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I bond schiacciano le Borse: il rialzo dei tassi colpisce i listini

Tutti deboli i listini azionari ma per una volta il gioco è in mano al mercato obbligazionario – A Piazza Affari, che accusa perdite limitate (-0,2%), i titoli high tech e industriali controbilanciano i petroliferi e le utilities – Stm, Leonardo (che domani presenta il nuovo piano industriale), Brembo e Intesa tra i titoli migliori – Vendite su A2A, Saipem, Tenaris e Recordati

I bond schiacciano le Borse: il rialzo dei tassi colpisce i listini

Seduta contrastata per i listini europei che concludono la giornata poco sotto la parità. Non fa eccezione Piazza Affari che chiude le contrattazioni in ribasso dello 0,2% a 23.801 punti, zavorrata dalle utilities che pagano la risalita dei rendimenti sui titoli di Stato a livello mondiale.

LE BORSE EUROPEE

A meno di 24 ore dalla nomina del nuovo presidente della Catalogna da parte del Parlament, la peggiore tra le borse continentali è Madrid (-0,38%), su cui continua a pesare l’incertezza regionale. Carles Puigdemont ha richiesto l’immunità allo scopo di poter partecipare alla seduta di investitura, unica via per essere rieletto. In parità Parigi (-0,14%), debole Francoforte (-0,12%) dopo l’ennesimo scandalo che ha coinvolto il settore auto. Secondo la stampa tedesca, Volkswagen, Daimler e Bmw avrebbero usato scimmie e cavie umane per testare le emissioni dei veicoli diesel. Si salva invece Londra (+0,08%)

WALL STREET IN ROSSO

Dopo i rally delle scorse settimane, a Wall Street dominano le prese di beneficio in attesa degli importanti appuntamenti in programma nel corso della settimana. Oltre alle trimestrali dei colossi tecnologici, gli occhi sono puntati sul discorso che Donald Trump terrà domani, 30 gennaio, e sull’esito della riunione del FOMC di mercoledì sera.

In rosso il Dow Jones, che perde lo 0,43% a 26502 punti. Male anche lo S&P 500 (-0,49% a 2858 punti) e il Nasdaq (-0,46% a 7471 punti). Rimanendo nel listino tecnologico, occorre segnalare la performance di Apple in ribasso di quasi il 2% (-1,9% per la precisione) sulle indiscrezioni relative al possibile taglio alla produzione dell’iPhone X in seguito a vendite inferiori alle stime. Il colosso di Cupertino in una sola settimana ha bruciato 45 miliardi di dollari di capitalizzazione, ora pari a 858,8 miliardi di dollari.

TITOLI DI STATO AL TOP

A condizionare l’odierno andamento borsistico sono i titoli di Stato e soprattutto il rialzo dei loro rendimenti: lo spread tra Btp e Bund chiude in ribasso del 2,84% a 134 punti base con un rendimento del 2,03%, sui massimi di inizio anno. In questo contesto occorre sottolineare che lo yield del governativo statunitense a 10 anni ha registrato un’impennata al 2,71%, quello del Bund a 10 anni è salito al 0,68%, mentre il Btp con scadenza agosto 2017 ha toccato il 2,03 per cento. Stamattina, il Bobl, titolo a 5 anni tedesco, è tornato ad offrire un rendimento positivo per la prima volta dal gennaio 2015 in linea con il trend rialzista dei tassi sia in Europa che in Asia e in Usa.

EURO E PETROLIO

I prezzi del petrolio scontano a l’indebolimento del dollaro americano della settimana scorsa: il Brent si assesta a 69,45 dollari al barile (-1,45%), il Wti scende a quota 65,25 dollari al barile (-1,25%). Sul fronte valutario l’euro si muove a quota 1,2360 sul dollaro, tornando sotto la soglia psicologica di 1,24.

STM E LEONARDO IN CORSA A PIAZZA AFFARI

A Milano, la maglia rosa la indossa Stmicroelectronics (+2,26%) che beneficia dei rialzi che hanno contraddistinto l’intero settore arrivati in virtù della trimestrale di Intel (che nonostante le perdite dovute alla riforma fiscale Usa ha superato le attese degli analisti), e al miglioramento degli obiettivi di vendita dell’austriaca Ams.

In forte rialzo anche Leonardo (+1,58)%, grazie alle attese positive sul nuovo piano industriale che verrà presentato domani e alla nuova valutazione di Kepler Cheuvreux che ha confermato la raccomandazione “hold” sul titolo ed il target price a 12 euro. A dar vigore al titolo anche le odierne dichiarazioni dei ministri francesi e italiani che hanno aperto alla possibilità di instaurare ulteriori partnership nel settore difesa e nello spazio.

Su anche Brembo (+1,13%), contrastate le banche: Intesa è la migliore, con un rialzo dell’(0,79%), bene anche Banco Bpm (+0,74%). In ribasso Unicredit (-0,45%), invariata Ubi Banca.

IN ROSSO LE UTILITIES

In fondo al FTSE Mib si collocano utilities e petroliferi. La peggiore è Saipem (-2,24%), male Eni (-1,07%) e Tenaris (-1,38%). In rosso le utilities su cui pesa la tendenza rialzista dei tassi e dei rendimenti governativi: A2A (-1,4%) e Terna (-1,26%), Italgas (-1,13%) Enel (-0,8%) e Snam (-0,5%). Giù anche Recordati (-1,33%).

POLIGRAFICI E MONRIF VOLANO

Fuori dal Ftse Mib impossibile non citare la performance di Poligrafici Editoriale che ha registrato un rialzo del 17,96%, portando il conto da inizio anno a +77,3%. Pioggia di acquisti su Monrif (+20,37% a 0,26 euro) in scia ai rialzi della scorsa settimana di tutto il gruppo Monti Riffers.

Dall’altra parte della barricata, chiude in forte ribasso Cattolica Assicurazioni (-5,16%) dopo il rally realizzato negli ultimi due mesi. La società ha presentato oggi il nuovo piano industriale che prevede un aumento dell’utile operativo del 60% e dei dividendi del 50% in tre anni e molti investitori hanno colto l’occasione per avviare prese di beneficio.

 

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