La prossima settimana il governo potrebbe approvare un nuovo decreto legge per frenare i rincari delle bollette della luce e del gas. E, viste le proporzioni che l’aumento dell’energia sta assumendo a causa della guerra fra Russia e Ucraina, le misure in arrivo dovrebbero essere ben più incisive rispetto a quelle già varate. L’argomento è sul tavolo del Consiglio Ue al vertice di Versailles che si apre oggi, giovedì 11 marzo.
Versailles e non solo: per le bollette serve l’ok dell’Europa
L’entità dell’intervento dipenderà però da come andranno i prossimi vertici internazionali. Innanzitutto il Consiglio dei capi di Stato e di Governo dell’Unione europea, che si svolgerà fra oggi e domani a Versailles. Poi l’Eurogruppo e l’Ecofin in calendario per lunedì e martedì prossimo a Bruxelles.
Cos’è il “Temporary framework”
Il via libera europeo è necessario per una ragione tecnica. Le modifiche alle norme sulle bollette di luce e gas – di cui oggi si discuterà in via preliminare al Consiglio dei ministri – saranno possibili solo con un ritocco al “Temporary framework”, il documento che autorizza gli Stati Ue a sostenere l’economia in deroga alle regole sugli aiuti di Stato.
Nuovo decreto: possibile tetto su bollette di luce e gas
Una volta superato questo scoglio procedurale, il governo potrà adottare misure ben più energiche di quelle a cui siamo abituati: su tutte, l’imposizione di un tetto al prezzo dell’elettricità e del gas, che oggi è proibito. A quel punto, si potrà parlare davvero di un intervento per calmierare il costo delle bollette della luce e del gas.
Bollette luce e gas: quanto pesano gli oneri di sistema
Finora, infatti, la misura più importante è stata l’azzeramento degli oneri di sistema (previsto fino a giugno), che però pesano per meno di un quarto sulla bolletta della luce e appena per il 4-5% su quella del gas.
Misure per il risparmio energetico
Il decreto in arrivo potrebbe contenere poi alcune misure per risparmiare energia, come l’abbassamento di uno o due gradi delle temperature massime consentite per il riscaldamento, o la modifica delle norme sull’orario di accensione degli impianti nelle diverse zone d’Italia. Si parla inoltre di semplificare le regole sull’installazione e l’utilizzo di impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.
Aiuti alle imprese
Un’altra parte del provvedimento riguarderà gli aiuti alle imprese in difficoltà con le forniture. Possibile l’introduzione di dazi e autorizzazioni sulle esportazioni di materie prime particolarmente importanti come nichel, rame, rottami di ferro o fertilizzanti.
Verso un altro aumento del deficit
Sul fronte della finanza pubblica, è probabile che il nuovo decreto contro il rincaro delle bollette della luce e del gas imporrà al governo di aumentare il deficit previsto per il 2022, con un nuovo scostamento di bilancio da approvare in Parlamento. Le risorse ancora a disposizione, infatti, non basterebbero a pagare la quota del costo dell’energia che il governo intende far risparmiare agli italiani.
Le parole di Draghi sulle bollette di luce e gas
Mercoledì, nel corso di un question time alla Camera, il presidente del Consiglio Mario Draghi aveva fatto il punto sulle misure varate fin qui contro i rincari delle bollette della luce e del gas: “Abbiamo previsto l’azzeramento degli oneri di sistema per le utenze elettriche domestiche e per le imprese e l’abbassamento dell’Iva al 5% per le utenze del gas. Abbiamo potenziato i sussidi energetici per le famiglie più svantaggiate e abbiamo introdotto un credito d’imposta per i consumatori industriali energivori pari al 20% dell’incremento del costo della fornitura di elettricità del primo trimestre 2022”.