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Bonus Sud 2017 per gli investimenti: guida in 4 punti

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il nuovo modello per richiedere il credito d’imposta sugli investimenti nel Mezzogiorno – Ecco come funziona e chi ne può beneficiare.

Bonus Sud 2017 per gli investimenti: guida in 4 punti

Il Bonus Sud 2017 è operativo. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito il nuovo modello per accedere al credito d’imposta per gli investimenti nell’Italia meridionale, una misura introdotta dalla legge di Stabilità 2016 e modificata di recente dal decreto sul Mezzogiorno. Purtroppo il documento non è d’immediata comprensione, perciò il Fisco ha realizzato anche un Pdf con le istruzioni per la compilazione.

Gli imprenditori potranno inviare il nuovo modello al Fisco dal prossimo 27 aprile (vedi il punto 4) sia per chiedere ex novo il Bonus Sud sia per rinunciare a una precedente richiesta o rettificare comunicazioni già inviate, comprese quelle presentate all’Agenzia delle Entrate con il modello precedente.

1) BONUS SUD 2017, A CHI È DESTINATO

L’agevolazione è destinata alle imprese che acquisiscono beni strumentali nuovi (macchinari, impianti e attrazzature) per strutture produttive in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Sono escluse le imprese attive nei settori dell’industria creditizia, finanziaria, assicurativa, siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e distribuzione di energia.

2) GLI INVESTIMENTI AGEVOLABILI CON IL BONUS SUD 2017

Il Bonus Sud 2017 è utilizzabile solo per gli investimenti realizzati dal primo gennaio 2016 al 31 dicembre 2019 e destinati a uno di questi scopi:

– la costruzione di un nuovo stabilimento;
– l’ampliamento di uno stabilimento esistente;
– la diversificazione della produzione di uno stabilimento;
– la trasformazione radicale del processo produttivo di uno stabilimento esistente;
– la riattivazione di uno stabilimento chiuso o che sarebbe stato chiuso se non fosse stato acquisito dall’impresa.

Sono perciò escluse dal Bonus Sud 2017 tutte le operazioni che non abbiano a che vedere con un investimento di carattere iniziale, ad esempio quelli destinati alla sostituzione di singoli beni strumentali. Non sono agevolabili nemmeno gli investimenti in immobili e veicoli.

3) BONUS SUD 2017, LA MISURA DEL CREDITO D’IMPOSTA

Lo sconto è previsto per investimenti d’importo massimo pari a:

– 3 milioni per le piccole imprese;
– 10 milioni per le medie imprese;
– 15 milioni per le grandi imprese.

La percentuale del credito d’imposta varia a seconda della regione e delle dimensioni aziendali.

In Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, e Sardegna sono previste le seguenti soglie:

– 45% per le piccole imprese;
– 35% per le medie imprese;
– 25% per le grandi imprese.

In Molise e Abruzzo, invece, la misura del credito è inferiore:

– 30% per le piccole imprese;
– 20% per le medie imprese;
– 10% per le grandi imprese.

4) BONUS SUD, L’ITER PER ACCEDERE AL CREDITO D’IMPOSTA

Con il nuovo modello è possibile presentare una o più comunicazioni, anche nello stesso anno, ciascuna riguardante uno o più progetti. La comunicazione va trasmessa via Entratel o Fisconline fino al 31 dicembre 2019 e può essere inviata direttamente (da parte dei soggetti abilitati dall’Agenzia o da una società del gruppo, in caso di gruppo societario) oppure tramite intermediario (professionisti, associazioni di categoria, Caf, altri soggetti).

Il nuovo modello andrà trasmesso il software “CIM17”, che sarà disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate dal 27 aprile 2017. Per ogni comunicazione il Fisco rilascerà una ricevuta che indicherà la fruibilità o meno del Bonus Sud. Dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta, il beneficiario potrà utilizzare in compensazione il credito maturato tramite modello F24 da presentare per via telematica.

Per approfondire leggi la circolare n. 12/E dell’Agenzia delle Entrate.

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