Il patrimonio culturale e ambientale dei borghi storici italiani si fa largo nel PNRR. Il ministero della Cultura ha stanziato un miliardo di euro per 250 progetti da presentare entro il prossimo 15 marzo. Il ministro Dario Franceschini ha chiesto ai sindaci di fare presto: “Stiamo gestendo una grande operazione di valenza culturale e sociale – ha spiegato – Per molti anni nel nostro Paese si è parlato di recupero delle aree interne e dei borghi, ma non ci sono stati grandi interventi finalizzati a concretizzare questo obiettivo”. D’altra parte, aver inserito il Piano Nazionale Borghi nella più ampia strategia di sostenibilità ambientale si sta rivelando una scelta vincente.
Due linee d’azione
L’intervento per far crescere l’attrattività di questi luoghi si articola in due linee di azione. La prima, con una dotazione di 420 milioni di euro, è a vantaggio di progetti per la rigenerazione culturale, sociale ed economica di località a rischio abbandono o già spopolate. Il limite è di un intervento per ciascuna Regione, così da arrivare a 21 progetti finanziabili. Ognuno riceverà 20 milioni e in concreto dovranno prevedere infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca. I soldi saranno assegnati entro maggio, promette Franceschini, per avviare i lavori e chiuderli entro giugno 2026.
La seconda linea d’azione ha le stesse caratteristiche di sostenibilità e di rigenerazione urbana e i soldi sono per 229 borghi: 380 milioni di euro andranno direttamente ai Comuni, mentre altri 200 milioni sono classificati come aiuto a micro, piccole e medie imprese che intendono insediarsi nei borghi.
Comuni e imprese
I Comuni dovranno aspettare l’avviso pubblico del Ministero della Cultura e potranno partecipare in forma singola o aggregata fino a un massimo di tre Comuni. I 200 milioni di euro verranno assegnati invece alle imprese che svolgono attività culturali, turistiche, commerciali e artigianali localizzate nei Comuni selezionati per i progetti di rigenerazione culturale.
In totale, le risorse che potranno arrivare in ciascun borgo – sommando le due linee d’azione – sono pari a 2,53 milioni di euro. In tutta l’operazione, il Piano di ripresa e resilienza viene richiamato anche per la destinazione del 40% delle risorse complessive alle 8 Regioni del Mezzogiorno. E qui sarà importante misurare la capacità di rispettare procedure e tempi per far rivivere borghi storici di grande bellezza.