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Boeing, stop ai test per i nuovi B777-9 per problemi strutturali. Rinvio delle consegne. Il titolo crolla in Borsa

Imagoeconomica

Ci risiamo: ‘Grounded’, per Boeing è diventato un incubo. L’intera flotta di B777-9 che sta eseguendo i test ufficiali è stata messa terra. La decisione è stata presa dalla FAA dopo che alcune fratture erano state individuate dai suoi ispettori al termine di un volo che uno dei 777 aveva effettuato venerdì scorso tra Everett, nello Stato di Washington dove storicamente ha sede il costruttore americano, e Kona, sull”Isola grande’ delle Hawaii.

Un volo di circa 5 ore e mezza: routine, per un “mostro” come l’ultimo nato di casa Boeing, che di ore potrà volarne senza scalo una quindicina. Le fratture sono state individuate su uno dei due ‘piloni’ che sostengono il motore del 777-9, il General Electric GE9X, il più grande e pesante mai montato su un velivolo commerciale. In più, come riferiscono i due siti web The Current e View from the Wing, ‘problemi’ non meglio descritti sarebbero stati riscontrati sui sostegni dei motori di due ulteriori 777-9.
Si tratta dell’ultimo di una lunga serie di problemi di controllo qualità per il travagliato colosso aerospaziale statunitense. Il titolo ieri a Wall Street ha perso circa il 5%. Quest’anno il titolo è sceso del 31%.

“Durante la manutenzione programmata abbiamo identificato un componente che non funzionava come previsto”, ha dichiarato Boeing. “Il nostro team sta sostituendo la parte e acquisendo qualsiasi apprendimento dal componente: riprenderà i test di volo quando sarà pronto”, ha aggiunto confermando un precedente rapporto del sito web specializzato The Air Current.

Il ritardo delle consegne

Le speranze di vedere la prima consegna dell’aeroplano entro la fine del 2025 si riducono. Il problema segna l’ultima battuta d’arresto nello sforzo della Boeing di certificare il suo più grande aereo di linea, che è già in ritardo di circa cinque anni rispetto alla tabella di marcia, dopo che l’azienda ha finalmente iniziato i test di volo con i regolatori statunitensi a bordo nel mese di luglio. L’azienda è in crisi da quando, all’inizio di quest’anno, l’esplosione a mezz’aria di uno dei suoi jet ha gettato i riflettori sulla sua produzione e sua sicurezza. Problemi e incidenti hanno riguardato, negli ultimi anni, il 737 MAX e il 787. Anche i vertici della società sono stati cambiati, anche a fronte di pesanti perdite. “La messa a terra potrebbe far slittare le aspettative di consegna del 777X, e potenzialmente al 2026”, ha dichiarato Ken Herbert, analista di RBC Capital, in una nota.

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