Il naufragio della Costa Concordia servirà a fare scuola agli ingegneri: ci ha pensato l’Aiom, Associazione di ingegneria Offshore e Marina che ha promosso, per venerdì e sabato, due giorni di studio a Bologna su questo tema.
L’eccezionalità del disastro, costato la vita a 32 persone, con un danno fra “i più alti mai registrati in questo tipo di sinistri” e la straordinarietà delle risposte ingegneristiche elaborate per spostare il relitto, ne fanno, per l’Aiom, un caso da analizzare in dettaglio. Durante gli incontri – segnala l’Università di Bologna – verranno rappresentati i fatti accaduti, la gestione dell’emergenza e i risvolti connessi, i rilievi e le indagini compiute, le analisi ingegneristiche e ambientali per arrivare alle soluzioni alternative infine proposte. L’iniziativa sarà l’occasione per raccontare i lavori in corso e fare il punto sullo stato del loro avanzamento, mettendo a fuoco le difficoltà operative.
In “cattedra” ci saranno molti degli attori coinvolti, loro malgrado, nella vicenda, a partire dal sindaco dell’Isola del Giglio, Sergio Ortelli.