Il giusto finale per uno spettacolo indegno. Bologna e Milan hanno dato vita a una delle più brutte partite del campionato e lo 0-0, di conseguenza, è il risultato più consono. Guai però a mettere le due squadre sullo stesso piano: Inzaghi, infatti, si porta a casa il punto con legittima soddisfazione mentre Gattuso deve fare i conti con un’altra occasione persa per allungare sulle inseguitrici.
Il Milan resta al quarto posto, anzi paradossalmente guadagna pure un punto sulla Lazio ma non può essere soddisfatto per lo 0-0 contro la terzultima in classifica, peraltro senza creare nemmeno un’occasione degna di nota. La cosa peggiore di questo pareggio, infatti, sta nelle modalità con cui è avvenuto: squadra lenta, prevedibile e timorosa, quasi la paura di perdere fosse superiore alla voglia di vincere.
Colpa dei postumi di Atene, degli infortuni che cominciano a farsi sentire, di un campo ghiacciato immerso nella nebbia: la risposta, probabilmente, si può trovare in un mix di tutto ciò, fatto sta che i rossoneri, ancora una volta, hanno gettato al vento l’occasione di spazzare via le critiche e passare qualche giorno in serenità.
“Abbiamo fatto il solletico al Bologna – ha riconosciuto amaro Gattuso – E’ stata una partita mediocre, abbiamo palleggiato in modo sterile: quando si gioca contro una squadra rinunciataria bisogna tirar fuori la qualità, noi purtroppo non ci siamo riusciti. Ci teniamo questo punto ma sappiamo che potevamo fare meglio…”.
Opposto, ovviamente, l’umore di Inzaghi, ben contento di un pareggio che gli permette di salvare la panchina e accorciare le distanze dall’Udinese quartultima.
“Dal campo il Milan fa paura, non aver subito gol è un bel segnale – il suo commento – Mi auguro che arrivino tempi migliori e che si possa giocare con più serenità anche in fase di possesso, ora però serviva una risposta e noi l’abbiamo data”.
Le parole degli allenatori restano forse la cosa più emozionante della serata e questo la dice lunga sullo spettacolo offerto da Bologna e, soprattutto, Milan. Un paio di tiri telefonati di Higuain (altra prova sconfortante) e Cutrone, un tiro cross di Orsolini respinto da Donnarumma, l’espulsione per doppio giallo di Bakayoko (a proposito: nel prossimo match con la Fiorentina i rossoneri dovranno fare a meno di lui e di Kessiè, diffidato e ammonito): eccola qui, in sintesi, la partita del Dall’Ara.
In mezzo tantissimi errori tecnici e la sensazione, quasi fastidiosa, di una paura più avvolgente della nebbia bolognese. Per la squadra di Inzaghi ci può stare, per quella di Gattuso anche no. Perché questo 0-0 del Dall’Ara somiglia tanto a un’occasione persa, l’ennesima di questa complicatissima stagione.