Secondo gli analisti di Banca Generali Saxo non è ancora l’ora di comprare il titolo Boeing. A un mese dal tragico incidente aereo di Addis Abeba, il taglio della produzione dei Boeing 737 ha causato un deciso impatto sulle azioni della compagnia di Chicago, tornate a quota 375 $ per azione, dopo che venerdì dell’altra settimana avevano sfiorato i 400 $.
L’haircut alla produzione del 19%, passata da 52 a 42 aerei/mese, ha causato un taglio delle stime da parte di diversi analisti, tra cui quello di BofAML, Ronald Epstein, che ha abbassato il target price da 480 a 420 $, sotto l’obiettivo medio pari a 432 $, passando da buy a neutral.
Dal punto di vista tecnico, le azioni di Boeing nella scorsa settimana hanno sviluppato una formazione d’espansione, rotta poi dalla discesa sotto il supporto a 385 $. In mancanza di altre news, è probabile che i prezzi stazioneranno tra i 371 e i 385 $, fascia di prezzo nella quale le azioni hanno oscillato per oltre il 50% del tempo nelle ultime quattro settimane e inoltre, possiamo apprezzare una divergenza sul RSI, seppur lieve.
È inoltre interessante notare l’andamento del principale fornitore di Boeing, Spirit Aerosystems, che dipende dal gigante dell’aerospaziale per circa l’80% del proprio fatturato e per il 15% dalle sorti di Airbus. Le azioni della società, che capitalizza circa 9,5 miliardi di dollari, sono crollate di circa il 13,5% dal 08 marzo, con un ulteriore tonfo del 6% nella giornata odierna, superando la discesa dell’11,5% delle azioni di Boeing.