Scatta il 1 ottobre l’aumento delle bollette di elettricità e gas. L‘Arera ha deciso che per le famiglie l’aumento sarà del 29,8% per l’elettricità e del 14,4% per il gas. I nuovi rincari, ampiamente preannunciati, sono inferiori a quanto sarebbe avvenuto se il governo non avesse deciso misure pari a 3,4 miliardi in grado di ridurre l’impatto complessivo su 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese. Per oltre 3 milioni di famiglie che hanno diritto al bonus elettricità e per 2,5 milioni che percepiscono il bonus gas, gli aumenti sono sostanzialmente azzerati con l’intervento del governo.
Senza questo intervento, informa il comunicato con cui Arera ha reso noti i nuovi prezzi, l’aumento dell’elettricità avrebbe raggiunto il +45% e quello del gas avrebbe superato il 30%. La ragione degli aumenti va ricercata nel forte balzo del gas sui mercati internazionali e nell’aumento dei certificati di emissione sulla CO2, entrambi dovuti alla ripresa economica più veloce del previsto dopo il lungo fermo dovuto alla pandemia. Sommando i 3,4 miliardi investiti ora all’1,2 miliardi già spesi dal governo per contenere gli aumenti del terzo trimestre 2021, il governo sta dunque investendo quasi 5 miliardi per contenere gli aumenti dell’energia. E’ chiaro che il nodo-bollette richiederà la scelta di misure più strutturali dal 2022 in poi – quando è comunque previsto un raffreddamento dei prezzi dopo il rimbalzo post-pandemia – per accompagnare il percorso della transizione energetica.
“L’intervento del governo, cui abbiamo fornito il necessario supporto tecnico, ammorbidisce gli effetti in una fase delicata della ripresa per proteggere i consumatori più fragili. Accanto all’attenzione alle famiglie in più grave difficoltà, è ormai evidente l’ampia percentuale di famiglie e imprese che, pur essendo “nella media”, fatica a sopportare la quotidianità. È a maggior ragione necessario un continuo lavoro per sfruttare tutte le opportunità per una riduzione strutturale dei costi energetici”, afferma infatti il presidente di Arera Stefano Besseghini.
Fonte: comunicato Arera 28 settembre 2021
BOLLETTE LUCE E GAS, GLI AUMENTI
Con questi nuovi aumenti, il conto della bolletta elettrica annuale nel 2021 sale a circa 631 euro (+30% rispetto al 2020) con una variazione di circa 145 euro secondo i calcoli di Arera. Per famiglia-tipo s’intende una famiglia con contatore da 3 kW e consumi di 2.700 kilowattora annui.
Per il gas invece, la stessa famiglia-tipo spenderà quest’anno 1.130 euro, una cifra superiore di quasi 155 euro rispetto al 2020 (+15%). Il raffronto, però, deve tenere conto del fatto che il 2020 ha registrato prezzi particolarmente bassi in ragione della caduta della domanda complessiva dovuita al lockdown per la pandemia da Covid-19. Infatti, prevcisa Arera “per l’elettricità la spesa annua del 2021 è superiore di circa il 13% rispetto a quella pre-Covid del 2019, mentre per il gas si è sostanzialmente tornati ai livelli del 2019”.
BOLLETTE LUCE E GAS, BONUS E SCONTI
L’Arera ricorda che “da luglio è definitivamente attivo l’automatismo che consente a chi ne
ha diritto (nuclei con Isee non superiore a 8.265 euro, 20.000 se con più di 3 figli) di trovarsi il bonus di
sconto direttamente accreditato in bolletta”. Chi ha chiesto l’Isee dunque non dovrà fare nulla e si ritroverà gli sconti in modo automatico grazie alla collaborazione tra Arera, Inps e Acquirente Unico.
Diversa invece la situazione di chi si trova in condizioni di disagio fisico gravi ed è costretto a fare uso di apparecchiature elettromedicali salvavita. Queste comportano un notevole aumento dei propri consumi elettrici ma per percepire i nuovi sconti sarà necessario compilare l’apposita domanda.
Il bonus “automatico” in bolletta è operativo grazie alla collaborazione tra ARERA e i soggetti che
gestiscono i dati dell’ISEE e delle utenze – rispettivamente INPS e Acquirente Unico.
BOLLETTE LUCE E GAS, IN CALO NEL 2022
“Per quanto riguarda le previsioni sul gas, non dovrebbe continuare a crescere in maniera così veloce come è cresciuto negli ultimi trimestri. Gli analisti ci dicono che verso marzo, si potrà assistere ad un miglioramento, in occasione dell’apertura del gasdotto Nord Stream 2”. Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani guarda con un certo ottimismo alle previsioni sull’andamento dei prezzi dell’energia e pur sottolineando che “queste sono solo previsioni” resta il fatto che il governo si sta preparando ad un impatto strutturale. Ci prepariamo ad avere un impianto strutturale” sulla composizione della bolletta “più forte. La speranza è che il prezzo del gas resti dov’è adesso: se non arriveranno altri cambiamenti, dovrebbe rimanere dov’è. Noi stiamo seguendo gli andamenti internazionali, proprio perché avevamo la lezione del trimestre precedente siamo intervenuti prima cercando di mitigare al massimo, ma questo è il costo del bene primario ed influenza tutti i mercati, faremo tutto il possibile ma la realtà è questa”.
Aggiornamento alle 11:55 del 29 settembre 2021