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Bollette gas mensili anziché bimestrali, l’Arera dà l’ok per il mercato a maggior tutela

Imagoeconomica

Per aiutare gli italiani con il caro energia, le società che vendono metano potranno inviare le bollette del gas ogni mese, non più ogni bimestre. Questa possibilità sarà concessa da ottobre, ma non a tutti gli utenti: soltanto a quelli che ancora fanno parte del mercato a maggior tutela. In tutto, circa 7,3 milioni di clienti domestici. Lo ha deciso l’Autorità per l’Energia (Arera), precisando che la fatturazione mensile delle bollette del gas non scatterà in automatico, ma bisognerà farne richiesta. La misura non comporta un effettivo vantaggio economico per gli utenti – non si tratta, infatti, di una vera e propria rateizzazione – ma la possibilità di pagare una cifra inferiore ogni mese piuttosto che un salasso ogni bimestre potrebbe aiutare molte famiglie a gestire le spese con meno difficoltà.

La nota dell’Arera

L’Arera ha ritenuto di dover tenere conto “dell’esigenza di prevedere una maggiore periodicità di fatturazione nell’ambito del servizio di tutela – si legge in una nota dell’Autorità – così da permettere ai clienti finali di conoscere più frequentemente la propria spesa e di redistribuire i pagamenti delle bollette su più mesi”.

La decisione finale sulla periodicità della fatturazione spetterà alle aziende, ma l’Autorità propone la cadenza mensile “almeno per i clienti finali con soglie di consumo più elevate (come nel caso di clienti che usano il gas per riscaldamento) e almeno per il semestre da ottobre a marzo”.

L’Arera accoglie così una richiesta dell’Unione Nazionale Consumatori, che aveva avanzato la proposta delle bollette mensili in occasione della consultazione sulla delibera dello scorso luglio sui nuovi metodi di determinazione delle tariffe per il mercato tutelato.

Il nuovo calcolo delle tariffe sul mercato tutelato

Di fronte all’impennata delle quotazioni del gas, per intercettare in modo immediato le eventuali iniziative nazionali ed europee di contenimento dei prezzi, l’Arera ha deciso di sganciarsi totalmente dal Ttf di Amsterdam non utilizzando più come riferimento le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso internazionale, ma la media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso PSV italiano.

Da questo autunno, l’aggiornamento delle tariffe passerà da trimestrale a mensile e sarà ex post, non più ex ante, scollegando così le variazioni di prezzo relative all’elettricità da quelle sul gas. A fine settembre, quindi, saranno aggiornate solo le tariffe della luce per i consueti tre mesi, mentre per stabilire il prezzo del gas del solo mese di ottobre bisognerà aspettare i primi giorni di novembre.

Lettera di 14 Paesi per il price cap sul gas

Intanto, 14 Paesi europei – tra cui Italia, Belgio, Grecia e Polonia – hanno preparato una lettera per la Commissione Ue per proporre un price cap sul gas da discutere al Consiglio Energia di venerdì.

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Categories: Economia e Imprese