul podio dei titoli del Nasdaq, Illumina (+6,08%), Walgreens Boots Alliance (+4,36%), ON Semiconductor (+4,23%) e Micron Technology (+4,00%). Tesla guadagna l’1,6% e va alla ricerca dell’undicesimo rialzo di fila, in scia ai risultati positivi sulle consegne nell’ultimo trimestre; si tratterebbe della serie positiva più lunga dal giugno 2023, durante la quale ha guadagnato circa il 44%. I mercati sono in attesa dei dati oggi sull’inflazione di giugno e sul mercato del lavoro.

L’inflazione negli Usa si sta piano piano spegnendo. I prezzi al consumo al netto di energia e alimentari sono attesi in crescita solo dello 0,2% mese su mese in giugno. L’economista di Bloomberg, Scott Johnson, segnala nel testo di accompagnamento alla sua stima che è importante la decelerazione degli aumenti delle auto usate e delle attività ricreative. Rispetto all’anno scorso, l’inflazione generale dovrebbe essere del +3%, da +3,3% di maggio. Johnson stima un ulteriore raffreddamento del PCE Core, l’indicatore dell’inflazione maggiormente tenuto in considerazione. A suo avviso, questi due dati convinceranno la titubante Federal Reserve a procedere con il taglio tassi a settembre.

Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha detto di essere “interamente focalizzato sul raggiungimento di un atterraggio morbido” per l’economia statunitense. L’obiettivo, quindi, è di far abbassare l’inflazione senza danneggiare l’economia statunitense. “Cercare di prendere decisioni” in questa direzione “è quello a cui penso nelle ore piccole”, ha detto Powell, nella sua seconda audizione in Congresso sulla politica monetaria.

Da seguire le grandi banche Usa, nel complesso deboli sui listini al momento, dopo che alcune fonti hanno detto a Reuters che la Fed sta prendendo in considerazione la modifica di alcuni coefficienti legati al capitale, il che diventerebbe di fatto fonte di risparmio del valore di alcuni miliardi.

Borsa di Tokyo al record oltre 42.000 sulla spinta dei tech

La media delle azioni giapponesi Nikkei ha infatti raggiunto un’altra “vetta” sulla scia del rally dei titoli Usa e ci si domanda come fa Tokyo a essere sui massimi con i tassi allo zero, allo stesso medo di Wall Street, con i tassi al 5,5%. Il Nikkei ha chiuso in rialzo dell’1,21% abbondantemente sopra i 42.000 punti (42.340,70) per la prima volta. Il più ampio Topix è salito dello 0,92% a 2.935 punti. Sono due settimane che i titoli azionari macinano massimi storici, con gli analisti che citano un ulteriore deprezzamento dello yen e si attendono che ci possa essere un ulteriore slancio in concomitanza con la pubblicazione degli utili delle società nel corso del mese. “In questa stagione degli utili è probabile che gli utili societari giapponesi siano migliori del previsto a causa del grado di deprezzamento dello yen” dice Kenji Abe, chief strategist di Daiwa Securities. “Potrebbero verificarsi ulteriori aumenti dei prezzi azionari in seguito alla pubblicazione di buone relazioni sugli utili da parte delle società”, che potrebbero spingere il Nikkei fino a 42.600 o 42.700 punti.

Le azioni giapponesi legate ai semiconduttori sono salite insieme a quelle statunitensi, che hanno ricevuto una spinta dai forti risultati trimestrali del produttore a contratto Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. Tra le azioni legate ai chip, il gigante delle apparecchiature per la produzione di chip Tokyo Electron è salito dell’1,2% e Disco Corp è salita del 3% circa. Socionext ha registrato un balzo del 4,7%, diventando uno dei migliori performer in termini percentuali, subito dopo Sumco, in crescita del 5,1%. Sony Group si è piazzato al terzo posto, con il conglomerato di tecnologia e intrattenimento che ha guadagnato il 3,7%. I guadagni sono stati diffusi, con 178 dei 225 componenti del Nikkei in progresso, tra cui i pesi massimi dell’indice, la società madre Uniqlo Fast Retailing, in aumento dell’1,5%. Gli ordini core di macchinari giapponesi sono diminuiti inaspettatamente per il secondo mese consecutivo su base mensile. Tuttavia, su base annua, sono aumentati più del previsto

