Il bonus bebè 2019 entra nella legge di Bilancio. Con un emendamento presentato da Emiliano Fenu, relatore della maggioranza legastellata, il Governo ha inserito nel decreto fiscale collegato alla manovra la proroga dell’assegno di natalità (questo il nome tecnico del bonus bebè) per i bambini che nasceranno l’anno prossimo. Ma rispetto agli anni scorsi c’è una novità: l’importo salirà del 20% dal secondo figlio in poi.
BONUS BEBÈ: LO SCHEMA DI BASE
Lo schema di base del bonus bebè 2019 è lo stesso introdotto dal governo Renzi nel 2015 e poi confermato fino al 2018 dal governo Gentiloni:
- 80 euro al mese (pari a 960 euro l’anno) per le famiglie con reddito Isee sotto i 25 mila euro l’anno;
- 160 euro al mese (pari a 1.920 euro l’anno) per le famiglie con reddito Isee sotto i 7mila euro l’anno.
IL BONUS BEBÈ 2019 DURA SOLO 12 MESI
A differenza dei bonus bebè in vigore fra il 2015 e il 2017, la cui durata era di tre anni, il bonus bebè 2019 sarà corrisposto per un solo anno, come era previsto per i figli nati nel 2018.
NOVITÀ: AUMENTO DEL 20% DAL SECONDO FIGLIO IN POI
Ma con il bonus bebè 2019 arriva anche una novità che vale quasi 200 in più in un anno. Dall’anno prossimo, infatti, lo schema di base si arricchisce di una terza opzione:
- 96 euro al mese (pari a 1.152 euro l’anno) per ogni figlio successivo al primo. In questo caso il riferimento è alle famiglie con reddito Isee compreso fra 7mila e 25mila euro l’anno.
Il bonus, naturalmente, viene corrisposto anche in caso di adozione del bambino.
IL COSTO DEL BONUS BEBÈ 2019
La misura ha un costo complessivo di 444 milioni per le casse dello Stato, di cui 204 per il prossimo anno e 240 per il 2020.
I BONUS NON RIFINANZIATI
Rispetto al passato, tuttavia, non vengono rifinanziati il bonus mamma domani e il bonus nidi, che pertanto dispongono soltanto delle risorse stanziate dai precedenti governi, pari a 232 milioni nel 2019.