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Bonus asilo nido 2020: guida Inps a domanda e requisiti

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Il bonus asilo nido 2020 è ai nastri di partenza. L’Inps ha pubblicato una circolare (la numero 27 del 14/02/2020) con tutto quello che c’è da sapere sulla nuova edizione del contributo. La novità più importante riguarda l’importo, che l’ultima legge di Bilancio ha potenziato per i redditi più bassi. Ma andiamo con ordine.

COS’È IL BONUS ASILO NIDO?

Il bonus asilo nido è nato nel 2017 con l’ultima manovra del governo Renzi. Serve per pagare le rette degli asili nido pubblici e privati oppure per garantire “forme di supporto” a domicilio per i bambini affetti da gravi patologie croniche.

A QUANTO AMMONTA?

Fino all’anno scorso la somma era uguale per tutti, a prescindere dal reddito (mille euro l’anno per il primo biennio, 1.500 nel 2019). Dal 2020, invece, l’importo del bonus asilo nido viene agganciato al reddito Isee, arrivando a raddoppiare per le famiglie con minori disponibilità economiche. Lo schema è il seguente:

  • 3.000 euro l’anno con Isee fino a 25 mila euro;
  • 2.500 euro l’anno con Isee fra 25 mila e 40 mila euro;
  • 1.500 euro l’anno con Isee superiore a 40 mila euro (o senza Isee).

QUALI SONO I REQUISITI PER IL BONUS ASILO NIDO 2020?

Al di là dei nuovi scaglioni, non è previsto alcun tetto di reddito. L’unico limite è l’età del bambino, che non può superare i tre anni. Com’è ovvio, la legge non prevede alcuna differenza fra figli naturali e adottati.

Il genitore che presenta la domanda, invece, deve soddisfare alcuni requisiti:

  • essere la persona che paga materialmente la retta dell’asilo;
  • essere residente in Italia;
  • vivere insieme al bambino, in caso di agevolazione per supporto domiciliare;
  • avere cittadinanza comunitaria oppure avere il permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo.

COME RICHIEDERLO?

L’Inps spiega che il bonus asilo nido 2020 può essere richiesto attraverso uno dei seguenti canali:

Per ricevere i soldi è necessario inviare all’Inps la documentazione che attesta l’iscrizione del bambino all’asilo e l’avvenuto pagamento della retta. Di fatto, quindi, il bonus asilo nido è un rimborso.

“Le ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette non presentate all’atto della domanda – precisa l’Inps – possono essere allegate anche da dispositivo mobile/tablet tramite il servizio Bonus nido dell’App INPS mobile entro la fine del mese di riferimento e, comunque, non oltre il primo aprile 2021”.

Infine, in caso di adozione o affidamento preadottivo, bisogna allegare alla domanda il provvedimento giudiziario (sentenza definitiva di adozione o provvedimento di affidamento), oppure riportare “gli elementi che ne consentano all’Inps il reperimento presso l’Amministrazione che lo detiene (sezione del Tribunale, data di deposito in cancelleria e relativo numero)”.

MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL BONUS ASILO NIDO 2020

L’Inps eroga il bonus asilo nido con la modalità di pagamento indicata dal genitore nella domanda. Le opzioni sono diverse:

  • bonifico domiciliato
  • accredito su conto corrente bancario o postale
  • accredito su libretto postale
  • accredito su carta prepagata con Iban

Quanto alla frequenza, il bonus viene corrisposto dall’Inps in 11 mensilità per il rimborso delle rette dell’asilo nido e in unica soluzione per il supporto a domicilio.

È CUMULABILE CON BONUS DELLO STESSO TIPO?

Il bonus asilo nido non è cumulabile con la detrazione fiscale sulle spese per l’iscrizione agli asili nido (si tratta di un’agevolazione del 19% applicabile su una spesa massima di 632 euro, perciò il valore massimo dello sconto è di 120 euro).

Sul bonus asilo nido, leggi anche “Il giallo dello stop: scontro Inps-Governo“.

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