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Bonus bebè 2018 al via: guida in 5 punti

Ora è possibile richiedere il bonus bebè anche per per i figli nati, adottati o presi in affidamento preadottivo tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2018 – Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Bonus bebè 2018 al via: guida in 5 punti

Il bonus bebè 2018 è ai nastri di partenza. Dopo il grande successo degli anni scorsi, è ora possibile richiedere all’Inps l’assegno di natalità (questo il nome ufficiale del sussidio) anche per i figli nati, adottati o presi in affidamento preadottivo tra il primo gennaio e il 31 dicembre di quest’anno.

Ricapitoliamo in una breve guida quello che c’è da sapere su questa forma di sostegno alla natalità.

1) QUALI SONO I REQUISITI PER IL BONUS BEBÈ 2018?

La famiglia richiedente deve avere un Isee minorenni non superiore a 25mila euro annui.
Il genitore che presenta la domanda, invece, deve essere in possesso dei seguenti requisiti:

– cittadinanza italiana o di uno Stato dell’Unione europea, oppure permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, o ancora carta di soggiorno per familiare di cittadino dell’Unione o carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro;

– residenza in Italia;

– convivenza con il figlio per il quale si richiede il beneficio.

2) QUANTO DURA?

Il bonus bebè 2018 sarà corrisposto mensilmente per un massimo di 12 mensilità. La scadenza coincide con il compimento del primo anno di età del bambino o del primo anno dall’ingresso in famiglia di ogni figlio. Si tratta di una differenza sostanziale rispetto al bonus bebè in vigore fra il 2015 e il 2017, la cui durata era di tre anni.

3) A QUANTO AMMONTA?

Le famiglie con Isee minorenni inferiore a 7mila euro riceveranno in tutto 1.920 euro (160 euro al mese). Se lo stesso indicatore è compreso tra 7mila e 25mila euro annui, invece, il valore del bonus bebè 2018 si dimezza a 960 euro (80 euro al mese).

4) COME FARE DOMANDA PER IL BONUS BEBÈ 2018?

La domanda va presentata all’Inps tramite il servizio online dedicato. Al termine dell’istruttoria, il richiedente riceve un sms che lo avverte sulla definizione della domanda. Da quel momento può visualizzare l’esito della domanda (accolta o respinta) accedendo nuovamente al servizio e selezionando nel menu la voce “Consultazione domande”.

Se nel compilare la domanda online l’utente inserisce anche il suo indirizzo di posta elettronica certificata, può ricevere direttamente nella sua casella Pec il provvedimento di accoglimento o rigetto della domanda.

In alternativa, si può fare domanda tramite il Contact center (al numero 803 164, gratuito da rete fissa, oppure 06 164 164 da rete mobile), enti di patronato e intermediari dell’Istituto.

Per poter richiedere l’assegno è necessario presentare una Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), in cui deve essere presente il figlio per il quale si richiede l’assegno.

Quando si invia la domanda è necessario allegare il modello SR/163, o la richiesta verrà sospesa.

Se la domanda viene presentata entro 90 giorni dalla nascita o dall’ingresso in famiglia del bambino, il primo pagamento comprende anche l’importo delle mensilità maturate fino a quel momento. Se invece la domanda è presentata oltre i 90 giorni, l’assegno decorre dal mese di presentazione della domanda.

5) COME SI INCASSA?

L’Inps può versare il bonus bebè 2018 tramite bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con Iban intestati al richiedente. Il genitore deve indicare la modalità nella domanda.

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