Nei prossimi tre anni Sea renderà il doppio di un Btp. E’ la promessa fatta da Giuseppe Bonomi, presidente della società che gestisce gli aeroporti milanesi, all’avvio del road show che precede l’Ipo del 15% del capitale. L’offerta si concluderà il 30 novembre e il debutto a Piazza Affari è previsto per il 6 deicembre. I nuovi azionisti potranno contare quindi su un “dividendo generoso” (sarà distribuito il 70% degli utili) e sulla bonus share.
Una curiosità: il bonus prevede una nuova azione ogni 15 per i residenti delle province di Milano, Monza, Varese e Novara. Solo una ogni 20 per tutti gli altri. Ne escono penalizzati i bresciani, difesi invece da Bernardo Caprotti dell’Esselunga, che suggerisce un nuovo hub a Montichiari.
Stando alle ultime indiscrezioni, ci sarebbero già un centinaio di investitori – dei 240 interpellati – disposti a scommettere su Sea. Fra i soggetti contattati figurano società italiane ed estere come Allianz, Fidelity, Gestielle, Pioneer, Invesco, Generali, Arca, Mediolanum e Amber.
Tra qualche giorno i quattro global coordinator (Banca Imi, Unicredit, Mediobanca e Morgan Stanley, a cui si aggiungono i book runner Deutsche bank e Bnp-Paribas) dovranno tirare le fila degli incontri.
Dal prezzo finale dipenderà la mossa decisiva di Asam, la holding attraverso cui la Provincia di Milano detiene il 14,56% delle azioni di Sea. Asam si è impegnata a uscire dal capitale della società, ma se dovesse ritenere il prezzo insufficiente potrebbe ripensarci. A quel punto l’intera operazione salterebbe.
