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Bonus Natale per i single, fondi ai partiti e acconti a rate per le partite Iva: ecco le misure del decreto fiscale

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Si apre il dibattito sul decreto fiscale in Senato, con il governo pronto a porre la questione di fiducia per accelerare l’approvazione delle misure previste. Sebbene alcuni temi cruciali non siano passati (come il taglio del canone Rai e alcune misure per la sanità), il decreto contiene diverse misure per le partite Iva, i lavoratori dipendenti e le imprese. Ecco tutti i dettagli.

Ritocchi al 2×1000: aumenti e novità per i partiti politici

Una delle novità più significative riguarda il fondo del 2×1000 destinato ai partiti politici. Nonostante il tentativo fallito di riformare il finanziamento politico con un emendamento bloccato dal Quirinale, è stata approvata una modifica che prevede un incremento di 3 milioni di euro per il 2024. Questo aumento riguarda il tetto massimo stabilito per legge, che porta il totale a 28,1 milioni di euro, derivante dalla destinazione volontaria del due per mille dell’Irpef.

Concordato preventivo: nuove opportunità per le imprese

Il decreto fiscale riapre i termini per il concordato preventivo biennale, offrendo un’ulteriore chance alle imprese che non avevano aderito alla prima finestra. Il concordato bis è stato introdotto per agevolare le aziende che stanno affrontando difficoltà finanziarie, dando loro tempo fino al 12 dicembre per aderire alle nuove condizioni. L’intervento è stato pensato per supportare la ripresa economica e evitare il fallimento di molte realtà imprenditoriali.

Partite Iva: ritornano gli acconti a rate

Per le partite Iva individuali, il decreto fiscale introduce un’importante novità: il rinvio del pagamento delle imposte sui redditi. Se nel 2023 le scadenze erano fissate al 30 novembre, quest’anno la scadenza del 2 dicembre è stata prorogata al 16 gennaio 2025. Inoltre, sarà possibile rateizzare l’importo in cinque tranche mensili, con scadenza al 16 di ogni mese fino al 16 maggio 2025. Questa misura riguarda le partite Iva con ricavi o compensi fino a 170mila euro, offrendo un po’ di respiro alle piccole e medie imprese.

Bonus Natale e tredicesime: le novità (ma solo per chi ha figli)

Nel decreto fiscale 2024 è stato previsto anche un potenziamento del bonus Natale. Non solo i lavoratori dipendenti con almeno un figlio a carico, ma anche i lavoratori single, sempre entro un limite di reddito annuale di 28mila euro, avranno diritto ai 100 euro di bonus. Con questa modifica, la platea dei beneficiari si allarga a circa 4,5 milioni di persone, offrendo un aiuto concreto alle famiglie italiane in vista delle festività. Inoltre, il decreto prevede un’agevolazione per le tredicesime, che saranno maggiorate per i lavoratori con figli.

Payback farmaceutico: modifiche in arrivo

Infine, è stato approvato un emendamento sul payback farmaceutico che mira a riequilibrare i contributi delle aziende farmaceutiche alle Regioni per il superamento del tetto di spesa. L’Aifa, nel calcolare le quote, non terrà più conto solo della popolazione pro capite, ma anche dei rispettivi sforamenti, con una redistribuzione dei fondi tra le diverse Regioni.

Crediti di Imposta e Investimenti in Transizione 4.0

A supporto delle imprese, il decreto prevede un incremento di 4,7 miliardi di euro per il credito d’imposta destinato agli investimenti tecnologici nell’ambito della transizione 4.0. Questi fondi sono destinati a colmare il gap tra le risorse stanziate e quelle effettivamente utilizzate dalle imprese, stimolando l’adozione di tecnologie avanzate e potenziando la competitività del settore produttivo italiano.

Sanità: fondi per ridurre le liste di attesa

Infine, una parte dei fondi Covid non spesi dalle Regioni sarà destinata a ridurre le liste di attesa nel settore sanitario nazionale. L’intervento prevede il rafforzamento delle prestazioni sanitarie e il coinvolgimento delle strutture private accreditate, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e ridurre i tempi di attesa per i cittadini.

Altri emendamenti e novità

Il decreto include anche altre misure, come l’integrazione degli organi di amministrazione dell’Acquedotto Pugliese e il potenziamento delle strutture pubbliche per il pagamento delle fatture, con la possibilità di assunzioni temporanee per rafforzare l’efficienza operativa. Inoltre, le risorse per il patrimonio di Autostrade dello Stato aumentano di 343 milioni di euro, destinati all’acquisizione dei diritti e obblighi legati alle partecipazioni di Anas in società come Concessioni Autostradali Venete, l’Autostrada Asti-Cuneo, la Società Italiana per Azioni per il traforo del Monte Bianco e la Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus. È stato approvato anche un emendamento che abolisce le sanzioni pecuniarie per gli enti locali in caso di mancato invio della certificazione Covid per l’anno 2022. In caso di risorse Covid non certificate nel 2022, la penalità per l’ente inadempiente si è già configurata automaticamente sotto forma di obbligo di restituzione delle risorse non certificate allo Stato. Inoltre, sono previste modifiche alla normativa sulla cessione del quinto dello stipendio, con l’esclusione di alcune voci dalla disciplina europea sui contratti di credito al consumo.

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Categories: Politica