X

Bonus nuovi nati 2025 da 1.000 euro, arrivano le istruzioni dell’Inps: ecco i requisiti e come fare domanda

Photo by Christian Bowen on Unsplash

Sono arrivate le istruzioni dell’Inps per richiedere il bonus nuovi nati: un contributo di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2025. L’Istituto ha chiarito requisiti e modalità, mentre si attende ora l’apertura del servizio online per l’invio delle domande.

A chi spetta il bonus nuovi nati?

ll bonus nuovi nati è destinato a tutte le famiglie, italiane o straniere, che soddisfano specifici requisiti. Innanzitutto, il genitore richiedente deve essere cittadino italiano, appartenente a un paese dell’Unione Europea o un cittadino extracomunitario con permesso di soggiorno valido in Italia. Inoltre, il genitore richiedente deve risiedere in Italia al momento della nascita, adozione o affido del bambino.

Non esistono limiti di età per i genitori, ma è fondamentale che la richiesta venga presentata dal genitore che ha la responsabilità fiscale del minore. Inoltre, è importante sottolineare che la richiesta può essere inviata anche dal genitore non convivente, a condizione che sia l’unico a presentare la richiesta e che non ci sia la possibilità che entrambi possano fare richiesta per lo stesso bambino.

Il bonus è applicabile anche a chi accoglie un bambino attraverso l’adozione internazionale o tramite affido preadottivo, purché il bambino sia minorenne al momento dell’adozione o dell’affido.

Quali sono i requisiti economici?

Uno degli aspetti chiave per poter beneficiare del bonus riguarda il requisito del reddito. In particolare, l’Isee — l’indicatore che fotografa la condizione economica del nucleo familiare — non deve superare i 40mila euro all’anno.

Per questo motivo, al momento della domanda è necessario presentare un Isee aggiornato e valido, così da consentire all’Inps di verificare il rispetto di questo requisito.

Va inoltre precisato che, se la famiglia percepisce già l’Assegno unico universale, l’importo ricevuto non viene conteggiato nel calcolo dell’Isee ai fini del bonus.

Bonus bebè: come presentare la domanda

Ci sono diverse modalità per presentare la domanda:

  1. Portale web dell’Inps: Accedi con la tua identità digitale (Spid, Cie, Cns, o eIDAS).
  2. App Inps mobile: Una funzione dedicata permette di inviare la domanda direttamente dal tuo smartphone.
  3. Contact Center Multicanale: Chiama il numero verde 803.164 o il numero a pagamento 06 164.164.
  4. Patronati: Se preferisci essere assistito, puoi rivolgerti a un istituto di patronato.

Per inviare correttamente la domanda, sarà necessario avere a disposizione l’Isee minorenni aggiornato e i dati del bambino, compreso il certificato di nascita o, nel caso di adozione, il provvedimento di adozione. La domanda va presentata entro 60 giorni dalla data dell’evento (nascita, adozione o affido), pertanto è importante rispettare questo termine per non perdere il diritto al bonus.

Modalità di pagamento

Una volta approvata la domanda, il pagamento del bonus avverrà tramite accredito su conto bancario (Iban) o, in alternativa, tramite bonifico domiciliato. L’Inps permetterà di scegliere un Iban esistente o di inserire uno nuovo. Se il pagamento viene effettuato su un Iban estero (zona Sepa), sarà necessario fornire un modulo di identificazione finanziaria.

Alcuni dettagli importanti da sapere sul bonus nuovi nati

L’Inps procederà con l’erogazione del bonus seguendo l’ordine cronologico delle domande che soddisfano tutti i requisiti. L’importo di 1.000 euro sarà versato direttamente sul conto corrente del beneficiario o, se scelto, tramite bonifico domiciliato.

Un aspetto importante da tenere a mente è che il bonus nati non concorre alla formazione del reddito del beneficiario, il che significa che l’importo ricevuto non influirà sul reddito complessivo e non avrà effetti sulle imposte da pagare.

Cosa succede se le risorse finiscono?

Per l’anno 2025, sono stati stanziati 330 milioni di euro per il bonus nati, con un incremento previsto a 360 milioni di euro a partire dal 2026. Sarà compito dell’Inps tenere sotto controllo l’andamento delle domande e verificare mese dopo mese quante risorse vengono effettivamente utilizzate. I risultati di questo monitoraggio verranno comunicati regolarmente al ministero del Lavoro e al ministero dell’Economia.

Nel caso in cui i fondi a disposizione rischino di non bastare, o se si prevede che le richieste supereranno il budget stabilito, il Governo potrà decidere di modificare — con un apposito decreto — l’importo del bonus oppure il limite Isee richiesto, in modo da garantire un’equa distribuzione delle risorse.

Related Post
Categories: News