Un taglio del valore nominale del 60%. Questa è la richiesta che Vittorio Grilli, a capo della task force intergovernativa europea, ha avanzato alle banche creditrici della Grecia. Un sacrificio pesante, poco meno del triplo rispetto al 21% fissato a luglio, secondo quanto invocato dalla Germania. A questo si è arrivati dopo un duro confronto che ha coinvolto Angela Merkel, Nicolas Sarkozy e il direttore generale del Fmi Chistine Lagarde, che non ha nascosto la sua preoccupazione che un taglio così pesante possa avere conseguenze estremamente gravi sul fronte dei Cds.
L’ammontare dei bond greci in mano alle banche è di 206 miliardi di euro. Ieri le banche greche hanno subito perdite nell’ordine del 20% alla Borsa di Atene.