Nel terzo giorno di ricerche alla centrale idroelettrica di Bargi (Bologna), nel bacino di Suviana, dove martedì pomeriggio è esploso un alternatore, sono stati ritrovati i corpi di due dei quattro dispersi impegnati nel collaudo dei lavori. Sale così a cinque il numero delle vittime. Al momento dell’esplosione, tre operai sono morti subito, altri cinque sono rimasti feriti. Le ricerche dei dispersi erano di fatto ricominciate ieri sera alle 20, quando erano state ripristinate le condizioni minime di sicurezza per poter lavorare. Situazione ancora molto complicata perché i piani interessati – i meno 8, 9 e 10 – hanno ancora dentro più di un metro d’acqua e sono pieni di macerie provocate dall’esplosione oltre a pezzi di cemento armato. Si va avanti senza sosta con il lavoro dei sommozzatori aiutati da droni acquatici e idrovore.
Esplosione Suviana, la protesta sindacale in tutta Italia
Oggi, intanto, sciopero di 8 ore a Bologna proclamato da Cgil e Uil, con una mobilitazione in tutta Italia per la sicurezza sul lavoro e un fisco giusto con stop per treni, bus e metro nelle città. Uno striscione con la scritta Adesso basta! apre il corteo di Bologna. “Questi sono morti di appalto”, dice il segretario della Cgil di Bologna, Michele Bulgarelli.
I militari: “Acqua inquinata è il problema per le ricerche”
Alla centrale idroelettrica di Bargi, per le attività di ricerca dei dispersi “il problema è l’inquinamento dell’acqua. Principalmente la notte è stata dedicata alla bonifica da uno strato di acqua che invade i locali dove è avvenuto lo scoppio: in particolare sono stati rimossi quasi totalmente gli olii e gli idrocarburi presenti in superficie”. Lo ha detto il luogotenente Duilio Lenzini del centro Carabinieri Subacquei di Genova. “Oggi – ha sottolineato – si alterneranno vari operatori subacquei, scende una coppia per volta. La difficoltà è tutto l’ambiente – ha concluso – La visibilità ridotta e la presenza di parti derivanti dal crollo legato all’esplosione”.
Pm Bologna: “Accertamenti sui subappalti”
“Ci sono accertamenti in corso sugli appalti e i subappalti, abbiamo dato una delega per questo. Non è che il subappalto di per se stesso è un problema, è una figura giuridica prevista dal codice civile a cui tradizionalmente si ricorre per avere personalità specifiche. Non deve essere vista in ottica pregiudizialmente negativa, lo sguardo verso le competenze non deve essere ideologico. Qui noi valuteremo le condizioni delle ditte e se dal punto di vista normativo, di prevenzione e infortunistica è stato fatto tutto”. Lo ha detto oggi il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato, nel corso di un punto stampa sulla strage di Suviana.
Bologna, Lepore: “Enel e aziende collaborino alle indagini”
“La procura di Bologna ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo. Chiedo ad Enel, al Governo e alle aziende in appalto di dare collaborazione piena alle aziende in appalto, di dare informazioni piene sulle aziende che erano in appalto”. Lo ha detto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, dal palco della manifestazione in piazza Maggiore a Bologna. “La strage di Bargi sarà una delle più gravi stragi sul lavoro dell’Italia contemporanea. Noi a Bologna sappiamo che cosa significa avere stragi e cercare giustizia”, ha aggiunto.
Da Enel Green Power fondo di 2 milioni di euro
Enel Green Power, dopo quanto accaduto, ha istituito un fondo immediato di 2 milioni di euro per “consentire alle persone coinvolte e alle loro famiglie di far fronte alle prime necessità e urgenze”. Fin dalle prime ore dell’accaduto – dice una nota della società – Enel Green Power “si è adoperata per fornire assistenza attraverso l’invio sul posto e presso gli ospedali dove sono ricoverati i feriti di un team di psicologi, la messa a disposizione di camere d’albergo e sostegno logistico per i nuclei famigliari coinvolti. Enel Green Power sarà vicina in ogni modo ai feriti e alle famiglie delle vittime”.
Ultimo aggiornamento alle ore 14.06