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Bollette elettriche, Governo: risparmi per 2,7mld nel 2015

Sono in arrivo risparmi per quasi 2,7 miliardi sulla bolletta elettrica, di cui circa 1,7 a beneficio delle Pmi e uno a favore dei consumatori. Lo scrive il ministero dello Sviluppo economico, sottolineando che “l’impegno che il Governo si è assunto per favorire la competitività attraverso la riduzione degli oneri di sistema che gravano sulla bolletta elettrica è andato a segno e gli effetti sono già nero su bianco”. 

Secondo il ministero, per le imprese il minore esborso determinato dal “taglia bollette” ammonterà a 910 milioni mentre per le famiglie sarà pari a 313 milioni. Le ulteriori misure varate impatteranno positivamente per 771 milioni sulle aziende e per 694 milioni sui consumatori.

“Sono numeri molto positivi – ha commentato i ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi – i provvedimenti attuati per incidere sui costi energetici delle imprese insieme ai segnali molto incoraggianti che arrivano dagli investimenti in nuovi macchinari rappresentano un’ulteriore prova che le scelte del governo per aumentare la competitività delle imprese vanno nella giusta direzione”.

 La manovra è frutto di più fattori concomitanti e, spiega il comunicato del Mise, ” dispiegherà i propri effetti complessivi, con gradualità, nel corso del 2015. Ulteriori riduzioni della spesa deriveranno, oltre che dal pacchetto a favore delle Pmi, da altre misure su componenti regolate della bolletta e da interventi pro-concorrenza sul mercato elettrico”. Il riferimento è alla legge sulla Concorrenza che il ministero sta preparando e che dovrebbe essere discussa dal Consiglio dei ministri il 20 febbraio che prevede l’abolizione del regime di maggior tutela per famiglie e piccole imprese, liberalizzando pienamente il mercato.
“I consumatori beneficiano inoltre – prosegue il comunicato – del calo dei prezzi dei combustibili impiegati per la produzione elettrica e di una riduzione del costo del dispacciamento. L’Autorità per l’Energia elettrica e il gas stima che i due fenomeni incideranno sulla spesa di una famiglia tipo (3 kW di potenza impegnata e consumi pari a 2700 kWh/anno) per circa il 3% nel primo trimestre. Ne deriva uno scenario di riduzione complessiva della fattura energetica, con effetti notevoli a beneficio della competitività delle imprese e dei redditi delle famiglie. La riduzione per le Pmi non energivore è ancora più significativa: su base annua si stima attorno all’8-10% in media, sebbene possano esserci differenze tra impresa e impresa”.

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