L’aereo ucraino precipitato poco dopo il decollo da Teheran è stato abbattuto per errore. A riconoscerlo, alla fine, è stato lo stesso Iran: sono stati i loro missili ad abbattere l’aereo ucraino. “La Repubblica islamica dell’Iran si rammarica profondamente per questo errore disastroso e le indagini proseguiranno per identificare e perseguire gli autori di questa grande tragedia e questo sbaglio imperdonabile”, afferma il presidente iraniano Hassan Rohani con un post sul suo account Twitter.
“Coloro che sono coinvolti nello schianto dell’aereo ucraino saranno presto processati”, assicura Rohani. Esprimendo rammarico e condoglianze a nome della Repubblica islamica, il presidente dell’Iran ha sottolineato che sono state prese misure legali contro “coloro che hanno commesso l’errore” e la gente sarà informata dei risultati. Rohani ha infine auspicato la rimozione delle debolezze del sistema di difesa del Paese. Tutto questo impegno però non basterà ad evitare le conseguenze di un atto del genere.
Contro l’Iran si era infatti puntato un j’accuse internazionale, con il primo ministro canadese Justin Trudeau che giovedì in serata aveva affermato di essere in possesso di prove che dimostravano che l’aereo potrebbe essere stato colpito in maniera “non intenzionale” da un missile iraniano. Mike Pompeo, parlando alla Casa Bianca, aveva affermato “crediamo sia probabile che l’aereo sia stato abbattuto da un missile iraniano”, aggiungendo che, quando arriveranno le prove definitive, “noi e il mondo adotteremo la risposta adeguata”.
Gli Usa, prima ancora di ricevere la conferma da parte di Teheran, avevano già preso duri provvedimenti, inasprendo le sanzioni contro l’Iran. Le misure colpiscono vari settori, tra cui il manifatturiero, il tessile il minerario (acciaio e alluminio in particolare), nonché otto dirigenti ritenuti coinvolti nell’attacco. Donald Trump nell’ordine esecutivo che autorizza le sanzioni accusa l’Iran di essere “il principale sponsor del terrorismo nel mondo”.
“Io, Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, constato che l’Iran continua ad essere il principale sponsor del terrorismo del mondo e che l’Iran ha minacciato strutture militari e civili americani attraverso l’uso della forza militare e il sostegno di milizie sostenute dall’Iran”, si legge nell’ordine esecutivo, nel quale si sottolinea che la politica degli Stati Uniti rimane quella di impedire all’Iran di dotarsi di armi nucleari. Per questo, nota Trump, Washington vuole impedire al governo iraniano di guadagnare risorse economiche per finanziare “il suo programma nucleare, lo sviluppo di missili, il terrorismo, le reti terroriste per procura e la sua maligna influenza regionale”.