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Bonus 200 euro e tassa sugli extra profitti delle imprese energetiche: novità dal decreto Aiuti

Il contributo una tantum sarà del 25% e andrà pagato in due rate – Il bonus 200 euro andrà principalmente a dipendenti e pensionati – Dubbi ancora per gli autonomi

Bonus 200 euro e tassa sugli extra profitti delle imprese energetiche: novità dal decreto Aiuti

Emergono novità sul bonus 200 euro e sulla tassa sugli extra profitti delle imprese energetiche, che in realtà è un contributo una tantum. Quest’ultima sarà del 25% e dovrà essere pagata in due rate: entro fine giugno andrà versato “un primo importo pari al 10%”, mentre il resto andrà saldato entro novembre. Rispetto alle indicazioni iniziali, però, cambia la base di calcolo: la differenza di imponibili Iva su cui si calcolano gli extraprofitti andrà calcolata mettendo a confronto mettendo a confronto il periodo ottobre 2021 – aprile 2022 con gli stessi sette mesi dell’annata precedente. Queste le ultime novità emerse dalla bozza del decreto Aiuti, che però non sembra destinato alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale prima della prossima settimana. Le ragioni sono due: alcune coperture finanziarie vanno ancora limate e il governo vuole evitare di sovrapporre il dibattito parlamentare su questo provvedimento con gli ultimi giorni della campagna elettorale per le elezioni amministrative di giugno.

Bonus 200 euro: notizie sulla platea dei beneficiari

Il nuovo testo permette anche di capire con maggiore precisione chi beneficerà del bonus 200 euro antinflazione finanziato proprio con il contributo straordinario imposto alle imprese energetiche. La misura costerà in tutto 6,5 miliardi e andrà a 32,5 milioni di persone, quindi più della metà della popolazione italiana. Nella platea, la rappresentanza più nutrita è quella dei lavoratori dipendenti (13,78 milioni), che superano di poco i pensionati (13,7 milioni). Il resto dei destinatari comprende i percettori di reddito di cittadinanza, i co.co.co., i disoccupati che ricevono le indennità Naspi o Discoll e i collaboratori domestici.

Lo strano caso dei lavoratori autonomi

Un capitolo a parte lo meritano i lavoratori autonomi: fra di loro, quelli che avranno diritto al bonus 200 euro saranno appena 400mila. Un numero molto basso, dovuto probabilmente al fatto che la soglia di reddito prevista (e non più indicata nella bozza del decreto Aiuti) sarà inferiore ai 35mila euro lordi annui stabiliti per dipendenti e pensionati. Il limite di reddito per gli autonomi sarà determinato in seguito, con un decreto attuativo.

Bonus 200 euro: modalità di erogazione differenziate

Un’altra stranezza riguarda le modalità di erogazione: il bonus 200 euro arriverà in automatico a dipendenti, pensionati e percettori del reddito di cittadinanza, mentre i disoccupati con Naspi o Discoll e i lavoratori domestici dovranno fare domanda.    

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