L’Hang Seng di Hong Kong guadagna l’1,5% grazie alla spinta dei tech: indice Hang Seng Tech +2,1%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +1%. La Cina ha adottato alcune delle misure più estreme per limitare le vendite allo scoperto e le strategie di trading quantitativo. L’autorità di vigilanza ha approvato un aumento dei requisiti di margine per le vendite allo scoperto a partire dal 22 luglio, il provvedimento rende le operazioni più costose per gli hedge fund e i soggetti specializzati nell’investimento sul ribasso. Nel frattempo, la China Securities Finance Corp, il più grande fornitore di prestiti di titoli del Paese, sospenderà la sua attività di prestito di titoli alle agenzie di intermediazione a partire dall’11 luglio. Le misure, annunciate nella tarda serata di mercoledì dopo che l’indice di riferimento CSI 300 è sceso per la sesta volta in sette sessioni, inviano un chiaro segnale al mercato: la politica di Pechino vuole fermare in tutti i modi la frana che ha cancellato circa 1.000 miliardi di dollari di valore del mercato onshore da metà maggio.

Altrove in Asia, Indice Kospi di Seul +0,7%. TAIEX di Taipei +1,6%: TSMC, il colosso della produzione di chip per conto terzi, guadagna quasi il 4% e tocca un altro record dopo la presentazione dei dati del trimestre. Borsa di Mumbai sulla parità.

Borsa 11 luglio in Europa: che cosa seguire oggi

Le Borse europee sono viste aprire in rialzo come indica il Future Euro Stoxx 50 Set 2024 a +0,3%. Ieri Milano è stata una delle migliori, con un +1,31% ampiamente sopra i 34 mila punti. Parigi +0,86%

Obbligazionario. Il Tesoro colloca oggi in asta BTp a 3, 5, 7, 10 e 20 anni per un importo complessivo fino a 8,5 miliardi

SS Lazio ha comunicato di aver acquistato a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive di 3 calciatori: Loum Tchouna dalla U.S. Salernitana e di Tijjani Noslin dall’Hellas Verona, a cui si aggiunge l’acquisto a titolo temporaneo (con obbligo di acquisto) di Dele-Bashiru Oluwafisayo Faruq dall’Hataysport Club Association.

Juventus FC ha raggiunto un accordo con la società francese Nizza per l’acquisizione a titolo definitivo dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Khephren Thuram-Ulien a fronte di un corrispettivo di 20 milioni di euro, pagabili in tre esercizi, oltre ad oneri accessori pari a 0,6 milioni di euro.

Telecom Italia. Dopo il +4,86% di ieri, spinta dalla promozione di S&P’s, è vista salire ancora. Secondo alcuni analisti c’è spazio per salire ancora di un +40%

Brunello Cucinelli riunisce il cda su risultati preliminari del primo semestre del 2024.

Saras. La Consob ha approvato il documento di offerta relativo all’opa promossa da Varas e avente a oggetto massime 518.486.282 azioni ordinarie del gruppo, rappresentative del 54,520% del capitale sociale. Il periodo di adesione all’offerta inizierà domani 12 luglio e terminerà il 9 agosto. Il quinto giorno di borsa aperta successivo alla data di chiusura del periodo di adesione, ossia il 19 agosto, l’offerente pagherà a ciascun azionista che abbia aderito un corrispettivo pari a 1,60 euro per ciascuna azione portata in adesione all’opa, finalizzata ad acquisire l’intero capitale sociale di Saras e quindi al delisting da Piazza Affari.

Mfe. JP Morgan ha alzato la raccomandazione da neutral a overweight.

Fincantieri. Termina l’aumento di capitale

Germania. Confermata in leggera moderazione l’inflazione a giugno 2024. Lo segnalano i dati pubblicati dall’ufficio statistico federale Destatis, in linea con i dati di fine mese, che indicavano un incremento del 2,2% su base annua, dopo il +2,4% del mese precedente.

Gran Bretagna. Il prodotto interno lordo (PIL) reale è cresciuto dello 0,4% a maggio 2024, dopo non aver mostrato alcuna crescita nell’aprile 2024, e rispetto al +0,2% atteso dagli analisti. Lo ha comunicato l’Istituto Nazionale di Statistica della Gran Bretagna (ONS). Il dato su base annua segna un +1,4%, rispetto al +1,2% atteso e al +0,7% del mese precedente. Sotto le attese la produzione industriale e manifatturiera del Regno Unito, che comunque migliorano rispetto alla precedente rilevazione.


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