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Boeing: patteggiamento per frode e acquisizione Spirit AeroSystems da 4,7 miliardi per superare i guai del 737 Max

Imagoeconomica

Un inizio mese decisamente intenso per Boeing, la più grande costruttrice statunitense di aeromobili e leader nel settore aerospaziale. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha proposto alla Compagnia di dichiararsi colpevole di frode in relazione a due incidenti aerei mortali che hanno coinvolto i suoi 737 Max. Nel frattempo, proprio per evitare futuri incidenti, il colosso americano ha deciso di acquisire uno dei suoi fornitori più importanti, Spirit AeroSystems, che è stato responsabile di alcuni problemi del 737 Max.

Dalla Cina, intanto, giunge la notizia di un nuovo rivale che si prepara a sfidare Boeing e Airbus, l’altro grande leader del settore. Si tratta del nuovo jet C939, sviluppato dall’azienda statale Comac, che punta a conquistare il mercato degli aerei di grandi dimensioni.

Offerta di patteggiamento a Boeing per frode

Secondo fonti americane, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti è in procinto di proporre a Boeing di dichiararsi colpevole di frode in relazione a due recenti incidenti mortali che hanno coinvolto i suoi aerei di linea 737 MAX. Il Dipartimento ha già informato i familiari delle 346 vittime dei due incidenti della sua intenzione di proporre un patteggiamento, una mossa accolta con rabbia dai familiari, che speravano in ulteriori azioni legali contro Boeing.

Nella proposta a Boeing, oltre a dichiararsi colpevole di frode, si chiede anche che la compagnia accetti un monitor indipendente per assicurare il rispetto delle leggi antifrode.

La decisione finale di Boeing sull’accettazione dell’accordo è attesa entro la fine della prossima settimana, e potrebbe influenzare notevolmente la reputazione e le operazioni future dell’azienda.

Boeing: operazione azionaria per acquisire Spirit AeroSystems

Boeing ha annunciato l’intenzione di acquisire Spirit AeroSystems, un produttore americano di aerostrutture, per 4,7 miliardi di dollari in una transazione interamente azionaria. Spirit, con sede a Wichita, Kansas, è un partner di lunga data di Boeing, producendo parti chiave come fusoliere e altre componenti cruciali per i modelli 737 e 787 Dreamliner. L’acquisizione mira a migliorare la sicurezza e il controllo di qualità dei prodotti Boeing.

A marzo, Boeing aveva rivelato di essere in trattative per acquisire Spirit, poche settimane dopo che un pannello della fusoliera si era staccato in volo da un Boeing 737 Max 9 quasi nuovo durante un volo di Alaska Airlines, causando una nuova crisi per l’azienda. Spirit è stata responsabile della produzione delle fusoliere per il 737 e altre parti, comprese sezioni del 787 Dreamliner.

Nel 2005, Boeing aveva scorporato le operazioni in Kansas e Oklahoma che sono diventate l’attuale Spirit AeroSystems. L’anno scorso, Boeing ha rappresentato circa il 70% delle entrate di Spirit, mentre circa un quarto proveniva dalla produzione di parti per Airbus, il principale rivale di Boeing.

L’acquisizione di Spirit è valutata a 37,25 dollari per azione, portando il valore totale dell’accordo a circa 8,3 miliardi di dollari, inclusi i debiti. Il Ceo di Boeing, Dave Calhoun, ha dichiarato che questa acquisizione è una delle azioni più significative per rafforzare la qualità e la produzione dell’azienda. L’accordo, previsto per la chiusura a metà del 2025, è soggetto all’approvazione dei regolatori e degli azionisti di Spirit.

Calhoun, che ha annunciato le sue dimissioni a fine anno, ha affermato che l’integrazione di Spirit allineerà completamente i sistemi di produzione e le forze lavoro delle due aziende. “Tra le molte azioni che stiamo intraprendendo come azienda, questa è una delle più significative nel dimostrare il nostro impegno incrollabile a rafforzare la qualità e a garantire che Boeing sia l’azienda di cui il mondo ha bisogno,” ha detto in un messaggio ai dipendenti. Boeing rileverà sostanzialmente tutte le operazioni commerciali relative a Boeing, nonché ulteriori operazioni commerciali, di difesa e di aftermarket. Calhoun ha dichiarato che questo accordo è nel migliore interesse del pubblico, dei clienti delle compagnie aeree, dei dipendenti di Spirit e Boeing, degli azionisti e del Paese in generale.

Nel contesto dell’accordo che comporterebbe lo scioglimento di Spirit alcuni degli asset basati in Kansas passerebbero anche ad Airbus. La compagnia europea acquisirà le linee di produzione dedicate ai suoi aerei, ricevendo 559 milioni di dollari da Spirit. Queste operazioni includono le strutture a Belfast, Irlanda del Nord, dove vengono prodotte le ali e la fusoliera centrale dell’A220, i piloni dell’A220 a Wichita, Kansas, e le sezioni della fusoliera dell’A350 in North Carolina.

Boeing: un nuovo rivale in arrivo dalla Cina

Dalla Cina giunge la notizia di un nuovo rivale pronto a sfidare Boeing e Airbus nel mercato degli aerei di grandi dimensioni. Si tratta del nuovo jet C939, sviluppato dall’azienda statale Comac (Commercial Aircraft Corporation of China).

Comac ha avviato i progetti preliminari per il C939, un aereo di grandi dimensioni destinato ai voli di lungo raggio. Questo progetto segue il C929, un velivolo a doppio corridoio che ha già subito notevoli ritardi. Nonostante la Cina sia ancora lontana dall’immettere sul mercato un prototipo testabile, il nuovo jet rappresenta una minaccia potenziale per Boeing e Airbus nel lungo termine.

La sfida, però, sembra ancora ben lontana dall’essere realizzabile. Esperti del settore, come Willie Walsh, direttore generale della Iata, e Tim Clark, presidente di Emirates, ritengono che ci vorranno almeno 20 anni prima che i jet cinesi possano competere seriamente sul mercato globale. Al momento, l’industria aeronautica cinese sembra destinata principalmente al mercato interno, ma con il tempo i velivoli di Comac potrebbero entrare nei mercati occidentali e rappresentare una sfida significativa per Boeing e Airbus.

“Comac sta facendo un lavoro serio. Per il momento, è un discorso che interessa il mercato cinese, ma con gli anni i jet cinesi potranno arrivare in Occidente,” ha detto Willie Walsh durante l’assemblea generale della Iata a Dubai, all’inizio di giugno. Ha inoltre stimato che “ci vorranno almeno vent’anni, ma l’industria cinese sarà un concorrente serio.”

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