Condividi

Bond Eni conquista record italiano: ordini per 10 miliardi, tasso al 4,3%. Tutti i dettagli dell’emissione

Il bond Eni legato alla sostenibilità sbanca il mercato. La società fissa il tasso e diffonde i risultati: ecco tutti i dettagli di un’emissione che ha conquistato il record italiano per un un’obbligazione corporate in una sola tranche destinata al retail

Bond Eni conquista record italiano: ordini per 10 miliardi, tasso al 4,3%. Tutti i dettagli dell’emissione

​​Che il bond Eni legato alla sostenibilità e lanciato sul mercato retail lo scorso 16 gennaio sia stato un grande successo se ne sono accorti tutti, tant’è che la società ha raddoppiato l’offerta e chiuso in anticipo il collocamento. Ora però arrivano i dati ufficiali che mettono nero su bianco i dettagli di un’operazione che è stata apprezzata dal mercato e dai risparmiatori. Non solo, Eni ha comunicato anche di aver fissato al 4,3% il tasso di interesse nominale annuo lordo dell’obbligazione.

Bond Eni: tutti i dettagli dell’emissione

A dodici anni di distanza dall’ultima volta, lo scorso 16 gennaio Eni è tornata a rivolgersi al pubblico retail offrendo un bond quinquennale che, come confermato oggi, vanta un tasso d’interesse nominale annuo lordo del 4,3%, superiore sia ai rendimenti dei bond della stessa Eni, sia ai titoli di Stato di pari durata. Si tratta di un bond sustainability linked, indicizzato cioè a obiettivi di sostenibilità. Inizialmente il valore complessivo dell’emissione era stato fissato a 1 miliardo di euro, ma dato il boom di richieste, Eni ha deciso di aumentarlo, portandolo a 2 miliardi. L’offerta, che inizialmente doveva concludersi il 3 febbraio, è stata chiusa in anticipo il 20 gennaio.

Scendendo nei dettagli del collocamento, secondo le informazioni fornite dalla società guidata da Claudio Descalzi, la domanda complessiva ha superato quota 10 miliardi di euro, con richieste pervenute da oltre 300 mila investitori. Numeri che permettono ad Eni di registrare il record italiano per una emissione obbligazionaria corporate single tranche destinata al retail.

Festeggia i risultati ottenuti l’Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, che parla di un “successo straordinario e sorprendente”. “È stato per noi soprattutto un fortissimo riscontro in termini di fiducia da parte del pubblico italiano, ed è questo l’aspetto che ci dà maggiore soddisfazione e che ci rafforza – commenta il Ceo della società petrolifera – Tantissimi italiani hanno creduto in quello che stiamo facendo, sia in termini di progressiva evoluzione verso processi industriali e prodotti decarbonizzati, sia di garanzia della sicurezza energetica”.

Da sottolineare inoltre che, quella chiusa il 20 gennaio è stata la prima emissione del settore in formato sustainability-linked destinata al pubblico retail. L’operazione si inserisce nel solco del Sustainability-Linked Financing Framework lanciato dalla società nel 2021, prima a livello mondiale nel proprio settore. 

Bond Eni: cosa succede ora?

Le obbligazioni quinquennali saranno emesse il 10 febbraio 2023 per un ammontare di 2 miliardi ad un prezzo pari al 100% del loro valore nominale. I bond pagheranno una cedola annua lorda del 4,30% che rimarrà invariata sino a scadenza in caso di raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità relativi alla capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e al Net Carbon Footprint Upstream (Scope 1 e 2).” In caso di mancato raggiungimento di anche uno solo dei due target”, sottolinea Eni, il tasso di interesse relativo alla cedola pagabile alla data di scadenza (fissata per il 10 febbraio 2028) sarà aumentato dello 0,5%. A partire dalla data di emissione sarà possibile negoziare le obbligazioni sul Mercato Telematico delle Obbligazioni (MOT) organizzato e gestito da Borsa Italiana.

Commenta