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Borsa 1 marzo: inflazione Usa sotto controllo e Toro scatenato su tutti i listini. A febbraio +6% per Piazza Affari

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Il Toro mette a segno nuovi record. Febbraio si è chiuso con i listini in robusto rialzo, rassicurati dall’andamento dell’inflazione. All’indomani dei massimi della storia registrati a Wall Street, in Asia il Nikkei guadagna quasi il 2% nel finale di seduta, nuovo record ad un passo dalla soglia dei 40 mila punti. La settimana sta per chiudersi con un rialzo da brivido: +10,8%. Ma è davvero difficile trovare una zona d’ombra nell’andamento dei mercati. A dettare l’andatura è Wall Street, spinta ai massimi storici dagli acquisti su Nvidia. Ma anche i dati macro danno una mano: Il deflatore Pce, un complesso indicatore dell’andamento dell’inflazione, è in rialzo del +2,40% anno su anno a  gennaio, in decelerazione dal +2,60% di dicembre.

Cina e Giappone in rally

Sale anche la Cina, finalmente in linea con la tendenza degli altri listini. L’indice Hang Seng di Hong Kong è in rialzo dello 0,7%, +6,8% la settimana ai prezzi attuali. Csi 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,3%: bilancio settimanale provvisorio +9,7%. Ieri l’indice ha chiuso in rialzo di quasi il +2%. Quella di giovedì è stata una delle migliore sedute di sempre: 4.934 titoli hanno chiuso in progresso, solo 92 sono scesi.

Stanotte l’ufficio di statistica di Pechino ha comunicato i dati sull’attività economica di febbraio. L’indice Pmi manifatturiero è sceso il mese scorso a 49,1 da 49,2 di gennaio, un calo in linea con le attese degli economisti. L’indice dei servizi si conferma sui livelli del mese precedente. 

La Borsa della Corea del Sud è chiusa per festività. Sydney in rialzo dello 0,8% a 7745 punti, nuovo massimi della storia.

Il record spetta all’India: +8,4%

Mumbai +0,8%. La crescita economica dell’India ha accelerato a più dell’8% negli ultimi tre mesi dell’anno scorso, superando tutte le previsioni degli economisti. Il prodotto interno lordo è aumentato dell’8,4% rispetto a un anno fa.

L’Europa si accoda stamane all’andamento generale. Future EuroStoxx 50 0,5%. Febbraio ha visto chiudere in positivo gran parte delle Borse mondiali. Facciamo prima a citare chi ha chiuso in perdita: il Ftse 100 di Londra (-0,3%), l’Ibex di Madrid (-0,8%) la Borsa di Zurigo (-0,6%), in Europa. La Borsa thailandese (-1,5%) in Asia e poco altro in giro per il mondo.

L’indice Msci World (+4,1%) ha portato a termine il quarto mese positivo di seguito. L’indice Msci Emerging Markets (+4,6%) ha recuperato il pesante -4,6% di gennaio, dovuto alla partenza debole della Cina. 

Piazza Affari +6% a febbraio, vola la Germania

Tra le e sorprese più positive, Piazza Affari, dove il FtseMib ha completato il mese con un ottimo +6%, segnando anche i massimi da 15 anni nell’ultima seduta grazie al tono eccellente delle trimestrali tra cui merita citare Poste con un miliardo di dividendi.

Sempre in Europa, il Dax (+4,6%) ha segnato ieri il sesto record storico consecutivo.

Il dollaro ha terminato febbraio in lieve rimonta, per un bilancio mensile quasi invariato (+0,1%). Il Pce ha messo in evidenza che un primo taglio dei tassi di giugno ci potrebbe ancora stare, se i prossimi dati confermeranno il trend di rallentamento, ma i rischi persistono, tanto che secondo Fedwatch del Cme, gli operatori hanno aumentato solo leggermente le loro aspettative per un taglio dei tassi a giugno, mentre le scommesse su una sospensione sono rimaste stabili.

Dollaro/Yen (150,30). Il governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, ha dichiarato ieri a San Paolo del Brasile che l’obiettivo sull’inflazione non è ancora in vista, una presa di posizione che sposta di nuovo in avanti il primo aumento dei tassi di interesse dal 2007.

Sale il Bitcoin per il settimo giorno

Sale ancora per il settimo giorno di fila il Bitcoin. Febbraio è terminato con uno spettacolare +45%, per trovare di meglio bisogna risalire al maggio 2019 (+62%). In attesa del dato definitivo sulla raccolta di Btp Valore gli ordini sono saliti a 16,94 miliardi in quattro giorni. Il Tesoro comunica anche i tassi definitivi. Probabile la conferma di quelli annunciati.

Lo spread si è chiuso  a 142 punti base, sui minimi da due anni, da 155 di inizio febbraio e 165 di inizio anno.

L’inflazione tedesca è scesa al +2,7% a febbraio, in linea con le aspettative. Lo mostrano i dati preliminari dell’ufficio federale di statistica. I prezzi al consumo tedeschi, armonizzati per il confronto con gli altri Paesi dell’Unione europea, erano aumentati del +3,1% su base annua a gennaio.

Eurozona. i dati sull’inflazione di febbraio in uscita alle 11:00 di oggi dovrebbero confermare il rallentamento. La stima è +2,5% da +2,8% e per il dato “core” a +2,9% da +3,3%.

Barclays alza il target di Intesa, conti ok per Leonardo

Tim. Barclays alza il target price a 0,38 euro.

Intesa Sanpaolo. Jp Morgan e Hsbc alzano il target price.

Moncler. Hsbc taglia a Hold.

Leonardo. Ha chiuso il 2023 con ordini in crescita del 3,8% a quota 17,9 miliardi, sopra la guidance, grazie soprattutto all’andamento positivo della componente europea dell’elettronica per la difesa e sicurezza. Lo ha comunicato il gruppo il cui Cda ha esaminato i risultati preliminari dello scorso esercizio che vede ricavi a 15,3 miliardi (+3,9%) e un Ebita a 1,29 miliardi (+5,8%),

Webuild. I principali azionisti, Salini e Cdp Equity, hanno rinnovato l’accordo parasociale fino al 28 febbraio 2027.

Unipol. Ha depositato in Consob il documento di offerta relativo all’Opa volontaria sulle azioni non possedute di UnipolSai.

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