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Bollette luce, costi raddoppiati: aumenti del 50% in arrivo. Oggi le nuove tariffe Arera

Imagoeconomica

Le ore di luce si accorciano, le bollette della luce continuano a salire: c’è chi parla addirittura di un raddoppio dei costi della componente energia. Ma bisogna aspettare ancora qualche ora per sapere come l’Arera, l’Authority che determina i prezzi della luce per i clienti sul mercato tutelato, aggiornerà le proprie tariffe per rispondere ai prezzi record raggiunti dal metano sui mercati internazionali.

La previsione riguarda solo le tariffe della luce, perché quelle del gas saranno aggiornate a fine ottobre visto che cambia il metodo di calcolo (sarà legato al prezzo che si forma sul mercato italiano e non più ad Amsterdam) e le bollette potranno essere mensili, al fine di evitare stangate sui bilanci familiari. Anche queste, però, senza interventi mirati andranno inevitabilmente verso il rialzo.

Besseghini (Arera): “Per l’elettricità aumenti rilevanti”

A dare l’allarme il presidente di Arera, Stefano Besseghini, durante l’Italian Energy Summit del Sole24Ore: “Gli interventi per tutelare i consumatori vulnerabili avranno un ruolo per cercare di mitigare impatti, ma, sarà un ruolo marginale perché le crescite che abbiamo conosciuto sono state importanti”.

Dopo due trimestri in cui le bollette sono rimaste ferme grazie ai forti interventi del governo, le attese – basate anche sulle parole di Basseghini – sono però molto preoccupanti. “I prezzi sulla Borsa elettrica sono praticamente raddoppiati rispetto a giugno. Difficile, insomma, non alzare le tariffe. Se non si arriverà al 60% profetizzato da Tabarelli, difficilmente ci si scosterà da aumenti del 40-50%. E per il gas potrebbe andare anche peggio”, ma in questo caso, conclude il presidente, la decisione arriverà tra un mese.

Bollette luce in aumento, Nomisma: “Costi raddoppiati”

La società indipendente di ricerca Nomisma Energia stima che nel prossimo trimestre le bollette potrebbero aumentare di circa il 60%, con un nuovo massimo del prezzo dell’elettricità di 66,6 centesimi per kWh, 25 centesimi in più rispetto al trimestre precedente. “Senza interventi del governo, l’impennata sarebbe addirittura del 100%”, ha sottolineato Davide Tabarelli, presidente della società.

Cosa farà il nuovo Governo per l’aumento delle bollette?

Il nuovo Governo, capeggiato da Fratelli d’Italia, dovrà subito fronteggiare l’emergenza caro-energia, sulla scia di quanto fatto dall’esecutivo di Mario Draghi. Si pensa a un intervento da 20 miliardi di euro prima della Legge di Bilancio, utilizzando i fondi relativi al periodo 2014-2020 non ancora spesi.

Rinnovabili, stoccaggi, rigassificatori e gas green: la ricetta per abbattere i prezzi

Accanto gli interventi statali arrivano proposte strutturali e a lungo termine su come abbassare i prezzi del gas. “Cruciale sarà il contributo delle fonti rinnovabili”, ha evidenziato, l’amministratore delegato di Terna, Stefano Donnarumma, durante l’Italian energy summit: “Se già oggi il prezzo dell’energia elettrica fosse dipendente solo dal costo industriale delle fonti rinnovabili e non, come oggi accade, ancorato al costo della produzione a gas, il prezzo di riferimento della componente energia della bolletta dell’ultimo trimestre sarebbe inferiore di quasi il 90%”, ha concluso Donnarumma.

Un altro fronte su cui si lavora è l’attività di diversificazione energetica. L’Italia però non è messa male: le cifre ufficiali parlano di un 90% degli stoccaggi pieni, in anticipo rispetto alla scadenza di fine autunno. Ma il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani punta in alto: “al 92-93% di riempimento”.

“Servono nuovi rigassificatori galleggianti”, in cui trasformare il gas naturale liquefatto che ci arriverà da vari Paesi di Africa, Asia e Medio Oriente. Ha ribadito, invece, l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi. I riflettori sono puntati su Piombino, dove dovrebbe arrivare un nuovo rigassificatore. L’amministrazione della città toscana continua a opporsi al progetto, ma l’ad di Snam, Stefano Venier, si dice ottimista che “il via libera arriverà entro il prossimo 30 ottobre”.

Mentre l’ad di Italgas, Paolo Gallo, ha posto l’accento sui gas green (biometano e idrogeno): “Bisogna rendere le reti smart e flessibili”.

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