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Bonus 600 euro e baby sitter: Inps paga fra 15 e 17 aprile

Photo by Christian Dubovan on Unsplash

Fra mercoledì 15 e venerdì 17 aprile tutti i lavoratori che hanno chiesto il bonus 600 euro relativo al mese di marzo incasseranno il pagamento. Lo assicura il governo, spiegando che in questi giorni Inps e banche sono al lavoro per rispettare la scadenza. L’indennità riguarda le partite Iva, ma non solo: nel perimetro rientrano autonomi, professionisti, co.co.co., stagionali, lavoratori agricoli e dello spettacolo.

Le pratiche arrivate all’Istituto di previdenza hanno superato quota 4,5 milioni, per un totale di quasi nove milioni di persone coinvolte. “Avevamo preso un impegno con i lavoratori, quello di pagare loro gli indennizzi previsti dal decreto Cura Italia entro la metà del mese”, ricorda il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, sottolineando che la promessa sarà mantenuta.

DECRETO APRILE E REDDITO D’EMERGENZA

Ora che il meno è fatto, il più resta da fare. Archiviato il bonus 600 euro, il governo lavora sul nuovo provvedimento già annunciato da tempo – il “decreto aprile” – che in termini di risorse sarà molto più consistente del Cura Italia. Si parla addirittura del doppio rispetto ai 25 miliardi messi sul tavolo a marzo, anche perché stavolta l’Esecutivo potrà contare su 10-11 miliardi di fondi strutturali europei vincolati e quindi utilizzabili in chiave antivirus.

Grazie a queste risorse sarà possibile gonfiare il bonus 600 euro: l’importo salirà a quota 800 euro e si introdurrà così un vero e proprio reddito d’emergenza per le fasce più deboli della popolazione. Il nuovo sussidio non sarà infatti un’elargizione una tantum: coprirà sicuramente aprile e maggio, ma potrebbe anche durare fino alla fine dell’emergenza coronavirus.

LE DOMANDE SUL SITO INPS

Gli 800 euro arriveranno a chi il mese scorso ha fatto richiesta del bonus 600 euro, ma la platea dei beneficiari continua ad allargarsi, perché è ancora possibile inoltrare la domanda sul sito dell’Inps. Dopo il caos iniziale, l’Isituto ha scaglionato gli orari per le richieste sul portale: al mattino patronati e intermediari abilitati (commercialisti, Caf, consulenti del lavoro), nel pomeriggio i singoli cittadini.

CONGEDI PARENTALI

Per quanto riguarda i nuovi congedi parentali straordinari introdotti dal decreto Cura Italia, le richieste sono arrivate a quota 200mila e il governo fa sapere che la maggior parte è già stata concessa direttamente dalle aziende ai dipendenti. Grazie a questa misura, chi ha figli sotto i 12 anni può rimanere a casa dal lavoro per un periodo massimo di 15 giorni (anche non consecutivi) con una retribuzione pari al 50% dello stipendio. Il congedo vale anche per figli fra 12 e 16 anni, ma in quel caso senza indennità.  

BONUS BABY SITTER

Hanno superato invece quota 40mila le richieste per accedere al bonus baby sitter, che l’Inps è pronto a pagare nel libretto di famiglia entro il 15 aprile. Questa indennità, alternativa al congedo parentale straordinario, vale 600 euro, che salgono a mille per il personale sanitario.

CASSA INTEGRAZIONE

Capitolo cassa integrazione: sono circa 300mila le aziende che ne hanno fatto richiesta finora, per un totale di 4,5 milioni di lavoratori. Il governo assicura che il pagamento sarà erogato entro un mese dalla domanda.

L’Esecutivo ricorda poi che “è in piena operatività la convenzione siglata da Abi, Inps, sindacati che consente ai lavoratori sospesi dal lavoro a causa dell’emergenza Covid 19 di ricevere” dalla banca “un anticipo della Cassa integrazione ordinaria e in deroga pari a 1.400 euro”.

MUTUI E PRESTITI

Infine, nelle ultime due settimane oltre 660mila tra famiglie e imprese italiane hanno chiesto di accedere alla moratoria dei prestiti o al Fondo di Garanzia per le Pmi.

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Categories: Lavoro