Condividi

Bond: inizio di 2022 bifronte per sovrani e corporate

Quest’anno le emissioni sovrane caleranno in tutta l’Eurozona rispetto al 2021, ma si manterranno comunque su livelli alti – Le società, intanto, si affrettano a collocare titoli prima che salgano i tassi – Un report della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo

Bond: inizio di 2022 bifronte per sovrani e corporate

L’inizio del 2022 registra un andamento speculare per i bond sovrani e per quelli corporate. I primi si riducono rispetto all’anno scorso in tutta l’Eurozona, dato un deficit pubblico previsto dalla Commissione europea in forte calo al 3,9% del Pil, contro il 7,1% del 2021 e il 7,2% del 2020. Le emissioni societarie, invece, stanno aumentando notevolmente, perché le aziende si affrettano a collocare titoli prima che le banche centrali alzino i tassi d’interesse.

Per quanto riguarda lo Stato italiano, secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo quest’anno il fabbisogno del settore statale dovrebbe risultare inferiore all’obiettivo ufficiale (100 miliardi) e attestarsi intorno ai 90 miliardi (contro i 107 del 2021).

Se si escludono i Bot, nel 2022 i titoli in scadenza ammontano a 229 miliardi di euro, di cui 157 miliardi di BTP nominali e 12 miliardi di BTP indicizzati all’inflazione. Gli analisti di Intesa ritengono che le emissioni lorde totali caleranno a 450 miliardi (dai 468 miliardi nel 2021) e che il Tesoro continuerà a incrementare i bond sul tratto lungo e ultra-lungo della curva.

“Nel nuovo anno – si legge nello studio – ci attendiamo che il MEF collochi due nuovi benchmark BTP su tutte le durate tradizionali a 3, 5, 7 e 10 anni, così come sui CCT e sui BTP short-term. Sulle scadenze ultra-lunghe è probabile l’apertura di un nuovo benchmark BTP a 15 anni dopo il nuovo BTP a 30 anni in emissione a gennaio. Sul segmento dei prodotti dedicati ai retail, dovrebbero essere emessi sia un BTP futura sia un BTP Italia”.

In termini di distribuzione cronologica, “l’offerta netta dovrebbe risultare molto alta soprattutto nel primo trimestre (+66 miliardi) e nel secondo trimestre (+44 miliardi), mentre nella seconda parte dell’anno dovrebbe risultare negativa per 23 miliardi”, prosegue l’analisi.

Nell’Eurozona, invece, quest’anno le emissioni nette dovrebbero calare a 369 miliardi di euro dai 537 del 2021. Dati titoli in scadenza per 732 miliardi, circa 75 in più rispetto al 2021, le emissioni lorde di titoli a medio-lungo termine sono viste in flessione a 1.102 miliardi, dai 1.194 miliardi del 2021.

La stagionalità dell’offerta netta sarà come sempre molto forte: le emissioni nette dovrebbero attestarsi a 297 miliardi nel primo semestre per poi fermarsi a 72 nel secondo.

Sul versante dei bond corporate, in questi primi giorni del 2022 già sette grandi società hanno lanciato obbligazioni in Italia: si tratta di Mediobanca, Credem, Banco Bpm, Unicredit, Crédit Agricole, Enel e Snam, che in tutto hanno raccolto circa 9 miliardi di euro.

Le tipologie dei titoli sono diverse: dal bond covered di Crédit agricole al Tier 2 di Banco Bpm, passando per i senior preferred di Mediobanca e Unicredit. Poi ci sono le amissioni green di Snam, Enel e Credem.

A livello globale, solo nella prima settimana del nuovo anno sono stati venduti bond societari per 101 miliardi di dollari, poco meno dei 118 miliardi registrati negli stessi giorni del 2021, il valore più alto degli ultimi 19 anni.

Commenta