A partire dal prossimo 21 novembre, in tutta l’Eurozona, sarà possibile effettuare i bonifici istantanei, che richiederanno solamente 10 secondi. Sara possibile utilizzarli in qualsiasi momento, dal lunedì alla domenica, 24 ore al giorno. Si tratta nei fatti di una sola urgenza che, proprio per tale natura, porterà un sovrapprezzo.
Al momento la svolta più grande legata alla novità del bonifico istantaneo è rappresentata dalla necessità di dover pagare commissioni anche quando i soldi si ricevono. Questo già accade alle Poste: chi riceve un pagamento tramite bollettino si vede addebitare infatti una commissione fino a 34 centesimi. La cifra si alza quando si riceve invece un bonifico sul conto postale dalla Svizzera o dal Principato di Monaco (la commissione è pari a 7,50 euro).
Le banche fino ad oggi non hanno mai applicato la commissione in entrata ma, essendo i bonifici una sicura fonte di redditività per l’intero sistema, questa impostazione ciò potrebbe cambiare. Stando ai dati Banca d’Italia, nel 2006 i bonifici rappresentavano il 16% del totale dei pagamenti, mentre dieci anni dopo sono saliti al 24%.
Banche come Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno già dato il via alla fase pilota. “Non esiste un vincolo interbancario a non far pagare commissioni al beneficiario”, dice Intesa. “Il prezzo sarà definito sulla base del valore percepito dal cliente per il servizio”.
Nonostante in Italia il contante continui a dominare, il numero dei bonifici effettuati sta continuando a salire. Relativamente ai costi, nel 2008 il bonifico su altra banca per cassa (in contanti e allo sportello), si aggirava sotto i 6 euro nei maggiori istituti tradizionali, con punte di 8,50 euro. Oggi la media è di 7,50 euro nei nove grandi banche, con pichi che sfiorano i 10 euro, addirittura superandoli se si contano le commissioni extra.
Proprio a queste ultime occorre prestare particolare attenzione. Alcune banche infatti fanno pagare anche i costi di registrazione o la “riga di scrittura” per le operazioni allo sportello. In questo modo, ad esempio, in Unicredit il costo reale di un bonifico in contanti sale a 11 euro. Sempre più cari anche i bonifici in contanti con addebito in conto e quelli ricorrenti.
Per quanto riguarda i bonifici online si viaggia intorno all’euro, ma c’è anche chi chiede zero come Credem o Mps.