L’onda lunga del rialzo in arrivo dall’Asia investe anche le Borse europee. La migliore è Piazza Affari: l’indice Ftse Mib sale dello 0,6% sopra quota 22.300. Rialzi più modesti, attorno allo 0,2% per gli altri mercati dell’Eurozona. Fuori dalla moneta comune Zurigo +0,3%, Londra +0,1%.
La crisi politica tedesca continua a frenare l’euro che staziona attorno a 1,1731 sul dollaro. Sul mercato secondario guadagnano posizioni i titoli pubblici della periferia: il rendimento del Btp decennale torna a scendere sotto la soglia dell’1,8% all’1,76%, lo spread con il Bund si riduce a quota 142,4 punti base (da 144).
Si muove al rialzo anche il petrolio: il Brent stratta stamane a 62,70 al barile. A Piazza Affari Eni +0,5%, Saipem +0,9%, Tenaris +1,5%. A guidare il listino italiano è il rally di Enel (+2,5%), che ha presentato stamane a Londra il nuovo piano industriale 2018/20. Sono già usciti diversi aggiornamenti di target fondamentale da parte dei broker: in sintesi, Mediobanca ha fissato un target a 4,30 euro, la maggioranza si concentra nel range 5,50-5,85 euro.
Sono piaciute agli analisti le indicazioni sul dividendo: la società ha confermato un payout al 70% dal 2018, con dividendo minimo di 0,28 euro per azione sul 2018 (yield 5,2%). L’utile netto ordinario è indicato a circa 4,1 miliardi nel 2018, 4,8 miliardi nel 2019 e 5,4 nel 2020 (+15% crescita media annua). Il gruppo si riserva la possibilità di acquistare azioni proprie fino a complessivi 2 miliardi di euro. Sul fronte investimenti, Enel impiegherà 24,6 miliardi tra 2018 e 2020, concentrando l’80% dei fondi in Italia, Spagna, Nord e Centro America.
Ancora forti oscillazioni nel settore bancario, in particolare su Carige, in asta di volatilità (+50,54% alle 12) alla vigilia dell’aumento di capitale. Tra i nuovi partner dell’istituto ci sarà anche il fondo Algebris.
Accelera ancora il Credito Valtellinese (+19%). Spunta tra i possibili nuovi soci il fondo Cerberus che potrebbe sottoscrivere tra il 10% ed il 15% dell’aumento di capitale da 700 milioni di euro. Il direttore generale della banca, insieme al direttore finanziario, sono negli Stati Uniti a cercare soggetti interessati all’aumento di capitale.
Frena, dopo il rialzo iniziale (+3%) Banca Monte dei Paschi (-1,3%). La quota massima disponibile per la conversione azioni-bond, pari a 1.536.000.000 euro, è stata superata. Sarà perciò necessario procedere al riparto. Meno movimentate le altre banche: Unicredit -0,1%, Intesa -0,2%.
Nel resto del listino, dopo i guadagni della vigilia, invariata Mediaset -1%. Stamattina JP Morgan ha tagliato il target price a 3,20 euro da 3,60 euro. Giudizio Hold. Giudizio Neutral invariato.
In calo Telecom Italia -0,4%. Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, all’uscita dal colloquio con l’ad Amos Genish, ha detto che è stato “un incontro costruttivo, si sta delineando un rapporto in grande discontinuità positiva con il passato”. L’ad di Telecom Italia, Genish, ha parlato di “progressi” nella illustrazione del piano industriale di Tim al ministro e ha detto che si sono discussi “tutti gli aspetti che gli sembrano rilevanti da discutere”.
Bene intonato Leonardo (+1,3%). Fiat Chrysler (+1%) potrebbe rafforzare la collaborazione industriale e commerciale con Guangzhou Automobile Group. Nel resto del listino si fanno notare diverse performance brillanti: Astaldi +3,75%, Geox +5,3%, Txt e-Solutions +7%, Saras +2,7%. Il Sole 24 Ore +2,5%: si è conclusa in anticipo nel primo giorno disponibile, l’offerta dei diritti inoptati.