I tre Global bond in dollari americani riscuotono successo tra gli investitori. Le richieste arrivate da oltre 250 operatori internazionali hanno superato la soglia dei 18 miliardi di euro. Complessivamente il Tesoro ha collocato titoli per 7 miliardi.
Il primo bond da 2,5 miliardi di dollari ha scadenza quinquennale al 17 ottobre 2024, godimento 17 ottobre 2019 e tasso di interesse pari a 2,375%, pagato in due cedole semestrali.
Secondo i dati dei ministero, hanno partecipato all’operazione circa 167 investitori per una domanda complessiva pari a oltre 6,7 miliardi di dollari. Per tipologia di investitore gli asset manager hanno coperto il 50% della domanda, seguiti dalle banche con il 26%, dagli hedge fund per il 9%, dalle banche centrali e da altre istituzioni governative 7%, mentre assicurazioni e fondi pensione sono rimasti al 4%.
Il secondo bond aveva valore pari a 2 miliardi di dollari, durata decennale con scadenza al 17 ottobre 2029 e cedola annua del 2,875%. Hanno partecipato all’operazione circa 194 investitori per una domanda complessiva pari a oltre 6,3 miliardi di dollari.
La distribuzione per tipologia di investitore ha visto gli asset manager al 41%, le banche al 30%, gli hedge fund al 10%, le banche centrali e le altre istituzioni governative al 7% e le assicurazioni e i fondi pensione al 6%.
Infine, il terzo bond ancora da 2,5 miliardi di dollari ha cedola annua del 4% e scadenza trentennale al 17 ottobre 2049. Il Tesoro ha comunicato che all’operazione hanno partecipato circa 173 investitori per una domanda complessiva pari a oltre 5,2 miliardi di dollari.
La distribuzione per tipologia di investitore è fortemente mutata rispetto ai risultati dei bond precedenti: assicurazioni e fondi pensione al 42%, asset manager al 33%, banche all’11%, hedge fund al 10%, e banche centrali e altre istituzioni governative 2%.
Il collocamento è stato effettuato tramite la costituzione di un sindacato composto da Barclays Bank PLC, HSBC Bank plc e J.P. Morgan Securities plc in qualità di lead manager, mentre tutti gli altri specialisti in titoli di Stato hanno rivestito il ruolo di co-lead manager dell’operazione.